Coppa Italia, Baroni: “Teniamo alla Coppa Italia. Napoli primo meritatamente”

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Roma 4 dicembre 2024 – Vigilia di Coppa Italia in casa Lazio, per una cinque giorni che da oggi porta a ben due sfide contro il Napoli, una al Maradona di campionato, la prima tra le mura amiche dell’Olimpico negli ottavi della coppa nazionale. Due partite da cui possono passare molte delle ambizioni laziali di questa stagione. Una partita alla volta però per mister Baroni, che nella giornata di oggi si è presentato in conferenza stampa per presentare il match dell’Olimpico contro i partenopei, con in palio un posto ai quarti di finale di Coppa Italia. Ecco le sue parole.

Sotto la guida di Lotito come presidente, la Coppa Italia è stata grande terreno di conquista per i biancocelesti, con ben tre successi, una competizione importante storicamente per la Lazio. “È una competizione a cui teniamo, vogliamo – afferma Baroni – far bene. Ieri abbiamo lavorato con attenzione e voglia. Abbiamo qualche piccola defezione e proveremo a recuperare. Poi giocheremo contro la prima in classifica, meritatamente prima in classifica, e vogliamo far bene”.

Due partite senza vittorie tra Europa League e campionato hanno spezzato la striscia di vittorie laziali, per questo si chiede al tecnico se in queste ha visto qualcosa di diverso. “La partita con il Ludogorets è stata una gara un po’ particolare, dove non siamo riusciti a trovare il gol, ma abbiamo creato. Io guardo sempre quello che si fa in campo, quello che ti meriti, anche se non siamo riusciti a vincere principalmente per un pizzico di determinazione sotto porta che è mancata. Non siamo stati premiati dagli episodi. Contro il Parma credo che la squadra abbia fatto una buona partita, nel primo tempo c’è stato quell’episodio ha innervosito la partita. Poi ha ripreso a giocare e creare, io guardo quella prestazione. Abbiamo commesso degli errori e li sappiamo, li analizziamo e ne parliamo. Ma fanno parte di una crescita, di un lavoro costante che deve esserci. Anche dopo il 2-0 la squadra mi è piaciuta: è ripartita a testa bassa, con la voglia di rimettere in equilibrio la partita. Ha creato tanto. Non siamo contenti del risultato, ma credo che la squadra giocherà come ha fatto, porterà a casa delle vittorie”.

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Si resta sulla tematica dei risultati recenti, chiedendo a Baroni se creda che qualche errore arbitrale abbia fatto perdere punti per strada ai biancocelesti. “Ci sono delle sensazioni che ti fanno pensare a certe cose, ma alla fine in un campionato sbagliano tutti, noi come chiunque altro. Io non porto mai la squadra su questo terreno. Dobbiamo pensare solo al lavoro e abbiamo massima fiducia in tutto e tutti. Il lavoro ci porta a quello che vogliamo fare, la crescita su questo aspetto ci sarà. Dobbiamo sapere che nel calcio ci possono essere queste situazioni. Non voglio parlare di errori, è brutto, dobbiamo anche saper gestire queste situazioni e dobbiamo crescere per farlo. Abbiamo analizzato ciò che abbiamo sbagliato e quello lo possiamo controllare”.

C’è stato modo anche di parlare della rosa, facendo il punto sull’infermeria biancoceleste. “Abbiamo dei giocatori – dice Baroni – quasi pronti al rientro. Ieri Castrovilli ha fatto il primo allenamento con la squadra, sta bene e può fare qualche minuto. Mi ha dato la sua disponibilità. Per noi è un aspetto positivo perché ci teniamo al ragazzo, conosciamo il suo percorso e lo vogliamo con noi. Qualche giocatore è uscito da Parma con qualche problemino, vediamo se riusciamo a recuperarlo anche con un minutaggio. Tavares per questa partita non c’è, ma non getto la spugna per la prossima”.

Dai problemi di casa laziale, a un rapido focus sui rivali, chiedendo all’allenatore dell’attuale rendimento del Napoli: “A me non sorprende assolutamente, come ho detto prima il Napoli è meritatamente primo in classifica. Io conosco Conte al di là dei risultati. Sono stato vicino a lui due anni vicino, l’ho visto lavorare. So che è un grande allenatore, sarà dura per tutti gli altri. Non sono stupito di questo perché dentro quella classifica c’è tanto lavoro”.

Nello specifico, parlando della partita di domani, Baroni racconta le proprie aspettative: “È una bella partita, che vogliamo impostare come sappiamo in casa nostra. Sappiamo di avere di fronte un avversario di altissimo livello, è una squadra solida e complicata da affrontare per tutti. Per la grande difficoltà della partita, è un test importante per noi. Vogliamo misurarci con questo tasso di difficoltà e verrà fuori una partita vera, viva e accesa. Speriamo di portarla dalla nostra parte”.

I temi della conferenza stampa tornano su quelli biancocelesti, domandando a Baroni dell’emergenza a centrocampo: tra gli straordinari di Guendouzi, Dele-Bashiru o l’utilizzo dei giocatori non in lista per Serie A (o Uefa). “Domani sono tutti utilizzabili, questi ragazzi lavorano con noi e ci danno una grande mano, parlo di Hysaj, Akpa e Basic, sono valutabili per me per il rispetto del loro comportamento, sono stati dei grandi professionisti durante la settimana. Per gli altri devo fare delle valutazioni, oggi è la seduta che mi permette di capire come gestire la squadra. Noi non abbiamo seconde linee, chi va in campo per me è un titolare. Sarò ripetitivo ma è la verità. Fino adesso tutti hanno dato un grande contributo e me lo aspetto anche domani”.

Restando sui singoli, si chiede all’allenatore della condizioni di Dia. “Sono due sfide importanti, una la giochiamo da noi, domenica da loro. Sono due partite con due nature diverse. Alla seconda ci penserò dopo, a partire da domani sera. Abbiamo di fronte la gara di domani e faremo di tutto per fare bene, questo è certo. Dia? Domani non credo, ma è possibile un recupero per domenica”.

Da un attaccante a un altro, si arriva a parlare di Isaksen, chiedendo cosa l’allenatore chieda di più all’esterno d’attacco danese. “È dentro a voler essere più decisivo, ma lo sa anche lui. Non è un ragazzo che si nasconde, a Parma ha fatto una buona partita, ma quella palla deve metterla dentro. Questo ragazzo ha grande qualità, nonostante stia facendo bene, per me può fare quel click per essere anche dal punto di vista realizzativo un giocatore decisivo. Può fare la differenza, lo sa anche lui perché ne parliamo e ci lavoriamo. Per adesso però considero il suo percorso più che positivo”.

Il prossimo mese sarà molto probante, un vero e proprio test per le ambizioni biancocelesti di quest’annata, dove lavorare sulla mentalità dei giocatori potrebbe fare la differenza tra risultati positivi o meno. “Sappiamo che si passa anche da queste gare e da queste battute d’arresto. Sono orgoglioso della squadra perché non si è mai abbassata, ci ha creduto fino alla fine, poi è mancata quella cattiveria per realizzare le tante occasioni. Per noi è un percorso, il direttore ha parlato di anni di percorso, io invece vi ho detto che non abbiamo tempo. Ci prendiamo una squadra che non è mai battuta, perché per me quello è importante. Posso essere battuto nel numero, perché ho perso la partita, ma non sulla prestazione. Quella la voglio alimentare sempre e per me in entrambe le sfide con Ludogorets e Parma non è mancata”. 

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Tornando sul tema arbitrale, si chiede a Baroni se serva un maggiore confronto tra le squadre (giocatori e allenatori) e la classe arbitrale. “Chiedo scusa per la risposta – dice l’allenatore laziale – che magari non vi accontenta, ma questi confronti ci sono. Non possiamo renderli pubblici, ma ci sono. Ci sono delle situazioni da correggere, ma fa parte del nostro percorso di crescita anche come allenatori e professionisti, delle squadre. Pensiamo che si può migliorare tutti, anche in certe valutazioni, ma questo confronto c’è e lo facciamo”.

Restando sulla Lazio come gruppo, si è chiesto al tecnico toscano quali siano le potenzialità di questa squadra per il proseguo della stagione. “Per come sono abituato, non sono nemmeno partito. Io so che il percorso è lunghissimo. Mi trovate così quando le cose vanno bene e non cambierò quando bisognerà essere ancora più centrato ed equilibrato. Sono con la squadra nel nostro percorso che deve passare dal gioco. La squadra può fare questo, a me fa piacere di questa partenza, ma non abbiamo fatto niente. Ci sono tante gare e tante difficoltà da affrontare tutti insieme”.

C’è stato modo anche di tornare sulla sfida contro il Parma, chiedendo come abbia visto Rovella dopo il gol annullato nella partita del Tardini. “Chiaro che lui è stato il più coinvolto, ci tiene tantissimo e lo sappiamo ma questo gol arriverà. Lui è forte mentalmente, lo è tecnicamente… È acceso e vivo, poi non ha sbagliato solo lui. Io per primo lo dico, tutti possiamo far meglio. La prossima palla la dovrà rigiocare meglio, ma la rigiocherà”.

In sala stampa si è voluto far fare all’allenatore un rapido flashback, domandandogli se a luglio avesse immaginato una Lazio capace di fare così bene in Serie A e in Europa League. “Il fatto che arrivi un mese con queste gare vuol dire che ti stai giocando qualcosa di importante, sappiamo benissimo il nostro percorso e non vediamo l’ora di giocare queste gare. Non dobbiamo mai temere il confronto, anche se saranno molti incontri ci sarà da spendere tante energie e siamo pronti”.

Tante partite all’orizzonte, dove con ogni probabilità ci saranno grandi rotazioni. “Noi lavoriamo sul campo e le partite sono lavoro per noi. Dobbiamo partire da lì, fanno parte della nostra crescita. La prestazione e l’atteggiamento non devono mai mancare per questo motivo. Anche se non abbiamo tutta la settimana per lavorare all’interno della partita si trova la crescita della squadra”.

La conferenza stampa si è conclusa con un pensiero da parte di Baroni relativo alla situazione di Bove: “Volevo semplicemente portare un grande saluto e un grande abbraccio a Edoardo Bove a nome mio, della società, della squadra e di tutto lo staff. Siamo tutti vicini a Edoardo, alla famiglia e alla Fiorentina. Forza!”.

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