“Così era il mondo nel Seicento” L’Atlas Maior in mostra dal 14 dicembre

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È dedicata all’Atlas Maior – il capolavoro della cartografia del 600 realizzato da Joan Blaeu – la mostra 2024 che tradizionalmente la Banca di Piacenza offre alla città nel periodo natalizio. Allestita in modalità multimediale da Neo (Narrative environments operas), la società di Milano che ha già curato con successo la scorsa estate “Icônes”, il viaggio immersivo nei tre capolavori di Piacenza (Ecce Homo, Tondo di Botticelli e Signora di Klimt), la mostra sarà allestita al PalabancaEventi (già Palazzo Galli) di via Mazzini 14, a Piacenza dal 14 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025. L’ingresso sarà libero.

La mostra (titolo, “Atlas Maior – Un universo senza confini – La cartografia, il viaggio e l’arte”) rientra tra le iniziative di Rete Cultura Piacenza (che vede impegnati insieme, nella promozione culturale del territorio, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Regione Emilia-Romagna) ed è promossa dalla nostra Banca che organizza questo specifico evento. È stata presentata in conferenza stampa il 4 dicembre dai curatori Antonio Iommelli e Graziano Tonelli insieme a Giuseppe Nenna, presidente della Banca di Piacenza, Gianluca Ceccarelli, assessore al Bilancio del Comune di Piacenza, Mario Magnelli, vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Filippo Cella, vicepresidente Camera di Commercio dell’Emilia. Al termine, sono intervenuti anche l’architetto Franco Rolle di Neo e il presidente dell’Opera Pia Alberoni Giorgio Braghieri per un ringraziamento.

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Giuseppe Nenna, nel fare gli onori di casa, ha sottolineato l’importanza di fare rete per la cultura. Gianluca Ceccarelli ha messo in luce come la mostra Atlas Maior sia un’occasione per far conoscere capolavori poco conosciuti ai più. Tre motivi di soddisfazione invece per Mario Magnelli: “Innanzitutto, per la qualità della proposta artistico-culturale che viene fatta e per il fatto che viene data ai piacentini l’opportunità di riscoprire un pezzo del patrimonio artistico della Banca. Poi, per ribadire, dopo l’esperienza fortunata di Icônes, che tra tecnologia e bellezza non c’è contrasto e, anzi, si possono usare le meraviglie della tecnica per rendere il patrimonio culturale ancora più fruibile a persone come i giovani, che così si possono avvicinare meglio e più facilmente alle opere d’arte. E infine perché quest’iniziativa, seppur offerta dalla Banca di Piacenza, ha coinvolto tutta la Rete Cultura Piacenza”. Filippo Cella ha evidenziato come dalle iniziative culturali deriva “un’importante valorizzazione del territorio, un’occasione per la cittadinanza e una importante ricaduta per il sistema economico”.

presentazione mostra Atlas Maior Banca di Piacenza

Dal punto di vista più storico-artistico, Antonio Iommelli ha raccontato le vicende che nel Seicento hanno unito Amsterdam e Piacenza grazie all’opera di Joan Blaeu, che “nel 1665 pubblicò quest’opera per raccontare cos’era il mondo in quel momento”. Graziano Tonelli si è soffermato sulla piacentinità della mostra, evidenziando come i materiali siano tutti di provenienza delle istituzioni della città: Biblioteca Passerini-Landi, Musei Civici di Palazzo Farnese, Museo di Storia Naturale e Opera Pia Alberoni, oltre ovviamente alla Banca di Piacenza. “A quel tempo Piacenza era già crocevia dei traffici e dei commerci, l’Atlas Maior iniziò a essere conosciuto anche dai letterati che dall’Europa compivano il Grand Tour alla scoperta dell’Italia. In mostra ci saranno le differenti esperienze di due personaggi: Alessandro Farnese, che partì per l’Europa finanziato dal fratello Ranuccio con l’ambizione di diventare un uomo di potere, e padre Carlo Dionigi, che invece partì povero per evangelizzare le popolazioni del Congo”.

LA MOSTRA – La mostra – progetto scientifico a cura di Antonio Iommelli, direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese – è incentrata sui dieci volumi (con 594 incisioni) dell’Atlas Maior di Joan Blaeu, di proprietà dell’Istituto di credito di via Mazzini dopo la donazione avvenuta nel 2010 da parte di Annarosa Mars (vedova del compianto ingegner Bruno Torretta e socia benemerita dell’Istituto mancata nel 2020 all’età di 97 anni) con questa dedica: “La Banca di Piacenza rappresenta al meglio i valori del territorio piacentino, con spirito autonomo e indipendente”. L’evento offre l’opportunità di esplorare il mondo della cartografia storica attraverso un percorso suddiviso in quattro sezioni tematiche, in cui i visitatori potranno ammirare mappe dettagliate, dipinti e strumenti scientifici dell’epoca. L’esposizione, caratterizzata da un allestimento immersivo, inviterà a scoprire le tecniche cartografiche, l’evoluzione delle rappresentazioni geografiche e il contesto storico-culturale in cui prese forma lo straordinario progetto di Blaeu. Quattro le sale del PalabancaEventi coinvolte.

Sala Corrado Sforza Fogliani: Il Cuore dell’Atlas – Al centro della mostra saranno esposti i dieci volumi dell’Atlas Maior (presentati su un grande tavolo rotondo) le cui pagine, ricche di dettagli e informazioni, invitano a esplorare luoghi lontani e a scoprire culture e dinamiche politiche di un’epoca. Una sfera luminosa, un mappamondo tridimensionale ispirato ai disegni originali di Willem Blaeu, padre di Joan, proietterà i visitatori in un’epoca in cui il desiderio di esplorare il mondo era un motore potentissimo.

Sala Carnovali: Abissi senza fine – Le due tele provenienti da Palazzo Farnese di Piacenza (Francesco Monti detto il Brescianino, Mare in burrasca con navi alla deriva; Pieter Mulier detto il Tempesta, Mare in burrasca con naufragio), racconteranno le pericolose avventure dei navigatori. Raffiguranti tempeste marine in tutta la loro furia, queste opere ricordano i rischi affrontati da coloro che, spinti dalla sete di scoperta, si avventuravano in mari sconosciuti e ci aiuteranno a comprendere il ruolo fondamentale della cartografia nella navigazione. Si ammirerà, infine, una ricca collezione di strumenti scientifici, tra cui un’armilla e un cannocchiale provenienti dall’Opera Pia Alberoni di Piacenza, a testimonianza dell’intreccio tra esplorazioni celesti e marittime, un connubio che guidò le ambiziose imprese della Compagnia olandese delle Indie orientali, per la quale i Blaeu lavoravano.

Sala Raineri: Tra pennello e compasso – In questa sala, le immagini dei dipinti di Jan Vermeer (che ritraggono interni borghesi adornati da mappamondi e carte geografiche) dialogheranno con le tavole cartografiche dell’Atlas Maior in una suggestiva videoinstallazione sincronizzata. Le proiezioni sulle pareti creeranno un’atmosfera magica, dove arte e cartografia si fonderanno in un’unica esperienza sensoriale. La presenza di due globi antichi, uno celeste e uno terrestre, provenienti dall’Opera Pia Alberoni di Piacenza, confermerà la diffusa passione per questi oggetti, che rappresentavano non solo strumenti di conoscenza, ma anche e soprattutto simboli di status e raffinatezza.

Sala Douglas Scotti: Farnese Mundi – L’esposizione culminerà con un omaggio a Piacenza, luogo di nascita di illustri esploratori come il missionario Carlo Dionigi. Una mappa del ducato farnesiano, realizzata da Blaeu e inserita dal cartografo nell’VIII volume dedicato interamente all’Italia, offre un’ istantanea preziosa del territorio in un momento storico cruciale, evidenziando il legame tra la città e i grandi viaggiatori dell’epoca, come Alessandro Farnese. La presenza, infine, di oggetti esotici e animali tassidermizzati, come un vaso con decorazioni cinesi e le collezioni del Museo di Storia Naturale di Piacenza, sottolineerà l’eterna curiosità dell’uomo di esplorare e comprendere il mondo che lo circonda, facendo rivivere lo stupore e la meraviglia che i viaggiatori provavano alla vista di nuove e straordinarie creature.

presentazione mostra Atlas Maior Banca di Piacenza

ORARI DELLA MOSTRA – Orari e giorni d’accesso alla mostra “Atlas Maior – Un universo senza confini – La cartografia, il viaggio e l’arte”:

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Da martedì a venerdì: 16-19
Sabato e domenica: 10-13 / 16-19
Lunedì giorno di chiusura
Giorno di Natale (25 dicembre): chiuso

Aperture straordinarie:
Lunedì 16 dicembre: 16-19
Giovedì 26 dicembre: 10-13 / 16-19
Lunedì 30 dicembre: 16-19
Lunedì 6 gennaio: 10-13 / 16-19

MANIFESTAZIONI COLLATERALI – Affiancheranno la mostra alcune manifestazioni collaterali che si terranno al PalabancaEventi con inizio alle 18. Ecco il calendario (che si arricchirà strada facendo):
Lunedì 16 dicembre: Atlas maior, 360 anni di un capolavoro cartografico, relatore l’ingegner Luigi Rizzi.
Giovedì 19 dicembre: Piacenza e il viaggio in Italia tra Seicento e Settecento, conferenza con il dottor Graziano Tonelli.
Giovedì 9 gennaio: La cartografia tra scienza e politica, con intervento della professoressa Valeria Poli.

VISITE GUIDATE AL COLLEGIO ALBERONI – L’Opera Pia Alberoni, tra i prestatori, ha programmato – in occasione della mostra – due visite guidate al Collegio secondo questo calendario:
Domenica 29 dicembre e lunedì 6 gennaio, ore 16: Il mondo sulla carta. I tesori della Biblioteca Alberoni. Antichi atlanti e preziose mappe dal fondo Mars Torretta e dagli altri fondi librari Alberoni. Visita guidata speciale. Ingresso ridotto 6 euro.





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