Un gruppo di bambini sudanesi arriva al valico di frontiera di Adre, nel Ciad orientale

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Un gruppo di bambini sudanesi arriva al valico di frontiera di Adre, nel Ciad orientale, dopo essere fuggiti dalle violenze nella regione del Darfur, nell’ottobre 2024. © UNHCR/Andrew McConnell
4 dicembre 2024
Record di finanziamenti anticipati all’UNHCR per sostenere i rifugiati e gli sfollati mentre aumentano le emergenze
Gli stati donatori si sono impegnati oggi a stanziare un importo record di 1.143 miliardi di dollari per fornire protezione, assistenza e soluzioni salvavita a milioni di persone in fuga a causa del crescente numero di conflitti in tutto il mondo, dimostrando il loro sostegno al lavoro dell’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, e dei suoi partner nel 2025. Insieme a 355 milioni di dollari che i partner nazionali del settore privato dell’UNHCR si sono impegnati a donare, l’importo totale annunciato è di 1.5 miliardi di dollari, che copre il 15% delle esigenze previste per l’anno.

Queste risorse permetteranno all’UNHCR di iniziare l’anno con maggiore fiducia e di continuare il suo lavoro, ancora di salvezza per molti sfollati, per fornire aiuti nelle emergenze, protezione e assistenza umanitaria e cercare soluzioni a lungo termine.

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Gli Stati Uniti in testa con un impegno di 200 milioni di dollari, seguiti da Danimarca e Svezia, con notevoli aumenti annunciati da Paesi Bassi e Germania. Quest’anno diversi Paesi hanno manifestato un sostegno nuovo o rafforzato, tra cui Armenia, Bulgaria e Lituania. I governi di Svezia, Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi, Svizzera, Australia e Irlanda hanno dimostrato ancora una volta il loro forte sostegno impegnandosi a stanziare finanziamenti flessibili, che consentono all’UNHCR di fornire rapidamente aiuti in caso di nuove emergenze e di rispondere a situazioni i cui finanziamenti sono insufficienti.

I governi presenti oggi alla “Conferenza dei Donatori dell’UNHCR” hanno inoltre garantito 283 milioni di dollari di finanziamenti per il 2026 e oltre. Questo è fondamentale per la pianificazione e la stabilità dei programmi a lungo termine dell’UNHCR volti a promuovere soluzioni durature.

“Viviamo in un mondo devastato da conflitti brutali e apparentemente senza fine che lacerano vite umane e spingono le persone a fuggire disperatamente verso la sicurezza”, ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Il forte sostegno dimostrato oggi ai rifugiati e agli sfollati risuona come un messaggio di solidarietà e umanità di cui c’è grande bisogno”. Le promesse fatte rappresentano un impegno a salvare vite umane, restituire dignità e portare speranza a milioni di persone costrette a fuggire”.

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L’Appello globale dell’UNHCR chiede ai donatori un finanziamento di 10.248 miliardi di dollari per il 2025 per sostenere persone in fuga e apolidi, la maggior parte dei quali vive vicino ai propri Paesi d’origine. Con un numero di persone in fuga senza precedenti – circa 123 milioni di persone in tutto il mondo – garantire questi fondi sarà fondamentale per rispondere sia ai nuovi conflitti che alle crisi di lunga data.

Solo negli ultimi mesi, conflitti, persecuzioni e violenze hanno costretto milioni di persone a fuggire dalle proprie case, in Sudan, Ucraina e, più recentemente, in Libano. Altri milioni sono sfollati da decenni, dopo essere fuggiti dagli spargimenti di sangue e dall’instabilità in Paesi come Myanmar, Siria e Repubblica Democratica del Congo.

“Per quanto generosi, i finanziamenti alle operazioni umanitarie non tengono il passo con le crescenti necessità”, ha dichiarato Grandi. “Mentre la pace diventa sempre più sfuggente e i conflitti e le persecuzioni continuano a costringere milioni di persone ad abbandonare le proprie case, ci troviamo di fronte a una situazione disastrosa, con poche soluzioni e crisi in aumento. Gli aiuti umanitari devono concentrarsi sulla riduzione della dipendenza, aiutando le comunità sfollate a prosperare, non solo a sopravvivere. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di maggiori e migliori finanziamenti, ma anche di soluzioni coraggiose”.

Con i finanziamenti ricevuti dall’UNHCR nel 2024, a metà anno, oltre 3 milioni di persone sono state registrate, 1.2 milioni hanno ricevuto assistenza per la loro documentazione civile e il loro status giuridico e oltre 500.000 hanno ricevuto assistenza legale. In tutte le operazioni dell’UNHCR, oltre 2 milioni di persone hanno ricevuto assistenza in denaro salvavita, nei centri per l’assistenza sanitaria supportati dall’UNHCR sono state condotte più di 9,5 milioni di consulenze individuali, 5,6 milioni di persone sono state sostenute nell’accesso all’acqua e ai servizi igienici e 630.000 hanno ricevuto assistenza per l’alloggio e la casa.

Nel 2025 si prevede che l’escalation dei conflitti, l’intensificarsi dei disastri naturali e le crisi in corso provocheranno ulteriori sfollamenti e sofferenze. Soluzioni durature, tuttavia, rimangono irraggiungibili per molti, dato che i rifugiati vivono in esilio in media per 20 anni e la maggior parte degli sfollati interni per più di un decennio.

L’UNHCR esplorerà modi più efficienti e innovativi per proteggere e perseguire soluzioni fin dall’inizio delle emergenze. Ciò include la promozione dell’inclusione dei rifugiati nei servizi nazionali e locali, seguendo gli esempi positivi dell’Uganda, della Colombia e del Kenya, nonché il perseguimento di soluzioni durature come i rimpatri volontari, l’integrazione locale e il reinsediamento.

L’UNHCR è riconoscente per il fermo sostegno dell’Italia che, anche quest’anno, nel 70° anniversario della ratifica della Convenzione di Ginevra sui Rifugiati, conferma l’impegno costante e concreto nei confronti del mandato dell’UNHCR e delle persone costrette a fuggire. Grazie alla sua influenza strategica in molte aree di crisi e al solido sostegno finanziario, l’Italia si conferma un partner fondamentale nel promuovere il mandato dell’UNHCR a favore di milioni di persone rifugiate, sfollate e apolidi in tutto il mondo e, in particolare, in Africa. Il Sistema Italia svolge un ruolo fondamentale e attraverso le organizzazioni della società civile, le università e il settore privato lavora con l’UNHCR nei Paesi in crisi, prestando assistenza umanitaria, attuando programmi di sviluppo e offrendo soluzioni lungo le rotte migratorie, anche attraverso la creazione di canali sicuri. Siamo fiduciosi che, anche nel 2025, il sostegno dell’Italia –attraverso la forte partnership istituzionale e la cooperazione con il settore privato e la società civile – permetterà all’UNHCR di rispondere alle sfide globali per la protezione dei rifugiati e degli sfollati.
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