a novembre calo -1,5%, ma la crescita annua vola all’11,1% — idealista/news

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Nel mese di novembre, i canoni di locazione in Italia hanno registrato un calo pari all’1,5%, per attestarsi a una media di 13,8 euro/mq mensili, secondo l’ultimo report sulle locazioni dell’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader in Italia per lo sviluppo tecnologico. Nonostante questa battuta d’arresto, i prezzi degli affitti continuano a crescere significativamente su base annua, registrando un aumento dell’11,1% rispetto a novembre 2023.

Regioni

Trentino-Alto Adige (2,6%) e Friuli-Venezia Giulia (0,7%) sono le uniche regioni a registrare un aumento dei canoni di locazione su base mensile, mentre in tutte le altre aree si osservano cali. Le flessioni più marcate si rilevano in Molise (-10,1%), Valle d’Aosta (-8,1%), Toscana (-4,7%) e Lazio (-4,3%). Altre dieci regioni mostrano diminuzioni superiori alla media nazionale dell’1,5%, con percentuali comprese tra il -3,7% dell’Abruzzo e il -1,7% della Calabria. La Basilicata presenta un calo in linea con la media nazionale (-1,5%), mentre Lombardia (-0,1%), Campania (-0,2%) e Umbria (-0,5%) registrano riduzioni più contenute.

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La Valle d’Aosta si conferma la regione con i canoni di affitto più alti, pari a 19,5 euro/m², seguita dalla Lombardia (19,1 euro/m²), Toscana (17,3 euro/m²), Emilia-Romagna (14,5 euro/m²) e Trentino-Alto Adige (14,1 euro/m²), tutte con valori superiori alla media italiana. Le altre regioni presentano canoni inferiori ai 13,8 euro/m² mensili della media nazionale, con prezzi che variano dai 13,5 euro del Lazio ai soli 6,5 euro del Molise.

Province

Il report di idealista evidenzia ribassi in oltre il 70% delle aree provinciali monitorate. Tra le province con i cali più significativi spiccano Latina (-15,2%), Verbano-Cusio-Ossola (-14,1%), Campobasso (-11%), Lucca (-10,7%) e Teramo (-10,4%). Anche l’hinterland di Roma registra una flessione del -3,6%, mentre la provincia di Milano mostra un calo più contenuto (-0,5%). Sul fronte opposto, le province con gli incrementi più marcati sono Sondrio (10,1%), Cremona (5,4%), Trento (4,7%) e Trieste (3,8%).

Sul fronte dei prezzi, Belluno si conferma la provincia più cara per gli affitti, con una media di 31,5 euro al metro quadro, seguita da Lucca (28 euro/m²), Rimini (27,1 euro/m²) e Milano (22,1 euro/m²). All’estremo opposto, Enna (5,2 euro/m²), Caltanissetta (5,3 euro/m²) e Isernia (5,6 euro/m²) si collocano tra le province più economiche per chi cerca una casa in affitto.

Capoluoghi 

L’andamento delle quotazioni a livello cittadino presenta un quadro più eterogeneo: 38 città registrano aumenti, 3 mantengono gli affitti stabili rispetto al mese precedente e 45 evidenziano cali nei prezzi. I rincari più significativi si rilevano a Andria (9,7%), Ravenna (5,1%) e Cremona (4%), mentre i maggiori ribassi colpiscono Ascoli Piceno (-8%), Imperia (-7,2%) e Reggio Calabria (-5%).

Tra i principali mercati della locazione, si osservano aumenti nei canoni a Genova (2,8%), Bologna (2,3%) e Firenze (0,4%). Milano registra una lieve flessione (-0,1%), mentre Napoli (-0,9%), Palermo (-1,2%), Roma (-1,4%) e Torino (-2,5%) mostrano contrazioni più marcate.

Milano si conferma la città con gli affitti più alti, con una media di 23,1 euro al metro quadro, seguita da Firenze (21,8 euro/m²), Venezia (19,9 euro/m²) e Bologna (18,4 euro/m²). Sul versante opposto, Caltanissetta è il capoluogo più economico, con un canone medio di 4,5 euro al metro quadro, seguita da Reggio Calabria (5,3 euro/m²) e Vibo Valentia (5,6 euro/m2).

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L’indice dei prezzi degli immobili idealista

Per la realizzazione dell’indice dei prezzi degli immobili di idealista vengono analizzati i prezzi di offerta basati sui metri quadri costruiti (a corpo) pubblicati dagli inserzionisti della piattaforma. Le inserzioni atipiche e le inserzioni con prezzi fuori mercato vengono eliminate dalle statistiche. Includiamo la tipologia di case unifamiliari (ville) e scartiamo immobili di qualsiasi tipologia che non hanno ottenuto interazioni da parte degli utenti per molto tempo. I dati finali vengono generati utilizzando la mediana di tutte le inserzioni valide in ciascun mercato.



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