Aggiornato al 2019 l’Inventario regionale delle sorgenti di emissione in atmosfera della Toscana — ARPAT

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Aggiornato all’anno 2019 l’Inventario delle emissioni della Toscana (IRSE) con i dati degli inquinanti emessi in atmosfera da sorgenti naturali e da attività antropiche

L’aggiornamento dell’ Inventario regionale delle sorgenti di emissione (IRSE) all’anno 2019 è stato gestito da ARPAT su mandato della Regione Toscana.

L’Inventario è una raccolta ordinata dei quantitativi di inquinanti emessi in atmosfera dalle diverse attività naturali e antropiche, quali ad esempio, le attività industriali e civili o gli allevamenti, i trasporti (cosiddette sorgenti emissive) presenti nel territorio regionale.

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Il database IRSE contiene, in particolare, informazioni dettagliate sulle fonti regionali di inquinamento, la quantità e la tipologia di inquinanti emessi. L’aggiornamento dell’Inventario all’anno 2019 è stato effettuato a scala regionale, provinciale e comunale e la stima delle emissioni è stata effettuata secondo la metodologia elaborata nell’ambito del progetto CORINAIR (CooRdination Information AIR) promosso e coordinato dalla DG XI della Comunità Europea.

Le sorgenti emissive incluse nell’Inventario sono classificate secondo la nomenclatura standard europea SNAP ’97 (Selected Nomenclature for Air Pollution) che, come livello di aggregazione più ampio, le divide in 11 macrosettori e sono distinte in:

  •  sorgenti puntuali, che è utile localizzare direttamente sul territorio. La verifica censuaria condotta da ARPAT ha individuato 197 stabilimenti che hanno compilato il questionario IRSE2019
  • sorgenti lineari, ovvero le principali arterie di comunicazione interne alla regione (strade, linee marittime, linee ferroviarie). La stima delle emissioni del trasporto stradale è stata effettuata mediante modello per singola arteria, o tratto di arteria distinguendo le emissioni da traffico extraurbano ed autostradale.
  • sorgenti areali, che emettono su un’area ben definita (porti, aeroporti, depositi di materiale pulverulento, discariche, ecc.). La stima delle emissioni è stata effettuata singolarmente
  • sorgenti diffuse, non incluse nelle classi precedenti che necessitano, per la stima delle emissioni, di un trattamento statistico (es. foreste, traffico diffuso, uso di solventi domestici, settore conciario, impianti di riscaldamento, ecc).

Gli inquinanti presi in considerazione nell’Inventario regionale delle emissioni e per cui è stata effettuata la stima su tutte le attività SNAP sono così aggregati:

  • Inquinanti principali (es. monossido di carbonio, composti organici volatili non metanici, ossidi di azoto, PM10, PM2.5, ossidi di zolfo, ammoniaca)
  • Metalli Pesanti (es. arsenico, cadmio, nichel, piombo, rame, zinco)
  • Gas Serra (metano, anidride carbonica, monossido di azoto)
  • Benzene e IPA
  • Microinquinanti (es. diossine, furani, esaclorobenzene, policlorobifenili)
  • Altri inquinanti (es. acido cloridrico, acido fluoridrico)

In questa notizia viene riportato un esempio delle informazioni ottenibili dall’Inventario delle emissioni 2019 sui contributi emissivi più rilevanti per ciascun macrosettore di alcuni inquinanti principali.

Emissioni totali regionali per macrosettore – Anno 2019

Nella tabella sono riportate le emissioni annuali, espresse tonnellate per anno (t/a), di alcuni inquinanti principali stimate in IRSE 2019 per ciascun macrosettore:

CO (monossido di carbonio), COVNM (composti organici volatili non metanici), NH3 (ammoniaca), NOx (ossidi di azoto), PM10 (polveri fini aventi diametro aerodinamico inferiore a 10 µm), PM2.5 (polveri fini aventi diametro aerodinamico inferiore a 2.5 µm), SOx (ossidi di zolfo).

 

  Macrosettore CO
COVNM NH3 NOx
PM10 PM2.5 SOx
01 Produzione energia e trasformazione fonti energetiche 1.076  409 20  3.773  118  108 556
02 Riscaldamento domestico, terziari, agricoltura 75.766  9.964 1.259  4.682  12.966  12.647  431
03 Combustione industriale 2.667  305 65  5.962  83  83  1.110
04 Processi industriali senza combustione 550  2258 131  290  966  285  1.022
05 Estrazione/distribuzione combustibii e energia geotermica 0  695 2.046  0  0  0  0
06 Uso di solventi 1  24.859 33  12  9  9  0
07 Trasporti stradali 50.765  8.095 268  28.466  2.117  1.551  17
08 Altre sorgenti mobili (fuoristrada, ferrovie, attività marittime, traffico aereo) 1.538  565 1  7.424  315  314  1.162
09 Trattemento e smaltimento rifiuti 1.173  683 831  292  99  90  8
10 Agricoltura 67  1.709 6.441  2  959  111  1
11 Natura e incendi forestali 11.449  19.222 99  304  1.874  1.874  71
  Totale regionale (t/a)
145.052  68.763 11.192  51.207  19.506  17.072  4.378

In Toscana nel 2019 il contributo prevalente per le emissioni di PM10 deriva dal riscaldamento in ambito domestico, dal settore terziario e agricolo principalmente di biomassa legnosa, seguiti dai trasporti stradali e da altre sorgenti in particolare dagli incendi forestali.

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Le emissioni di ossidi di azoto NOx derivano principalmente dai trasporti e dalla combustione nell’industria, mentre l’ammoniaca NH3 viene emessa per oltre la metà dalle attività agricole e zootecniche ed a seguire dal riscaldamento (combustione di legna e simili) e dalle attività di estrazione di energia geotermica.

Il monossido di carbonio CO viene emesso principalmente dal riscaldamento domestico e dai trasporti stradali mentre i composti organici volatili non metanici COVNM derivano principalmente dall’uso di materiali contenenti solventi sia in ambito industriale che domestico, dalla natura (emissioni naturali dei boschi) ma anche dal riscaldamento domestico e dai trasporti stradali.

Gli ossidi di zolfo SOx provengono essenzialmente dalle attività industriali, quali processi industriali, combustione industriale e produzione di energia e trasformazione fonti energetiche e attività marittime.

Dal grafico e dalla tabella seguenti è possibile osservare quali sono le principali fonti emissive a livello regionale nel 2019 per ciascun inquinante e l’incidenza di ciascun macrosettore sul totale regionale.

 
 Tabella – Incidenza di ciascun macrosettore sul totale regionale – Anno 2019

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Di seguito presentiamo alcuni grafici e tabelle di approfondimento per alcuni settori ed attività che incidono in misura superiore al 50% sulle emissioni di polveri fini, ossidi di azoto e ammoniaca nell’IRSE della Toscana all’anno 2019.

Focus su PM10 – contributo del riscaldamento nel settore domestico, terziario e agricolo per l’emissione di polveri fini

Nell’anno 2019 il contributo prevalente per le emissioni di PM10, pari a circa 12.966 t/anno, deriva dagli Impianti di combustione non industriali, da quelli domestici e da settori terziario e agricolo; il 99% di queste deriva da combustione di biomassa legnosa (99%).

 tabella legna pellet

 

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grafico legna pellet

E’ interessante notare che negli anni il contributo alle emissioni di PM10 da combustione di legna rimane per lo più costante, mentre è in crescita il contributo del pellet: 

emissioni PM10 legna e pellet

 

Focus su NOx – contributo dei trasporti stradali alle emissioni regionali di ossidi di azoto diversificato per combustibile utilizzato e per tipologia di veicolo

 tabella NOx

grafico NOx

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Focus su NH3 – contributo dell’allevamento e dell’agricoltura alle emissioni regionali di ammoniaca

tabella NH3

 grafico agricoltura

Il contributo maggiore alle emissioni regionali di ammoniaca nel 2019 è dato dall’allevamento in particolaredi bovini, maiali e scrofe.

  NH3 (t/anno)
Bovini 2.375
Suini 845
Ovini 247
Cavalli 145
Pollame 306
Capre 17
Asini e muli 20
Bufali 25

 

Per ulteriori approfondimenti sui principali contributi emissivi a livello regionale per l’anno 2019 dei vari inquinanti e per l’analisi dell’andamento temporale (trend dal 1995 al 2019) consulta la pagina del sito dedicata.

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Principali fonti emissive a livello regionale anno 2019 per ciascun inquinante – file PDF

 Incidenza macrosettore sul totale regionale anno 2019 – file PDF

 

 

 

 

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