Quali sono le cause degli infortuni mortali in agricoltura?…

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Roma, 3 Dic – La nuova collana editoriale dei “Focus tecnici salute e sicurezza sul lavoro”, curati dalla Consulenza tecnica salute e sicurezza (CTSS) dell’ Inail, si è recentemente soffermata, con due documenti, sulle cause degli incidenti mortali che avvengono nel settore agricolo.

 

Nei focus tecnici si ricorda che il CTSS Inail e la Consulenza statistico attuariale (CSA) hanno avviato il progetto “Infortuni mortali e strumenti di prevenzione” per l’approfondimento delle cause e circostanze degli infortuni mortali con “l’obiettivo di suggerire misure di tipo prevenzionale e individuare strumenti mirati di sostegno alle imprese (incentivi alle imprese – Bando ISI, riduzione del premio per prevenzione – OT23, materiale informativo, percorsi formativi)”.

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Anche attraverso i due nuovi documenti, è stata data un’attenzione particolare alle lavorazioni agricole, “settore particolarmente complesso da analizzare, essendo carente di informazioni strutturate in grado di descrivere le circostanze che hanno portato all’infortunio”. E lo studio ha comportato “l’analisi tecnica dei documenti relativi ai casi di infortunio mortale denunciati negli anni 2017-2019 presenti nei data base Inail; per ogni singolo caso sono stati esaminati la denuncia di infortunio e la relazione ispettiva, oltre, qualora disponibili, gli altri documenti utili ad approfondire le cause e le circostanze degli eventi mortali correlati ad attività di tipo agricolo”.

 

In particolare, basandosi sui dati CSA sono stati “considerati gli infortuni afferenti alla specifica gestione “Agricoltura” e quelli relativi alle altre gestioni ma occorsi nell’ambito di lavorazioni di tipo agricolo.

 

Per presentare i due focus tecnici l’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:

 

Focus tecnici sulla sicurezza: infortuni mortali nelle lavorazioni agricole

Nel focus tecnico “Infortuni mortali nelle lavorazioni agricole” – a cura di Patrizia Anzidei e Piero La Pegna – si indica che tutti i 514 infortuni mortali denunciati relativi a lavorazioni di tipo agricolo, compresi quelli con definizione amministrativa negativa o ancora in istruttoria, “sono stati singolarmente analizzati sulla base della documentazione in possesso dell’Inail”.

 

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E da una prima analisi dei dati estratti dalla documentazione esaminata “emerge che, in più di un terzo dei casi, gli infortuni mortali denunciati tra il 2017 e il 2019 sono avvenuti durante la ‘circolazione con mezzi di trasporto’. Inoltre, anche non considerando gli infortuni classificati in ‘itinere’ (tragitto casa-lavoro, pausa-lavoro), la percentuale rimane superiore al 20%, relativa per lo più all’ utilizzo dei trattori durante la lavorazione dei campi o negli spostamenti su tratturi e strade di campagna”.

A livello di percentuale seguono poi le “lavorazioni tipicamente agricole quali la raccolta, lo smistamento e il conferimento di prodotti, con una incidenza dei casi pari al 22%”. Si segnala che “quasi il 14% di tutti gli infortuni mortali riguarda le lavorazioni classificate di tipo forestale, ossia principalmente attività di taglio e potatura degli alberi”.

 

La figura 1 – che riprendiamo dal documento – “evidenzia graficamente le lavorazioni più frequentemente associate agli eventi infortunistici mortali”.

 

 

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In una tabella (tabella 3) i casi sono poi “suddivisi in base alle principali modalità di accadimento” e, a tal proposito, si segnala che “gli infortuni mortali risultano spesso degli eventi complessi, a cui concorrono più circostanze che avvengono contemporaneamente o in sequenza”. Pertanto, le suddivisioni riportate nella tabella – che riprendiamo – “devono essere considerate indicative, dal momento che riportano solo la circostanza ritenuta più significativa ai fini dell’esito finale”.

E, come si può vedere, “poche fattispecie riconducibili all’uso dei trattori, agli infortuni in itinere, ai malori e ai lavori forestali (taglio e potatura di alberi) comprendono la quasi totalità dei casi denunciati”.

 

 

Il focus tecnico si sofferma anche sui territori di competenza (“la regione più colpita dal fenomeno, in ragione dei numeri assoluti, risulta essere la Puglia seguita da Emilia Romagna, Sicilia e Toscana”) e segnala che la Puglia rappresenta “uno dei principali poli agricoli e subisce, come anche altre regioni, degli effetti negativi dalla pratica diffusa del ‘caporalato’”.

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Focus tecnici sulla sicurezza: infortuni mortali in presenza di trattori

Veniamo al secondo Focus tecnico prodotto, dal titolo “Infortuni mortali nelle lavorazioni agricole in presenza di trattori” e sempre a cura di Patrizia Anzidei e Piero La Pegna.

 

Si indica che nell’ambito del progetto “Infortuni mortali e strumenti di prevenzione” un’attenzione particolare è stata dedicata agli infortuni mortali denunciati in cui si è riscontrata la presenza del trattore. E questa tipologia di infortuni è stata “individuata e analizzata partendo dal totale degli infortuni mortali denunciati nel suddetto triennio e basandosi sulla documentazione in possesso dell’Inail per la definizione dei casi (denuncia di infortunio, relazioni ispettive, documentazione medica, ecc.)”.

 

In particolare, gli infortuni mortali nelle lavorazioni agricole che hanno visto in qualche modo la presenza del trattore “ammontano a circa un terzo dei casi, sia per quanto riguarda quelli denunciati (159 casi su 514 totali) che per quelli definiti positivamente (108 casi su 305 totali)”.

 

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In una tabella è riportata la suddivisione dei casi in base alla modalità di interazione con il trattore e, come prevedibile, “la modalità ‘alla guida del trattore per lavorazione agricola’ risulta la principale, seguita dalla modalità di uso del trattore come mezzo di spostamento”. Ma molto rappresentata è anche la “categoria ‘a terra nei pressi del trattore’ che annovera gli investimenti e/o gli avvii/riavvii accidentali del trattore (o delle attrezzature collegate), spesso in occasione di ripristini estemporanei di funzionamento del medesimo. Nel caso di passeggeri del trattore, si tratta in genere di cadute dal trattore seguite o meno da schiacciamenti da parte dello stesso”.

 

Riprendiamo la tabella 2 in cui i casi sono stati suddivisi in base alla modalità di coinvolgimento del trattore nell’evento infortunistico:

 

 

Dopo aver ricordato che la ricostruzione delle modalità di accadimento “sconta un certo grado di incertezza”, si segnala che la modalità di accadimento più frequente “risulta essere quella del ribaltamento del trattore, seguita dagli sbalzamenti (in genere, ma non sempre, con successivo schiacciamento); in termini numerici ciò sta a significare che circa il 20% di infortuni mortali in agricoltura sarebbe presumibilmente evitabile nel caso sui trattori fossero installate – e correttamente utilizzate – le cinture di sicurezza e le cosiddette Rollover Protection Structure (ROPS).  Il solo corretto impiego delle cinture di sicurezza avrebbe potuto evitare i decessi dovuti agli sbalzamenti (circa il 5% dei casi totali degli infortuni mortali agricoli)”.

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Inoltre le Falling object protective structures (FOPS) “avrebbero potuto evitare anche gli schiacciamenti dovuti alla caduta di carichi pesanti sulla postazione di guida del trattore”.

 

Per quanto riguarda gli investimenti, sono considerati “i casi in cui le vittime erano già a terra prima dell’evento infortunistico e non quelle sbalzate dal trattore e poi, a volte, successivamente schiacciate dallo stesso”.

 

Si indica che è abbastanza sorprendente, per questa tipologia di eventi, “la circostanza che, su 22 investimenti totali da parte del trattore, 14 dipendano da trattori senza conducente”. E “per quanto alcuni casi dipendano anche da smottamenti del terreno”, dei dispositivi che “impediscano che il trattore possa rimanere e/o mettersi in movimento quando privo di conducente avrebbero evitato molti di questi eventi”.

 

Si ricorda, in conclusione, che “per la promozione della salute e della sicurezza in agricoltura in generale – e per l’adeguamento/ sostituzione dei trattori in particolare – l’Inail da vari anni ha messo a disposizione, anche delle micro e piccole imprese, strumenti di sostegno economico che trovano la principale espressione nei bandi di finanziamento e nella valutazione degli interventi migliorativi effettuati ai fini dell’oscillazione del tasso medio di tariffa”.

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Scarica il documento da cui è tratto l’articolo:

Inail, Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza, “ Infortuni mortali nelle lavorazioni agricole” e “ Infortuni mortali nelle lavorazioni agricole in presenza di trattori”, Focus tecnici salute e sicurezza sul lavoro a cura di Patrizia Anzidei e Piero La Pegna, edizione 2024.

 

 

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