Fvg, l’export nel secondo trimestre 2024 raggiunge i 758 milioni di euro

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E’ stato pubblicato il Monitor dei distretti industriali del Triveneto al secondo trimestre 2024, curato da Research Department Intesa Sanpaolo. Per quanto riguarda i distretti del Friuli-Venezia Giulia, nel secondo trimestre 2024, dopo 4 trimestri consecutivi in calo, le esportazioni tornano in territorio positivo (+2,5%): superano i 758 milioni di euro grazie alla crescita di 3 dei 6 distretti monitorati e si avvicinano ai volumi trimestrali del 2022, anno record soprattutto per il comparto del mobile. 

Mobile trainato da Germania e Austria nel secondo trimestre 2024

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Il Mobile e pannelli di Pordenone segna un incremento del +5,3%, grazie alla conferma della crescita negli Stati Uniti (+13%) e al rafforzamento in Spagna (+17%), in Belgio (30,5%) e in Polonia (+51%), che già avevano evidenziato segnali positivi nel primo trimestre dell’anno e alla ripresa di importanti mercati di sbocco come Germania (+10%) e Austria (+18%). 

Il distretto degli Elettrodomestici di Pordenone cresce del +6,0% grazie alle vendite in Francia Regno Unito, Polonia e Israele, mentre persistono dei cali negli scambi con la Svezia (da leggere principalmente come flussi di merci scambiate intragruppo degli stabilimenti friulani del lava-asciuga con la casa madre svedese Electrolux) e gli Stati Uniti. La frenata dei consumi che ha ridotto la domanda per i grandi elettrodomestici in alcuni importanti mercati europei (Svizzera, Ungheria; Germania, Belgio e Spagna), ha indotto una riduzione produttiva nel distretto friulano con l’attivazione anche di ammortizzatori e contratti di solidarietà. Migliorano nel secondo trimestre del 2024 anche le esportazioni delle Sedie e complementi di arredo di Udine, pur restando in calo del -7,3% sullo stesso periodo del 2023: in positivo gli Stati Uniti (+10%), buona la crescita della Germania (+4%) e della Spagna, che tuttavia non riescono a compensare le ulteriori diminuzioni tra aprile e giugno nel Regno Unito e in Francia. 

Nell’agroalimentare solo il Caffè di Trieste mantiene un elevato profilo di crescita (+16,6%) delle esportazioni a prezzi correnti, superando addirittura l’andamento del primo trimestre, per effetto anche del rialzo eccezionale dei prezzi della materia prima osservato sia per il caffè Robusta (+77% a settembre da inizio anno) che per il caffè Arabica (+33%), dovuto ad una carenza nell’offerta mondiale per problemi di produzione di Arabica in Brasile e di Robusta in Vietnam. In quest’ultimo caso si aggiungono anche dei problemi logistici per la crisi del Mar Rosso, che hanno portato a ulteriori ritardi nelle consegne e a un netto incremento dei costi di trasporto. Per quanto riguarda i mercati di sbocco più rilevanti del distretto triestino tra aprile e giugno ci sono nell’ordine Austria, Spagna, Germania e Paesi Bassi. In territorio negativo risultano invece i Vini e distillati del Friuli (-3,0%): nonostante la tenuta delle vendite negli Stati Uniti, l’ottima crescita sul mercato tedesco (+24%) e in Austria (+28%), il distretto è stato penalizzato dai cali in alcuni importanti mercati di sbocco europei (nell’ordine Paesi Bassi, Spagna, Francia e Regno Unito). Infine, il distretto del Prosciutto di San Daniele, che ha una ridotta esposizione sui mercati esteri, si è mantenuto per il quinto trimestre consecutivo con un calo a doppia cifra (-14,9%), a causa della diminuzione delle vendite nel mercato tedesco e francese, mentre segnali molto positivi si sono registrati negli Stati Uniti (+16%).

Gli Stati Uniti risultano il mercato trainante dei distretti della regione nel secondo trimestre 2024, sebbene con un lieve rallentamento rispetto al primo trimestre (+8,3% tra aprile e giugno vs +20,8% tra gennaio e marzo). I partner commerciali europei accusano ancora delle difficoltà soprattutto Regno Unito e Francia, mentre la Germania ha dato segnali di ripresa (+8,8%).

“L’export dei distretti del Friuli Venezia Giulia ha dimostrato i primi segnali di ripresa nel secondo trimestre dell’anno, nonostante il contesto di domanda mondiale rimanga debole – commenta Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo -. E’ un segnale significativo di competitività, di eccellenza produttiva e di una cultura d’impresa solida, radicata nel territorio ma proiettata verso i mercati esteri, propensa a investire per crescere e innovarsi. Noi sosteniamo queste qualità attraverso iniziative e programmi specifici, come i Laboratori ESG, orientati ad accompagnare le imprese nella transizione digitale ed ecologica e nel loro sviluppo internazionale. A queste attività si aggiunge il consueto supporto finanziario: nei primi dieci mesi del 2024 abbiamo erogato ad imprese e famiglie del Friuli Venezia Giulia finanziamenti per circa 500 milioni di euro”. GUARDA IL VIDEO



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