È passato poco più di un anno quando il giovane ragazzo del Foiso Fois di Cagliari ha lasciato questo mondo: sempre con i colori in mano, la sua arte è stata impressa anche sui muri non solo di Assemini, la sua città, bensì Villaspeciosa, Pirri, nel parco del WWF, solo per citarne alcuni.
La malattia lo ha portato via, tanto il dolore per la perdita di un bravo ragazzo che, attraverso le sue rappresentazioni, ha arricchito il patrimonio culturale e artistico del Sud Sardegna. Impossibile dimenticarlo e oggi le sue figure raccontano, ancor più, un senso di appartenenza da valorizzare e custodire come segno tangibile della sua presenza. A tal proposito è stata la consigliera Muscas ad avanzare una proposta durante il Consiglio comunale, al fine di tutelare il patrimonio ereditato da Davide Pils. “I murales di Pils arricchiscono il paesaggio urbano, promuovendo riflessioni sociali e offrendo una forma d’arte accessibile a tutti. La loro presenza contribuisce a rafforzare il senso di comunità, attrae visitatori e turisti, e rappresenta un elemento di dialogo tra il passato e il presente della nostra città. Tuttavia, la loro esposizione agli agenti atmosferici e ai possibili atti vandalici, ma anche ai rami d’albero (vedi via Sicilia), rischia di comprometterne la durata e la qualità.
In quest’ottica, suggerisco alcune azioni concrete per la salvaguardia dei murales” ha spiegato Muscas.
Mappatura e catalogazione: Creare un registro digitale dei murales di Pils, comprensivo di immagini, informazioni sulle tecniche utilizzate, e una breve descrizione del contesto e del significato di ogni opera. Questa documentazione sarà utile non solo per la conservazione, “ma anche per attività educative e turistiche., e potrebbe essere incrementato con le opere realizzate dal “nostro Davide” in altri luoghi; anche questo potrebbe essere un modo per rendergli omaggio”. Manutenzione periodica: Programmare interventi regolari per monitorare lo stato di conservazione dei murales, con la partecipazione di esperti in restauro di arte urbana. “Si potrebbero adottare trattamenti protettivi adeguati, come vernici anti-UV o strati protettivi anti-graffiti, che garantiscano maggiore resistenza all’esposizione climatica e agli atti vandalici”. E ancora: “Promozione turistica e culturale, creare percorsi culturali e turistici della città, e al loro interno, inserire i murales di Pils, valorizzandoli come attrazioni principali, e promuovere la nostra città come un centro di innovazione artistica contemporanea.
In conclusione, Le opere di Davide Pils costituiscono un bene prezioso per la nostra comunità, e preservarli rappresenta un impegno a lungo termine per valorizzare la nostra città e la sua identità culturale”.
Il ricordo sempre vivo, insomma, insomma di quel ragazzo mai dimenticato: “Da ex studente del Fois, passato per l’Alta Formazione Artistica a Bologna, è sempre stato un sostenitore della causa della pubblica formazione artistica a Cagliari. Da attempato docente d’indirizzo, spesso sono stato in disaccordo con lui, come è giusto che sia, non c’è generazione artistica, che non voglia affermare la propria cultura sulle precedenti, lui ci è riuscito, conservando e innovando memoria e tradizione” aveva espresso Domenico Di Caterino, docente al Foiso Fois all’indomani della scomparsa dell’artista.
“Non sapevo che ci stessimo salutando per l’ultima volta, quello che sapevo, oggi lo so più di allora, è che il suo immenso talento artistico è sempre stato al servizio della sua isola, dove ha vissuto da protagonista, con un profilo basso.
Artista concreto, di poche parole e moltissimi indiscutibili gesti, la sua vita continua con la testimonianza del suo lavoro, da conservare, custodire e preservare.
Doloroso rappresentare da docente, la scomparsa di un prodigio che saluta la scena dell’arte (non solo isolana), a soli 38 anni, era insieme ad artisti come Manu Invisible e Tellas, simbolo d’eccellenza generazionale e d’alta formazione artistica a Cagliari, importata nell’isola dall’altrove di Bologna, nel nome della quale ha vissuto d’artista, alfabetizzando l’isola”.
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