dati incoraggianti per il residenziale

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Il mercato immobiliare residenziale del capoluogo ligure registra segnali di ripresa nel secondo semestre del 2024, seguendo il trend nazionale e superando la crescita del 2022. Dopo una fase di decelerazione negli ultimi due semestri, si rileva un incremento delle transazioni e una riduzione degli sconti applicati sui prezzi di vendita, a conferma di una crescente fiducia degli acquirenti. La domanda è tornata a crescere, spinta dall’interesse per gli immobili usati e dal contesto favorevole nel segmento delle nuove costruzioni.

Nel primo semestre del 2024, Genova ha visto una flessione annua delle transazioni pari al -1,1%, influenzata principalmente dalla contrazione del primo trimestre (-6,7%). Tuttavia, nel secondo trimestre, si è registrato un incremento del 3,9%, che ha quasi compensato il calo iniziale. La domanda rivolta alle agenzie per l’acquisto di immobili è cresciuta, passando dal 43% dell’anno precedente al 52%. Questo incremento è accompagnato da un calo dell’uso del mutuo per gli acquisti, dal 69% del 2021 al 61% di quest’anno, indicando una maggiore disponibilità di liquidità da parte degli acquirenti.

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Prezzi e sconti in diminuzione per il comparto residenziale

I prezzi medi delle abitazioni usate hanno mostrato una crescita annua del +1,7% e un incremento semestrale dello 0,6%, mentre per il segmento del nuovo e ristrutturato si osserva una sostanziale stabilità (+0,2% annuo), seguita da una flessione dell’1% su base semestrale.

Gli sconti medi applicati sui prezzi richiesti per le abitazioni usate si sono ridotti al 12%, il livello più basso registrato a Genova negli ultimi 15 anni. Le abitazioni in ottimo stato continuano a beneficiare di sconti più contenuti, attestati al 5-6%. I tempi medi di vendita si mantengono stabili intorno ai 5-6 mesi, segnalando una buona capacità di assorbimento da parte del mercato.

Per quanto riguarda il comparto delle locazioni, i canoni medi delle abitazioni usate sono cresciuti del +3,5% su base annua e dello 0,8% su base semestrale, pur con una crescita meno marcata rispetto alla media delle altre grandi città italiane. I rendimenti lordi medi delle locazioni restano stazionari al 5,7%, mentre i tempi di assorbimento si riducono ai minimi storici per la città, variando dai circa 2 mesi per le zone centrali e di pregio, ai circa 3 mesi per le aree periferiche.

Comparto non residenziale: segnali di ripresa per uffici e negozi

Anche il settore non residenziale ha mostrato segnali positivi. Nel primo semestre 2024, le compravendite di uffici sono aumentate del +34%, passando da 55 a 74 transazioni rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, nel secondo semestre, si è registrato un calo dei valori medi del -1,8% su base annua e dell’1,3% su base semestrale, mentre i tempi medi di assorbimento si sono allungati a 9 mesi, un valore leggermente superiore alla media nazionale.

Per quanto riguarda invece i negozi, il primo semestre ha visto un incremento delle compravendite del +6,9%, con 261 transazioni, mentre nel secondo semestre i prezzi medi hanno mostrato variazioni negative del -1,5% su base annua e dell’1,2% su base semestrale.

Gli sconti medi sui negozi si attestano all’8% nelle zone centrali e tra il 17-18% nelle aree periferiche. I tempi di vendita si sono allungati di circa un mese, arrivando a 8 mesi, mentre per la locazione i tempi restano stabili a 5 mesi. I canoni di locazione mostrano segni di crescita nelle periferie, mentre nelle aree centrali si osservano flessioni sia su base semestrale (-0,8%) che annuale (-0,1%).

Previsioni per il 2025: stabilità e leggero aumento dei canoni

Per il primo semestre 2025, le previsioni degli operatori indicano una sostanziale stabilità nel numero dei contratti di compravendita e di locazione, così come nei prezzi medi. Tuttavia, si attende un leggero ulteriore aumento del livello dei canoni di locazione, segno di una domanda ancora vivace e di una tendenza al rialzo che potrebbe proseguire nei prossimi mesi.

L’analisi dei dati è stata realizzata dalla società di consulenza Nomisma, nell’ambito del 3° Osservatorio sul mercato immobiliare 2024.

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