17.09 – giovedì 5 dicembre 2024
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Alleanza Democratica Autonomista: “La Finanziaria 2025 è senza visione. In aula portiamo proposte concrete per il benessere della comunità”. “La nostra è una minoranza di proposta, non di protesta. Vogliamo il dialogo sui temi importanti per il Trentino”.
lleanza Democratica Autonomista (ADA) sottolinea la necessità di un cambio di passo nella definizione della Finanziaria 2025 della Provincia, evidenziando l’assenza di una visione strategica e di riforme strutturali. Nonostante l’amministrazione provinciale sia al secondo mandato – è stato detto – le proposte avanzate appaiono frammentate e prive di un progetto organico per il futuro del Trentino.
Francesco Valduga, portavoce di ADA e capogruppo di Campobase, ha dichiarato: “Per noi la capacità di lavorare insieme è un valore aggiunto, una pratica che evolve giorno dopo giorno. Nella manovra finanziaria presentata dalla Giunta provinciale a guida Fugatti, non si intravede un progetto, non c’è visione per il futuro. I provvedimenti appaiono tecnici, puntuali, con la sensazione di voler tamponare le difficoltà anziché programmare il futuro. Mancano scelte coraggiose e riforme strutturali che preparino una prospettiva di sviluppo per la nostra comunità. Il nostro metodo è quello del dialogo e della proposta, e abbiamo chiesto e avuto un incontro con l’Assessore Tonina proprio in questa direzione”.
Gli esponenti di ADA hanno lavorato su proposte che riflettono i valori fondanti della coalizione: politiche sociali, famiglia, salute, servizi e diritto all’abitare. Ne ha parlato in particolare il Consigliere Paolo Zanella (PD), che ha ricordato come l’obiettivo sia quello di lavorare a sostegno delle famiglie trentine, promuovendo equità sociale e sviluppo economico sostenibile. Le proposte sono mirate a correggere alcune distorsioni e ad affrontare con concretezza le sfide che la comunità trentina si trova a fronteggiare.
Sostegno ai lavoratori e incentivi alle imprese
ADA propone di rendere più selettivi gli sgravi IRAP, seguendo l’esempio dell’Alto Adige. Le aliquote resteranno ridotte per le imprese e le concessionarie (rispettivamente al 2,68% e 2,98%), ma saranno aumentate di 1,22 punti percentuali per quei datori di lavoro che non rispettano i contratti collettivi territoriali o aziendali validi in Trentino. Si prevede un incentivo specifico per le aziende che, nel 2024 e 2025, erogano premi di risultato. Questa misura, che non avrà impatto economico diretto per la Provincia, è pensata per premiare chi valorizza il lavoro e la contrattazione collettiva.
Sgravi fiscali per le famiglie
Per l’addizionale regionale IRPEF, ADA propone di ripristinare la deduzione della base imponibile a 30.000 euro, per aiutare le famiglie a reddito medio-basso, in linea con misure già attuate in Alto Adige. L’impatto economico è stimato in 6 milioni di euro nel 2026 e 7,2 milioni nel 2027.
Aggiornamento dell’ICEF per tenere conto dell’inflazione
Per rispondere alla crescente difficoltà delle famiglie a causa della perdita di potere d’acquisto, ADA chiede di adeguare l’ICEF al costo della vita. Si propone di aumentare del 20% il reddito di riferimento (da 50.500 a 60.600 euro) e di introdurre un aggiornamento annuale indicizzato all’inflazione. Questa misura, con un impatto economico di 20 milioni di euro, permetterà a più persone di accedere ai servizi e alle provvidenze provinciali.
Congedi parentali più equi e inclusivi
ADA intende garantire una copertura al 100% per i congedi di maternità e paternità obbligatori e per il primo mese di congedo parentale. Per i mesi successivi, propone una copertura al 70% fino a un massimo di 2.500 euro mensili se è il padre a usufruire del congedo, incentivando così una maggiore condivisione delle responsabilità familiari. La misura sarà estesa anche ai lavoratori autonomi, con un costo stimato di 10 milioni di euro aggiuntivi.
Rendere stabile l’assegno di natalità
L’assegno di natalità, attualmente prorogato di anno in anno, dovrebbe diventare una misura strutturale, sostenendo le famiglie per i primi tre anni di vita del bambino. Il costo stimato è di 2,325 milioni di euro nel 2028, per arrivare a 4,65 milioni a regime.
Blocco degli aumenti dei canoni ITEA
Per proteggere le famiglie meno abbienti, ADA propone di bloccare gli aumenti dei canoni di locazione ITEA previsti per il 2025. Questa misura è necessaria in attesa di una revisione del regolamento che corregga le distorsioni attuali. Non sono previsti costi aggiuntivi.
Borse di studio per la Medicina generale
Per incentivare i medici a rimanere e lavorare in Trentino, ADA chiede l’estensione delle borse di studio integrative a tutti gli iscritti alla Scuola di Medicina generale in Trentino e ai residenti che studiano fuori provincia, a condizione che tornino a esercitare nella Provincia. L’impatto economico previsto è di 330.000 euro nel 2026, 660.000 nel 2027 e 990.000 a regime.
Oltre a questi emendamenti di merito, sui quali si lavora con il metodo del dialogo, ADA ha già depositato 5.500 emendamenti ostruzionistici, qualora la voce delle minoranze non fosse ascoltata.
Entrando nel merito della manovra, Paola Demagri, ,Casa Autonomia ha criticato il metodo della Giunta: “È molto più semplice accantonare 400 milioni per i Mondiali di ciclismo del 2031, lanciando annunci mediatici, che intraprendere un lavoro di approfondimento serio con rappresentanti delle categorie. Le tematiche urgenti vengono ignorate, come se non fossero una priorità.”
Lucia Coppola, rappresentante di Verdi e Sinistra, ha aggiunto: “Nonostante le nostre differenze, ADA lavora per il bene comune, con particolare attenzione alla salvaguardia e alla cura del territorio. La Giunta sembra limitarsi a mettere risorse senza un ripensamento complessivo, perdendo un’occasione di riformare settori chiave come la zootecnia e l’industria.”
Francesca Parolari (PD) ha posto l’accento sul metodo, sottolineando che “la Giunta mette solo risorse senza un ripensamento complessivo in settori che ne hanno bisogno. Nonostante sia una amministrazione che prosegue il proprio mandato, nel primo anno nessuna proposta di riforma”
Lucia Maestri (PD) ha precisato: “ADA non è una minoranza di protesta, ma di proposta. Abbiamo messo sul tavolo emendamenti concreti, con l’obiettivo di affrontare le sfide quotidiane dei cittadini. Non siamo per il no, ma anzi siamo per il Sì ad alcune iniziative della Giunta, ma con gli emendamenti noi diciamo che si può fare di più e con una visione diversa. Ad esempio, il sostegno alla natalità deve passare da politiche conciliative che favoriscano le giovani coppie.”
Roberto Stanchina (Campobase) ha parlato di una Giunta che “amministra l’oggi senza governare domani”. “Dovrebbe portare a compimento quanto iniziato nel primo mandato, ma evidentemente non c’era alcun progetto per il Trentino”. Si è concentrato sul comparto zootecnico, dicendo che c’è un assessore in continua rincorsa su settore così importante per il Trentino, troppo spesso gestito con interventi emergenziali e senza una visione di lungo termine.
Michela Calzà (PD) ha chiesto un sostegno strutturale al comparto industriale e manifatturiero, con attenzione alla ricerca e alla riqualificazione dei prodott. Ha quindi parlato dell’importanza di investire nelle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), garantendo impegni concreti per farle progredire.
“Alleanza Democratica Autonomista dimostra il proprio impegno per un confronto costruttivo con la Giunta. Martedì vedremo se il metodo del dialogo sarà accolto, come auspichiamo,” ha concluso Valduga.
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Finanziaria 2025. Gli emendamenti di merito dei Consiglieri di Campobase.
In merito alla finanziaria 2025, i Consiglieri di Campobase, Michel Malfer, Chiara Maule, Roberto Stanchina e Francesco Valduga, hanno presentato alcuni emendamenti di merito.
In particolare Chiara Maule si è posta il problema della formazione delle graduatorie per la realizzazione di progetti di cohausing per le persone con disabilità e ha chiesto un impegno per garantire un sostegno efficace e continuativo alla vita familiare degli immigrati richiedenti asilo e delle loro famiglie nei casi nei quali siano previste soluzioni abitative per l’accoglienza che consentano il mantenimento dell’unità familiare dei genitori e dei loro figli.
Michele Malfer ha posto il problema dell’inclusione a scuola dei bambini e ragazzi con disabilità auditiva e l’attivazione di servizi a carattere individuale di informazione e consulenza rivolti ai giovani e finalizzati al supporto del benessere psico-fisico personale e all’orientamento professionale, anche mediante la formazione e l’impiego di personale dedicato nell’ambito degli sportelli periferici.
Roberto Stanchina è intervenuto puntualmente su due temi: la caserma di Villazzano e Cadine e il congiungimento della ciclabile tra Ravina-Romagnano e Mattarello.
Francesco Valduga ha chiesto, attraverso i suoi emendamenti, di garantire che vi sia continuità nel percorso di trilinguismo a scuola, che siano destinati fondi per la riqualificazione ambientale e in particolare dei muretti a secco e che vi sia certezza di finanziamento per lo studentato di Rovereto.
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