L’allenatore del Napoli presenta l’impegno di giovedì a Roma: chance da subito per Raspadori, Neres, Ngonge. Turnover anche in difesa e in mediana
Il Napoli che giovedì sera, all’Olimpico di Roma, incrocia in una gara secca da dentro o fuori la Lazio in Coppa Italia, sarà per almeno 6/7 undicesimi diverso da quello del campionato. Gli orientamenti di Antonio Conte, già manifestati nelle precedenti esperienze sulle altre panchine – finanche nella finale di Coppa Italia persa dalla sua Juventus proprio contro il Napoli (2-0, reti di Cavani e Hamsik) – saranno confermati anche su quella azzurra e un assaggio lo si è avuto anche con il Palermo e in qualche modo con il Modena, le prime due squadre affrontate ed eliminate nella competizione.Â
Nell’antivigilia del primo dei due match in quattro giorni con la squadra di Baroni (l’altro di campionato ci sarà domenica al Maradona), l’allenatore azzurro ha confermato che ci sarà spazio per «chi ha giocato meno» ma anche, questo però è da vedere, «per chi non ha giocato affatto» finora in campionato. «Abbiamo tanti calciatori in rosa e il merito del buon inizio di campionato va suddiviso con l’intera rosa, da chi ha giocato a chi l’ha fatto meno a chi non è mai sceso in campo ma che è stato importante per aver mantenuto alta l’intensità », ha spiegato. «C’è una possibilità per poter testare veramente la crescita del gruppo per capire se siamo bene attrezzati fino alla fine o se c’è invece dobbiamo guardarci un attimo dentro. Sceglierò ragazzi che hanno meritato questo spazio».
Sembra di capire che il test sarà di sicuro pane per i denti di Raspadori. «Io penso che Jack per noi è un giocatore importante, che pure meriterebbe più spazio. È un ragazzo intelligente, stiamo provando delle cose con lui e mi aspetto conferme anche giovedì. Ci alza la qualità del palleggio e delle conclusioni in porta – ha detto Conte -. Stiamo provando delle cose ma ho bisogno di fare delle verifiche». Con lui, in avanti, dovrebbero esserci anche Neres e Ngonge e probabilmente Simeone a fare le veci di Lukaku. Ma qualcosa, è parso di capire, cambierà anche a centrocampo (forse con l’impiego di Gilmour al posto di Lobotka) e in difesa (si parla di un utilizzo di Marin dal primo minuto). È anche possibile che Meret lasci spazio a Caprile tra i pali.Â
La conferenza stampa di Antonio Conte si era aperta con parole dedicate dal tecnico ad Edoardo Bove, il calciatore della Fiorentina vittima di un grave malore domenica al Franchi nella gara con l’Inter (poi sospesa e da recuperare). «Invio un grandissimo abbraccio a nome mio e di tutti i ragazzi a Bove: aspettiamo che torni presto a correre e a fare quello che sa fare», ha detto l’allenatore del Napoli. Poi le domande dei giornalisti. Riguardo quella se la Coppa Italia può essere un obiettivo stagionale Conte ha assicurato che l’impegno sarà affrontato «con forza e determinazione».Â
Spazio anche al nuovo capitolo della polemica a distanza con il presidente dell’Inter. «Marotta dice che siamo favoriti per lo scudetto? Può dire quello che vuole, conoscendolo non credo che a fine anno sarebbe contento se non lo vincesse l’Inter. Stiamo parlando di una squadra (l’Inter, ndr) che non ha due squadre ma due e tre quarti. Sono straconvinto che sono parole che le porta via il vento», ha osservato Conte. «Se questo gioco delle parti mi diverte o mi motiva? Io penso che ognuno, tra allenatori e squadre, fissa degli obiettivi ad inizio stazione. E ognuno sa se a fine campionato sono stati raggiunti o meno. Noi dobbiamo rispondere alle ambizioni del club e a quegli obiettivi che ci siamo posti e sappiamo benissimo qual è il nostro. Questo è solo un giochino che fa sorridere e dà modo ai giornali di scriverci su», ha concluso l’allenatore del Napoli.Â
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