cosa si nasconde dietro i nuovi aumenti? • TAG24

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Se c’è un Paese in cui gli aumenti delle pensioni sono particolarmente contenuti, questo è senza dubbio l’Italia. Per il 2025, le pensioni degli italiani subiranno solo variazioni marginali, con rivalutazioni degli assegni che si tradurranno in incrementi di poche decine di euro al massimo. La scala degli aumenti è stata definita nel Decreto Ministeriale che stabilisce i criteri di rivalutazione delle pensioni.

Per il prossimo anno, i pensionati potranno contare su un aumento dello 0,8% sugli importi attualmente percepiti, un incremento significativamente più basso rispetto agli anni precedenti. Ma quanto sarà effettivamente l’importo delle pensioni nel 2025?

Per avere una visione più precisa, puoi consultare il video “Pensioni gennaio 2025 ➜ simulatore nuovi importi lordo netto calcolo per fascia tabella aumenti“, pubblicato da Mr LUL lepaghediale, che ti guiderà passo passo attraverso un simulatore per calcolare i nuovi importi delle pensioni in base alla fascia di reddito e alla tabella degli aumenti previsti.

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Come funziona la rivalutazione delle pensioni nel 2025?

Come detto, l’aumento delle pensioni è strettamente legato al meccanismo di rivalutazione basato sull’indice ISTAT dei prezzi al consumo, o “perequazione“.

Si tratta di un sistema che serve per contrastare l’inflazione, mantenendo alto il potere d’acquisto dei pensionati grazie all’adeguamento degli importi.

In pratica, l’aumento delle pensioni dovrebbe bilanciarsi con il rincaro dei prezzi. Ciò significa che, quando i prezzi salgono, anche gli assegni pensionistici dovrebbero essere adeguati di conseguenza.

Tuttavia, il sistema previdenziale non sempre si dimostra all’altezza delle esigenze dei pensionati. Per il 2025, infatti, non ci sarà un salto di qualità: l’aumento sarà molto più contenuto rispetto agli anni precedenti.

La vera sorpresa, però, riguarda il fatto che la rivalutazione delle pensioni non sarà uguale per tutti.

Nel 2025, il ritorno del sistema di rivalutazione progressiva metterà in evidenza il divario tra pensioni minime e alte, con gli aumenti che saranno maggiori per gli importi più bassi e più ridotti per quelli più alti.

Cosa cambierà per le pensioni minime e alte?

In base alle disposizioni normative contenute nel DM del 15 novembre 2024, a partire dal 1° gennaio 2025, l’aumento medio delle pensioni è fissato allo 0,80%.

Come evidenziato da uilpensionati.it, le pensioni con un importo fino a 2.394,45 euro beneficeranno della rivalutazione piena (0,80%), mentre quelle superiori a questa soglia avranno un incremento più contenuto per la parte eccedente.

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Ad esempio, se Mario percepisce una pensione lorda di 2.700 euro, l’aumento sarà calcolato in questo modo:

  • per la parte fino a 2.394,45 euro, Mario riceverà un incremento pieno dello 0,80%, pari a 19,16 euro;
  • per la parte eccedente (305,55 euro), l’incremento sarà ridotto e corrisponderà a soli 2,56 euro.

Esempi pratici di rivalutazione:

Pensione Lorda Incremento Pensione Rivalutata
1.000 euro 8 euro 1.008 euro
1.500 euro 12 euro 1.512 euro
2.500 euro 19,92 euro 2.519,92 euro
3.200 euro 24,71 euro 3.224,71 euro
4.000 euro 29,52 euro 4.029,52 euro

Il sistema a scaglioni: un aumento maggiore per le pensioni basse

La rivalutazione delle pensioni per il 2025 si basa su un sistema a scaglioni, che applica percentuali di aumento variabili in funzione dell’importo della pensione.

Come riportato da investireoggi.it, le pensioni minime ricevono un aumento pieno, mentre le pensioni più elevate beneficiano di incrementi parziali e progressivamente ridotti.

Di seguito, una panoramica dell’applicazione della rivalutazione:

Scaglione Pensione Lorda Percentuale di Rivalutazione Incremento per 1.000 € di pensione Pensione Rivalutata (Esempio)
Fino a 2.394,45 euro 0,80% 8 euro 1.008 euro
Da 2.394,45 euro a 2.933,06 euro 0,72% 2,56 euro per ogni quota eccedente 2.721,72 euro (per pensione da 2.700 euro)
Da 2.933,06 euro a 3.472,67 euro 0,72% 2,56 euro per ogni quota eccedente 3.224,71 euro (per pensione da 3.200 euro)
Oltre 3.472,67 euro 0,72% Incremento ridotto 4.029,52 euro (per pensione da 4.000 euro)

Come funziona?

Il meccanismo evidenzia un trattamento più favorevole per le pensioni minime, mentre penalizza progressivamente le pensioni di importo più elevato:

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  • pensioni minime: gli importi fino a 2.394,45 euro ottengono una rivalutazione piena dello 0,80%, garantendo un aumento proporzionale;
  • pensioni medie: per gli importi eccedenti la soglia di 2.394,45 euro, l’incremento si riduce progressivamente allo 0,72% per ciascun scaglione successivo;
  • pensioni alte: per gli importi superiori a 3.472,67 euro, la rivalutazione è minima, con aumenti sempre più marginali.

Le prospettive per il 2025: un futuro incerto per i pensionati

Dal punto di vista pratico, nel 2024 le pensioni minime hanno beneficiato di un aumento relativamente significativo, superiore rispetto alle cifre minime previste per il 2025.

Tuttavia, per sostenere il potere d’acquisto dei pensionati, è in programma l’istituzione di nuovi fondi specifici per il 2025.

Secondo numerosi esperti, sarebbe auspicabile che il Governo introducesse un provvedimento ad hoc nella Legge di Bilancio 2025 per garantire un sostegno mirato ai pensionati con assegni più bassi.

Cosa ci aspetta?

La rivalutazione delle pensioni rappresenta, in molti casi, un punto di convergenza per i pensionati, che attendono un adeguamento dei loro trattamenti previdenziali al crescente costo dei beni e dei servizi.

Una possibile apertura del Governo italiano, sebbene non scontata, potrebbe essere l’introduzione di incrementi specifici, come già accaduto in passato.

Cosa sapere in breve

I punti principali del testo che toccano aspetti economici e sociali legati alla rivalutazione delle pensioni, inclusi i meccanismi di calcolo, l’impatto differenziato per fasce di pensione, e le prospettive per un futuro miglioramento:

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  • Aumenti pensioni 2025 e scaglioni: Le pensioni fino a 2.394,45 euro avranno un incremento del 0,8%, mentre per gli importi superiori l’aumento sarà progressivamente ridotto. Questo punto è fondamentale per capire come la rivalutazione influirà in modo diverso sui pensionati.
  • Meccanismo di rivalutazione ISTAT: La rivalutazione si basa sull’indice ISTAT per mantenere il potere d’acquisto. È essenziale per comprendere come l’inflazione influenzi gli aumenti delle pensioni.
  • Necessità di interventi governativi: Molti esperti suggeriscono misure aggiuntive per i pensionati con assegni bassi. Questo evidenzia che le rivalutazioni non saranno sufficienti da sole a garantire il giusto supporto ai pensionati con pensioni più basse.





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