Dal parcheggio Lupo alla promenade del Teatro Massimo, Catania si rifà il look con i fondi Pnrr: ecco il progetto

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Approvato il piano per un posteggio sotterraneo da 150 posti. Due semisfere ospiteranno gli ascensori, la palestra sarà abbattuta. Cantiere entro febbraio

Piazza Lupo “libera”: è uno dei termini utilizzati nel progetto definivo rientrante nei Piani urbani integrati (Pui) relativo alla piazza nota per la presenza della palestra dismessa, in condizioni fatiscenti e occupata, che dunque verrà demolita.

Il progetto è stato approvato lo scorso 4 dicembre dalla giunta guidata dal sindaco Enrico Trantino. Già nell’estate 2023, nel corso dei confronti pubblici che si erano tenuti a Palazzo degli Elefanti era stato fatto rilevare che il parcheggio sotterraneo da 150 posti previsto (inclusi i posti per disabili) non sarebbe stato “multipiano”, termine che però ritroviamo ancora nell’oggetto del progetto definitivo (e andrà sistemato). Per il resto, a caratterizzare i quattromila metri quadri della piazza, previsti distinti in tre zone – piazza libera, area verde e area fitness – sarà sicuramente la doppia semisfera sul lato ovest che ospiterà il vano ascensore di collegamenti all’autorimessa sottostante: 10 metri di diametro, 5,5 metri di altezza con struttura portante in acciaio. Il progetto prevede percorsi pedonali di collegamento alle zone limitrofe.

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Quello di piazza Lupo, intervento da 3,9 milioni di euro, non è il solo progetto definitivo approvato quel giorno dalla giunta: c’è infatti anche la «riqualificazione di piazza Teatro Massimo fino a piazza Pietro Lupo», da 1,9 milioni di euro (e anche qui, la piazza in realtà si chiama Vincenzo Bellini), che si candida così a diventare il “salotto buono” della città con le vie Michele Rapidardi e Teatro Massimo destinate a essere una vera e propria promenade di collegamento con la piazza, caratterizzata da «stanze verdi».

Bellezza

È prevista la manutenzione della pavimentazione originale della piazza, la ripulitura dalle facciate degli edifici con l’eliminazione dei cavi elettrici e tutto quanto ancorato a vista ne deturpi la bellezza, l’implementazione dell’illuminazione a led, la creazione di «stanze verdi» con piante autoctone a basso consumo idrico, l’installazione di dissuasori mobili sugli ingressi alla piazza da via Monsignor Ventimiglia e Antonino di Sangiuliano, e un sistema di videosorveglianza con telecamere “Speed dome”.

I tempi per entrambi gli interventi sono praticamente certi: 60 giorni per i progetti esecutivi, quindi entro febbraio 2025 l’apertura dei cantieri per lavori da concludere entro il 2026, come prescritto dalle risorse Pnrr. Lo scoglio maggiore da superare, come già preannunciato la scorsa estate in sede di confronti pubblici, sarà la resistenza di chi ancora oggi occupa la palestra di piazza Pietro Lupo e la considera uno «spazio per cultura, arte, musica e aggregazione, dal basso».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA





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