Trentino Alto Adige, appalti e speculazioni: gli indagati

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Tra gli indagati nell’inchiesta della procura distrettuale di Trento, risultano indagati anche il sindaco di Laives Giovanni Seppi e l’ex assessore provinciale e segretario particolare Werner Frick, tutti esponenti della Svp. Nella stessa indagine sono finite ai domiciliari nove persone: l’imprenditore austriaco René Benko, il commercialista bolzanino Heinz Peter Hager, l’imprenditore roveretano Paolo Signoretti, l’ex sindaco di Dro e senatore Vittorio Fravezzi, la sindaca di Riva del Garda Cristina Santi, gli architetti Fabio Rossa e Andrea Saccani, il giornalista Lorenzo Barzon e la dirigente del Comune di Bolzano Daniela Eisenstecken.

È un terremoto giudiziario quello che si è abbattuto sul Trentino Alto Adige dopo oltre quattro anni di indagini del Ros dei Carabinieri e del Gico della Finanza coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Trento. Agli arresti domiciliari sono finite nove persone per associazione a delinquere con l’utilizzo del metodo mafioso. Complessivamente – con diverse contestazioni – sono indagate 77 persone, tra cui 11 amministratori pubblici, 20 dirigenti e funzionari di enti locali e società partecipate, membri delle forze dell’ordine, professionisti e imprenditori. Numerose anche le società e le imprese segnalate per responsabilità amministrativa. Secondo gli investigatori, “il comportamento predatorio dell’associazione viene riconosciuto dai sodali e dai terzi e pienamente rispettato, in nome di una sorta di immunità”.

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Santi non si dimette 

“La sindaca non è sospesa dalle funzioni e quindi è e rimane la sindaca di Riva. Non ha nessun motivo di dimettersi”. Così gli avvocati Nicola Zilio e Ilaria Torboli, legali della sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, ai domiciliari da stamattina perché coinvolta nella maxi inchiesta della Dda della procura di Trento su una presunta associazione a delinquere dedita a corruzione, turbativa d’asta, finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze. La sindaca assieme ad altri otto tra imprenditori e professionisti e funzionari pubblici è stata raggiunta da una misura cautelare che dispone i domiciliari, mentre sono 77 gli indagati tra cui esponenti di Fratelli d’Italie e del Pd. Santi, per bocca dei propri difensori, rigetta “qualsiasi addebito e sta raccogliendo la documentazione utile a chiarire la propria estraneità agli addebiti”.

Il caso Benko

“Nessun mandato d’arresto europeo sarà eseguito contro il signor Benko che continuerà come prima a cooperare pienamente con tutte le autorità nazionali e internazionali ed è fiducioso che qualsiasi accusa contro di lui sarà errata”. Lo ha detto l’avvocato Norbert Wess, legale di Renè Benko, coinvolto nella maxi indagine della Dda di Trento su una presunta associazione a delinquere, turbativa d’asta, finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite, truffa, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, oltre a diversi reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione, induzione indebita, rivelazione di segreti d’ufficio e omissione di atti d’ufficio, nonché violazioni delle norme tributarie legate all’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Tra le misure cautelari eseguite, c’è anche la sindaca di Riva del Garda, la leghista Cristina Santi, posta ai domiciliari. In tutto sono 77 gli indagati. Secondo l’avvocato di Benko, l’imprenditore austriaco si è presentato alla direzione della polizia di Innsbruck a seguito dell’ordine di arresto spiccato dalla Dda di Trento.

Il commento di Fugatti

 “È una notizia che ci coglie di sorpresa, soprattutto perché conosciamo gli amministratori pubblici che vengono chiamati in causa e in diverse occasioni abbiamo apprezzato l’impegno e lo scrupolo con cui hanno sempre esercitato la loro funzione al servizio delle comunità di riferimento”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, commentando con la giunta la notizia dei provvedimenti adottati dalla magistratura a carico di alcuni fra sindaci, tra cui la sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, politici e funzionari pubblici. “Non possiamo che riporre la nostra fiducia nei confronti della magistratura e delle autorità che stanno svolgendo gli accertamenti con l’auspicio che ciò possa avvenire in tempi brevi”, ha aggiunto Fugatti.



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