TELECOMUNICAZIONI: Etiopia, Gibuti e Sudan. Posa di cavi terrestri in fibra ottica al fine di rafforzare la connettività regionale e internazionale – 5 dicembre 2024. Etiopia, Gibuti e Sudan hanno varato un ambizioso progetto di interconnessione digitale tramite la posa di un nuovo cavo terrestre in fibra ottica. Denominato “Horizon”, è il frutto della firma di un memorandum d’intesa tra gli operatori pubblici di telecomunicazioni dei tre paesi finalizzato alla messa in opera di un collegamento terrestre ridondante in fibra ottica, in grado di supportare diversi terabit di dati, bypassando i cavi sottomarini nel Mar Rosso, esposti ai rischi di interruzione dovuti a incidenti di ancoraggio e tensioni geopolitiche. L’iniziativa mira inoltre a ridefinire il ruolo dell’Africa nell’era digitale, fornendo soluzioni di connettività sostenibili e stimolando la crescita economica in tutto il continente.
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO, epidemie: decine di morti causati da una misteriosa malattia – 4 dicembre 2024. Le autorità sanitarie della Repubblica Democratica del Congo hanno annunciato che almeno 79 persone sono morte a causa di una malattia di origine ancora sconosciuta che ha colpito il sud-ovest del paese, in particolare la provincia di Kwango. Secondo il ministero della sanità pubblica congolese, le vittime presentavano diversi sintomi, quali febbre, mal di testa, difficoltà respiratorie e anemia. Un’équipe specializzata è stata inviata sul posto per curare i casi e cercare di identificare la malattia in questione. Il ministero ha inoltre raccomandato alla popolazione di evitare grandi assembramenti.
ANGOLA, investimenti: promozione da parte Usa – 3 dicembre 2024. Joe Biden, si è recato in visita in Angola per la prima volta in qualità di presidente degli Stati Uniti allo scopo di promuovere gli investimenti americani in questo paese dell’Africa subsahariana. Focus particolare viene concentrato sull’impegno allo stanziamento di tre miliardi di dollari per il Lobito Corridor, un progetto di riqualificazione ferroviaria che collegherà Zambia, Congo e Angola, concepito per facilitare il trasporto delle materie prime attraverso il territorio continentale e per la loro esportazione, progetto che verrà finanziato anche dall’Unione Europea, dal G7, da un consorzio privato guidato dall’Occidente e da banche africane. Washington intende rafforzare la propria presenza in una regione ricca di minerali fondamentali per la realizzazione delle batterie dei veicoli elettrici, dei dispositivi elettronici e delle tecnologie energetiche pulite. Ulteriore scopo è quello di contrastare la penetrazione economica sino popolare in Africa, dove Pechino è impegnata in massicci investimenti nei settori dell’estrazione e della lavorazione dei minerali.
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO, Difesa: l’Unione europea stanzia venti milioni di euro per rafforzare le capacità delle FARDC nella protezione del territorio – 3 dicembre 2024. L’Unione europea ha annunciato un proprio impegno in campo finanziario dell’entità pari a venti milioni di euro allo scopo di sostenere la 31ª Brigata di reazione rapida delle forze armate della Repubblica Democratica del Congo (FARDC) nella sua missione di messa in sicurezza e protezione delle popolazioni civili sull’intero territorio nazionale. Una decisione assunta a fronte dei conflitti in corso e della presenza nel Paese africano di numerosi gruppi armati, una erogazione che verrà effettuata a seguito di una richiesta delle autorità congolesi attingendo risorse dal Fondo europeo per la pace. Il Belgio doterà l’unità africana di equipaggiamenti non letali individuali e di reparto.
CIAD, violenze: 27 morti a causa di un attacco compiuto da uomini armati provenienti della Repubblica centrafricana – 3 dicembre 2024. Almeno 27 persone sono state uccise lo scorso lunedì nella provincia di Moyen-Chari, nel Ciad meridionale, a seguito di violenti scontri tra pastori e uomini armati giunti dalla Repubblica Centrafricana, che hanno attaccato la popolazione civile e gli agenti della locale gendarmeria. Le province meridionali del Ciad sono regolarmente teatro di violenze, si tratta di scontri tra pastori musulmani nomadi e agricoltori indigeni sedentari (principalmente cristiani o animisti) e combattimenti tra i ribelli della Repubblica centrafricana e l’esercito ciadiano. Secondo un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), nel 2022 gli scontri intercomunitari in Ciad hanno provocato più di 500 morti, 600 feriti e 7.000 sfollati nel 2022.
BENIN, terrorismo: tre soldati uccisi in un attacco jihadista nel nordest del Paese – 4 dicembre 2024. Lunedì scorso tre soldati beninesi sono stati uccisi e altri quattro feriti a seguito di un attacco compiuto da individui armati nella località di Malanville, nel nordest del Paese. I militari facevano parte di un’unità incaricata di monitorare l’oleodotto che collega i giacimenti petroliferi di Agadem. In giugno, altri sette militari erano stati uccisi durante un attacco nel parco nazionale di Pendjari, al confine con il Burkina Faso. Gli attacchi nel nord del Benin si sono intensificati negli ultimi anni, essi vengono attribuiti dalle autorità di Porto Novo agli jihadisti di Islamic State e ai gruppi riconducibili ad al-Qaeda provenienti dai paesi vicini. Nel gennaio del 2022 il Benin ha schierato alle frontiere tremila uomini nel quadro dell’Operazione Mirador allo scopo di proteggersi dalle incursioni.
SENEGAL, agricoltura: cooperazione italiana – 4 dicembre 2024. L’obiettivo dell’iniziativa di Roma è quello di rinvenire soluzioni concrete al fine di rafforzare il livello di autosufficienza alimentare del Paese attraverso la formazione, l’esportazione del modello per eccellenza, il Made in Italy, la realizzazione di serre ad alta tecnologia e la promozione della produzione orticola e forestale. In tal senso un accordo è stato firmato lo scorso 13 novembre a Dakar, sottoposto poi alla Camera dei Deputati italiana il 4 dicembre dal viceministro agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, dall’ambasciatore del Senegal in Italia, Ngor Ndiaye, e dalla parlamentare Alessia Ambrosi, che aveva guidato la delegazione italiana a Dakar per la firma. L’accordo segna l’avvio di un’importante collaborazione istituzionale e intersettoriale, finalizzata alla realizzazione di un modello innovativo di sviluppo agricolo e agroforestale in Senegal. Il progetto, coordinato dall’università La Sapienza di Roma per tramite del professore di botanica Fabio Attorre, coinvolge numerose realtà imprenditoriali italiane.
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