LOMBARDIA ECONOMY – Premio Visionari d’Impresa

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Il premio Visionari d’Impresa ha celebrato 300 imprenditori per visione e innovazione. Discussi temi di cambio generazionale e branding. Premiati Tonino Lamborghini e Urbano Cairo

Il Grand Hotel Villa Torretta ha accolto nel proprio auditorium, lunedì 2 dicembre, l’evento di gala del premio Visionari d’Impresa – alla sua prima edizione – organizzato dall’istituto accademico Scienze Imprenditoriali, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Economico-Scientifica I-AER e con la media partnership de Il Sole 24 Ore. Sono stati 300 gli imprenditori premiati per la propria visione lungimirante che ha permesso loro di distinguersi nell’ambito del proprio settore, portando valore ai territori in cui sono operativi.

Tanti i panel su tematiche di grande attualità per il mondo dell’imprenditoria italiana, ma anche racconti di case history di successo, momenti formativi e speech, oltre all’assegnazione dell’Italian Leadership Award a due figure d’eccezione: Tonino Lamborghini e Urbano Cairo.

Degna di nota anche l’intervista a Ferdinando Bova, Founder di agenzia YES!deus ex machina dell’intera comunicazione dell’evento – che ha parlato dell’importanza del branding per la crescita di un’impresa: “Il branding passa anche attraverso premi come questo che celebrano l’impegno e i risultati di molte aziende italiane”. L’intervento di Bova è stato anche l’occasione per annunciare che il prossimo anno, il 17 maggio, l’evento verrà replicato a New York.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Una giornata intensa, ricca di ospiti illustri, tra i quali anche il vice ministro Imprese e Made in Italy, Valentino Valentini e il Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Lombardia, Jacopo Moschini.

Cambio generazionale

Il tema attualissimo del cambio generazionale è stato al centro del primo panel, moderato da Fabio Papa, professore di Economia e Direttore scientifico di I-AER, che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti: Andrea Costantini di Agrati Group, Maurizio Riva di Riva Giardini, Claudio Sadino de L’Aprochimide, Massimiliano Podini del Gruppo Podini, Matteo Giacomelli di Lungolivigno e Guglielmo Auricchio di Auricchio.

“In Italia, 83 aziende su 100 sono a conduzione familiare, pertanto quello del cambio generazionale è senz’altro un tema centrale, che racchiude in sé diverse criticità, in primis quello della comunicazione tra l’imprenditore e le nuove generazioni. In secondo luogo, il fatto che il cambio generazionale non riguarda soltanto i vertici aziendali, ma tutti i livelli aziendali. C’è poi un terzo punto: in Italia i vertici aziendali hanno in media 67 anni e il tasso di imprenditorialità giovanile è il più basso d’Europa. È evidente che sono i senior a condurre le redini del business”, afferma Fabio Papa.

“Il cambio generazionale è un processo inevitabile che va però strutturato con una visione lungimirante”, ha affermato Guglielmo Auricchio. “Bisogna essere fiduciosi verso i giovani, lasciando loro lo spazio per crescere”, ha aggiunto Maurizio Riva.

E per trattenere i talenti, così come le nuove generazioni aziendali, “serve trasmettere passione,  coinvolgerli nei risultati. Oggi i nuovi giovani arrivano in azienda molto più preparati e formati, si aspettano di conoscere con chiarezza il proprio ruolo, le prospettive di crescita. Per loro non si tratta solo di un percorso professionale, ma di un percorso di vita”, ha osservato Claudio Sadino.

“Perché un cambio generazionale sia di successo è fondamentale che i giovani abbiano competenze importanti. In questo contesto, acquisisce un ruolo centrale la formazione generazionale: il passaggio generazionale è fatto di cultura e volontà da entrambe le parti. Capacità di leggere numeri di un’azienda e altre competenze, ma anche la cultura aziendale, sono importanti anche se più in altri momenti. Oggi nn basta famiglia imprenditoriale devono avere altre motivazioni valide che stimolino loro”, ha concluso Podini.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

A parlare di cambio generazionale è stato anche Jacopo Moschini: “La nostra classe di imprenditori ha tutte le carte in regola per diventare la classe di imprenditori di domani. Hanno ben chiara la sfida e come affrontarla al meglio”.

Imprenditori e startupper

 

Il secondo panel – moderato da Alessandro Nardone, project manager e conduttore dell’evento – ha visto l’intervento di numerosi imprenditori: Eduardo Montefusco – Founder FitActive; Deodato Salafia – Founder Deodato Arte; Dario Castiglia – Founder Re/Max Italia; Paolo Costa – Founder Spindox; Gianmarco Venuto – Founder II Mannarino; Davide Trane – Founder Italia Economy; Guido Della Frera – Founder Gruppo Della Frera.

Si è parlato della necessità di avere non solo visione – per fare impresa – ma anche determinazione, tenacia e volontà di impegnarsi a tempo pieno nel proprio progetto.

“È importante avere ben chiara la direzione, per non farsi distrarre da obiettivi suggeriti dall’esterno, col rischio di diluire il brand. Le opportunità sono tante sul mercato, ma bisogna restare focalizzati ed essere il più possibile verticali”, ha affermato Dario Castiglia.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Il panel è stata anche l’occasione per raccontare una storia di successo – quella di Italia Economy – in un settore, dove è sempre più difficile investire: l’editoria. A parlarne è stato il founder, Davide Trane: “Il nostro obiettivo è raccontare storie con competenza e qualità – partendo dal territorio – per arrivare ad avere un vero e proprio data base nazionale di contenuti consultabili sul mondo delle imprese italiane. Tutto è partito nel 2020, quando ho preso gratuitamente su register 40 domini. Da allora abbiamo realizzato un sistema multicanale di siti regionali, più uno nazionale, Italia Economy appunto, nel quale ogni giorno raccontiamo le Pmi del nostro Paese attraverso comunicati stampa e tantissime interviste”.

Un’altra storia di successo è quella di FitActive, che ha puntato tutto sull’allenare la felicità. “Inizialmente non è stato semplice far comprendere questo concetto, oggi invece è diffusamente compreso. Andare in palestra non serve per forza per cambiare fisico, è molto utile invece per migliorare il proprio umore. Fare sport aiuta a stare meglio nel corpo e nella mente”, ha raccontato Eduardo Montefusco. FitActive è nata nel 2007 ed è oggi la più grande catena di palestra in Italia. Con più di 150 sedi in tutta Europa, oltre 380mila iscritti e un fatturato che ha superato, nel 2023, gli 86 milioni, è un brand che continua a crescere e “allenare la felicità”.

Tra le startup non poteva mancare la case history di un’impresa che ha fatto dell’innovazione la propria essenza: Spindox è una realtà nata 17 anni fa, quotata alla Borsa di Milano dal 2021, che si occupa principalmente di Intelligenza Artificiale, cloud computing e sicurezza. “Senza innovazione una società si ritrova fuori dal mercato in sei mesi. Per noi è un’attitudine che deve caratterizzare tutte le persone all’interno di un’azienda. È un fatto culturale, nonché un requisito essenziale per tutti gli assunti”, ha affermato Paolo Costa. Spindox ha iniziato con 14 dipendenti e oggi ne ha 170. È Tra le prime 50 aziende italiane nel settore del ICT per volume d’affari e tasso di crescita.

Impresa e Innovazione

E proprio sul tema dell’Innovazione e sull’importanza di sapersi adattare alla velocità con cui il mondo si sta evolvendo, si è focalizzato il terzo panel della giornata. A raccogliere i punti di vista e le visioni di Pietro Dalmasso –Satispay, Marco Di Dio Roccazzella – Jakala, Pasquale Sorgentone – Business Changers Massachusetts Institute of Technology, è stato Gionata Tedeschi, direttore generale innovazione e sostenibilità de II Sole 24 ore a moderare il panel.

L’Impresa del futuro

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

L’ultimo panel – moderato da Rosalba Reggio – ha visto l’intervento di Hermes Bianchetti – Banca Valsabbina, Simona Tansini – Synergie, Daniele Edalini – UnipolRental, Paul Renda – Miller Group, Fabio Pasquali – Italian Consulting Group, Valeria Maria Fazio – Dubai Hub for Made in Italy e Ilaria Giulietti – Factorial.

“Seguiamo circa 3000 aziende, soprattutto Pmi, quindi abbiamo un osservatorio privilegiato su quello che è il contesto attuale. Siamo sulle montagne russe, ci sono tante sfide, ma ci sono anche delle aziende che stanno correndo tanto. Queste aziende hanno delle caratteristiche in comune, tra cui: tema della curiosità e della capacità di immaginare il futuro; tema delle persone e del rapporto con il territorio al centro; capacità di creare un ecosistema con i propri clienti e fornitori”, afferma Paul Renda.

Italian Leadership Awards

Il Gala dei Visionari d’Impresa ha visto anche una premiazione nella premiazione, quella dell’Italian Leadership Awards. Ad accogliere le due case history d’eccezione e a premiarne i protagonisti è stato Roberto Re, Founder & Master Trainer HRD Training Group. Il primo dei due premi è stato assegnato a Tonino Lamborghini, collegato in remoto:

“La brand extension è il nostro tratto distintivo. Abbracciamo moltissimi settori. Personalmente la curiosità mi ha portato ad approfondire ogni volta nuovi ambiti e settori, dagli orologi agli occhiali, dai profumi al caffè, alle poltrone. Siamo stati i primi a costruire un palazzo brandizzato – 15 anni fa in Cina. Ancora oggi, a 80 anni, ho grande voglia di imparare. Del resto, il vero imprenditore è colui che investe tutto in ricerca e novità. Non è certo quello che sposta capitali… Il mondo cambia sempre più velocemente e io voglio cambiare più velocemente degli altri”.

LOMBARDIA ECONOMY Premio Visionari d'Impresa
Roberto Re e Urbano Cairo

L’altro premio è stato consegnato personalmente a Urbano Cairo, imprenditore, editore, dirigente sportivo e dirigente d’azienda italiano, presidente del Torino Football Club, Cairo Communication e di RCS MediaGroup. L’occasione si è dimostrata perfetta per ripercorrere, con dovizia di dettagli, alcuni momenti fondamentali della sua carriera: i primi contatti con Berlusconi in giovanissima età, la scalata a Rcs, gli anni in Publitalia ’80, la direzione di Mondadori pubblicità, fino alla nascita di Cairo Communication.

“Bisogna avere la costanza e la pazienza di alimentare sempre i propri sogni… prima o poi si realizzano. Indispensabile è anche avere moltissimo tempo da dedicare alla propria impresa. Per farcela serve perseveranza e tanta energia”, ha concluso Cairo.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Foto di Emanuele Scilleri

Leggi altre notizie su eventi e fiere di settore



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link