In questo articolo intendiamo dare voce ad un’email riepilogativa che il Dott. Perfetto ci ha inoltrato, una corrispondenza in cui si è fatto quello che si è soliti fare in famiglia o nelle aziende a fine anno, il classico bilancio, cosa si è fatto nel 2024? Quali sviluppi potrebbero esserci nel 2025? Il lavoro svolto ha portato a degli ‘utili’? Bene, ci pare che il Dott.Perfetto abbia fatto una sintesi impeccabile di quanto si è cercato di fare in questi 12 mesi e di quello che si è raggiunto, anche a fronte, dello sviluppo della riforma Perfetto-Armiliato-Gibbin. Vi lasciamo a quanto emerso e ci preme da subito ringraziare il nostro esperto per il lavoro meraviglioso e puntuale svolto fino ad oggi sul portale pensionipertutti, tra questo anche la categoria l’esperto risponde, e per l’intera collettività, ricordiamo infatti che grazie al suo operato la Riforma pensioni Perfetto-Armiliato-Gibbin è stata sviluppata, insieme agli altri firmatari, ed è stata portata a conoscenza del Governo e di diversi centri di ricerca.
Riforma pensioni 2025, cosa è cambiato? Come si è agito nel 2024, i passi avanti
Così Perfetto: “Mi ero reso conto che occorreva sviluppare in modo più approfondito il legame tra “occupazione” e “pensioni” occorreva approfondire come, con quali strumenti alla portata dello Stato, bilanciare i flussi in entrata e in uscita sul lavoro. Ho potuto sviluppare tali approfondimenti dal 2019 al 2024 attraverso la scrittura di nuovi elaborati, trasformati poi in articoli su diverse testate giornalistiche, principalmente su Pensionipertutti.
Il Dott. Perfetto è anche autore del Libro l’Economista in Camice, ove viene suggerito di favorire l’uscita anticipata dalle imprese dei lavoratori di lungo corso (quelli non lontani dalla pensione) per consentirne l’entrata a giovani in cerca di occupazione. Questo è il focus da cui si è partiti, spiega, per lavorare su una riforma pensioni:
“Per favorire l’uscita anticipata dei lavoratori anziani, viene proposta l’adozione della moneta digitale di Stato, di tipo scritturale (quindi simile alla moneta bancaria che le banche “creano dal nulla” – questa è l’espressione nota a tutti noi – per erogare mutui alle famiglie e prestiti alle imprese), equivalente al valore del patrimonio immobiliare dello Stato (e quindi una moneta digitale di Stato non creata dal nulla), emessa dalla banca governativa Cassa Depositi e Prestiti, e circolante solo in Italia e parallelamente all’euro.
La moneta digitale di Stato, la cui adozione è consentita dalla Costituzione italiana – e confermata peraltro da noti costituzionalisti – avrebbe corso legale (cioè, verrebbe accettata da tutti per legge), verrebbe utilizzata per la riscossione delle tasse, per la compensazione di debiti e crediti tra Stato e imprese, e tra Stato e famiglie (e in ciò si configurerebbe come “moneta fiscale” già discussa nel recente passato nel Parlamento italiano), nonché per il pagamento delle pensioni: tutto ciò permetterebbe allo Stato di reperire le risorse (oltre che, naturalmente, dall’evasione contributiva) necessarie per finanziare il maggiore esborso di pensioni derivante dall’uscita anticipata dalle aziende di lavoratori con più di sessant’anni di età anagrafica in modo da favorire l’entrata in azienda di giovani in cerca di lavoro“.
Riforma pensioni 2025: Giovani volano del futuro, occorre ricambio generazionale
Il ricambio generazionale sarebbe la base, fa intendere Perfetto, in quanto grazie alla ‘messa a riposo’ dei più anziani si consentirebbe ai giovani di poter entrare nel mondo del lavoro e di conseguenza gli stessi sarebbero più propensi a completare la transizione alla vita adulta ( vivere da soli, Sposarsi, avere figli), favorendo i consumi. “Sono proprio i giovani- aggiunge- che potranno stimolare nuovi consumi (casa, elettrodomestici, mobili, automobili) e quindi fare da volano alla crescita economica con la conseguente possibilità da parte dello Stato di ricorrere a maggiori entrate erariali (evitando quindi di ricorrere a prestiti) e di ridurre il debito pubblico. Inoltre, saranno ancora i giovani che, potendo contare su un reddito da lavoro stabile, potranno formare nuove famiglie ed allevare dei figli, contribuendo in tal modo ad invertire il tasso di denatalità e a rallentare l’invecchiamento della popolazione che, come è noto, sono tra i principali problemi per i quali la nostra società è alla ricerca di soluzioni.
Pensioni, lavoro, crescita economica, riduzione del debito pubblico, denatalità, invecchiamento della popolazione sono in rapporto reciproco, e trovano la loro naturale soluzione nella Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin venuta alla luce in febbraio 2024..
Riforma pensioni 2025, la soluzione a denatalità ed invecchiamento: Riforma Perfetto-Armiliato-Gibbin:
La soluzione per risolvere la situazione stagnante di oggi in campo previdenziale ci sarebbe, spiega il nostro esperto, proprio perché la proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin, 50 pagine di teorie calcoli, dimostra come in essa siano prese in considerazione proprio la riduzione del debito pubblico, la denatalità, l’invecchiamento della popolazione, ripercorriamo i tratti salienti della Riforma:
“La Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin introduce un ulteriore mezzo (oltre alla moneta digitale di Stato) per favorire il pagamento delle pensioni e realizzare quindi il ricambio generazionale: tale mezzo si riferisce all’applicazione dell’IRAUT (Imposta sul Reddito da lavoro prodotto dagli AUTomi, simile all’IRPEF) alla forza lavoro robotica (Robot e AI), concepita non già come “fattore di produzione capitale” ma come “fattore di produzione lavoro” e quindi a tutti gli effetti equiparabile alla forza lavoro umana alla quale si applica l’IRPEF. Ne consegue che è pienamente legittimo (anche dal punto di vista fiscale secondo esperti tributaristi) far versare anche a Robot e AI i contributi previdenziali. L’applicazione della nuova imposta IRAUT si giustifica per il fatto che in altre due nuove imposte di recente istituzione – la Digital Service Tax e la Global Minimum Tax – non sono contemplati i contributi previdenziali provenienti dal mondo digitale al quale le suddette due nuove imposte digitali si applicano.
La Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin fa riferimento a Proposte sviluppate nel 2017 dal Parlamento europeo e dal Parlamento italiano, e quindi l’analisi e la comprensione della Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin, da parte degli Organi competenti, verrebbe oltremodo agevolata.
Dal canto nostro abbiamo fatto il possibile, fa intendere Perfetto, facendo un mini plauso anche al portale, e di questo gliene siamo grati: “La Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin ha ricevuto ampia visibilità sul sito Pensionipertutti nel 2024, corredata anche dalla pubblicazione di mail indirizzate alle Istituzioni con l’intento di tenere aggiornati i lettori di Pensionipertutti sullo stato di avanzamento della diffusione della Proposta.
Ora ‘la palla’ passa al Governo informato sulla stessae soprattutto “Resta da vedere se gli eventi che accadranno nel corso degli anni 2025, 2026 e 2027 daranno impulso all’approvazione della Proposta Perfetto-Armiliato-Gibbin”.
Ringraziamo il Dott. Perfetto di questo utile bilancio conclusivo di fine anno, voi pensate che il Governo prenderà mai in considerazione la Proposta dei tre firmatari? Dal canto vostro ritenete che potrebbe essere una valida soluzione? Fatecelo sapere nell’appoosita sezione ‘commenti’ del portale.
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