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Formazione “Supply” o manipolazione travestita da innovazione?

🇬🇧

La formazione “Supply” promette di essere un’occasione per arricchire le competenze dei lavoratori, ma nella realtà si rivela uno strumento ben congegnato per distorcere le nostre percezioni sulle mansioni che siamo chiamati a svolgere. È avvincente assistere a una presentazione che racconta come la logistica si sia evoluta nel tempo, enfatizzando l’importanza degli inventari frequenti per Decathlon. Tuttavia, dietro la patina di progresso e modernità, si nasconde un chiaro intento: farci accettare passivamente pratiche che servono solo a massimizzare il profitto aziendale, spesso a nostro discapito.

L’illusione del progresso

Attraverso un linguaggio che ricorda la manipolazione del periodo futurista, ci viene mostrato come il lavoro fosse più “faticoso” nel passato, quasi a volerci far accettare senza riserve il sistema attuale. L’azienda celebra i suoi investimenti tecnologici, sottolineando come essi abbiano reso obsoleti gli inventari fiscali annuali, che un tempo venivano effettuati in giornate dedicate e regolamentate dal CCNL. Ora, invece, siamo sensibilizzati sull’urgenza di controllare continuamente lo stock, non per il nostro benessere, ma per evitare perdite di fatturato e mantenere il commercio dinamico a beneficio del cliente e, soprattutto, del capitale aziendale.

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Ma quel capitale, diciamocelo chiaramente, non arriva nelle tasche dei lavoratori. Anzi, come ci ricorda Luigi Einaudi, “Il progresso è tale solo se porta vantaggi a tutti i livelli della società”. Qui, però, i vantaggi sembrano concentrarsi sempre e solo ai vertici.

Una Realtà di Povertà e Sfruttamento

Viviamo in un Paese dove 6 milioni di persone sono in povertà assoluta e altri 6 milioni sono poveri nonostante abbiano un lavoro. In questo contesto, il lavoratore di Decathlon è spesso costretto ad accettare turni part-time che lo legano economicamente, rendendolo più incline a subire pratiche aziendali discutibili. È giusto? Come possiamo accettare che la collettività paghi il prezzo di questi comportamenti aziendali?

Come disse Martin Luther King, “Un’insegna del progresso è come trattiamo coloro che lavorano e producono ricchezza.” Noi lavoratori meritiamo rispetto, non l’illusione che il nostro sacrificio porti a benefici che, di fatto, non ci vengono mai restituiti.

Se ci fermassimo a leggere tra le righe della narrazione aziendale, e utilizzassimo la stessa memoria “divertente” del passato evocata dal formatore – con una pedagogia manipolatoria degna di nota – ci accorgeremmo di quanto sia sottile il tentativo di brainwashing messo in atto. Il tutto è stato costruito ad arte per fare in modo che, come delegati o semplici lavoratori, non intralciassimo troppo questa strategia aziendale. Ma se invertissimo i ruoli e rivolgessimo quello stesso sguardo critico al passato aziendale? Ebbene, scopriremmo alcune verità scomode.

Il Paradosso del Successo

Nel 2010, Decathlon era un’azienda che – pur “sprecando” risorse per soddisfare i clienti – guadagnava molto di più rispetto a oggi. Con meno di 50 negozi e ben 8.500 lavoratori in Italia, si riusciva a mantenere un equilibrio tra forza lavoro e produttività. Oggi, con la scusa della tecnologia all’avanguardia, l’azienda gestisce oltre 150 negozi e 4-5 depositi logistici, ma con soli 6.000 dipendenti. Cosa significa questo? Semplice: Decathlon ha deciso di investire pesantemente sui mezzi di produzione, tagliando in modo drastico il costo del lavoro.

La Psicologia del Profitto

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Questa strategia non si limita solo alla riduzione del personale. L’azienda preferisce spendere in consulenze di psicologia del lavoro per perfezionare tecniche di manipolazione che edulcorano il concetto di “collaborazione” nelle menti dei lavoratori. Veniamo invitati a credere che il nostro impegno serva a qualcosa di più grande, quando in realtà siamo parte di un ingranaggio volto esclusivamente a massimizzare i profitti aziendali.

Come scrisse il filosofo Theodor Adorno, “Il lavoro alienato trasforma l’individuo in un semplice strumento, disumanizzandolo per favorire il dominio del capitale”. Questo è ciò che accade oggi: le tecnologie che dovrebbero alleggerire il nostro carico di lavoro vengono sfruttate per ridurre posti di lavoro e aumentare i margini di guadagno, lasciando noi lavoratori con sempre meno tutele.

La Verità Dietro la Narrazione

La realtà è chiara: Decathlon non è interessata al benessere dei suoi dipendenti. Ogni investimento è finalizzato a un unico obiettivo: ridurre i costi, anche a costo di sacrificare la dignità del lavoro. Dietro l’apparente innovazione, si cela un sistema che punta a spremere i lavoratori fino all’osso, mentre si costruisce una facciata di progresso e modernità. Ma il progresso che non mette al centro le persone è solo sfruttamento mascherato.

Cosa Dovremmo Fare Realmente?

Il nostro compito come lavoratori è semplice nella sua essenza: fare ciò per cui siamo pagati. Niente di più, niente di meno. Non siamo chiamati a collaborare allo sfruttamento che viene mascherato dietro neologismi studiati ad arte, volti a edulcorare le nostre percezioni e a spingerci verso una “collaborazione” che, in realtà, significa accettare passivamente la violazione di norme e contratti collettivi.

In azienda, si fa largo uso di termini apparentemente innocui, ma che nascondono un obiettivo ben preciso: raggirare i diritti dei lavoratori. Parole come “collaborazione”, “flessibilità”, o “proattività” vengono sfruttate per confondere e farci dimenticare che il nostro lavoro è regolato da contratti chiari, che esistono per proteggerci e non per essere aggirati.

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La classificazione del CCNL di Confcommercio rinnovato il 22 marzo 2024 cita:

  • Primo livello
    A questo livello appartengono i lavoratori con funzioni ad alto contenuto professionale anche con responsabilità di direzione esecutiva, che sovrintendono alle unità produttive o ad una funzione organizzativa con carattere di iniziativa e di autonomia operativa nell’ambito delle responsabilità ad essi delegate, cioè:
  1. capo di servizio e di ufficio tecnico, amministrativo, commerciale (vendita o acquisti), marketing, legale(SOL, SAL, MISSIONI); 
  2. gestore o gerente di negozio, di filiale, o di supermercato alimentare anche se integrato in un grande magazzino o magazzino a prezzo unico (PERMANENTE, PERMANENTE FLUSSI); 
  3. responsabile di elaborazione e realizzazione di progetti (MISSIONI); 
  4. esperto di sviluppo organizzativo (SOL, MISSIONI);
  5. capo dei processi formativi (RELEE);
  6. altre qualifiche di valore equivalente non espressamente comprese nella predetta elencazione. 
  • Secondo livello
    Appartengono a questo livello i lavoratori di concetto che svolgono compiti operativamente autonomi e/o con funzioni di coordinamento e controllo, nonché il personale che esplica la propria attività con carattere di creatività nell’ambito di una specifica professionalità tecnica e/o scientifica, e cioè: 
  1. cassiere principale che sovrintenda a più casse (permanente, RECEPTIONIST); 
  2. addetto alla esecuzione di progetti o di parti di essi  (MISSIONI);
  3. capo di reparto o settore anche se non addetto ad operazioni di vendita (RESPONSABILI); 
  4. contabile con mansioni di concetto (SAL); 
  5. segretario di direzione con mansioni di concetto (MISSIONI); 
  6. consegnatario responsabile di magazzino (PERMANENTE FLUSSI); 
  7. agente esterno consegnatario delle merci (MISSIONI); 
  8. con la clientela rapporti rappresentativi nell’ambito della sua specifica funzione (MISSIONI); 
  9. altre qualifiche di valore equivalente non espressamente comprese nella predetta elencazione. 
  • Terzo livello
    A questo livello appartengono i lavoratori che svolgono mansioni di concetto o prevalentemente tali che comportino particolari conoscenze tecniche ed adeguata esperienza, e i lavoratori specializzati provetti che, in condizioni di autonomia operativa nell’ambito delle proprie mansioni, svolgono lavori che comportano una specifica ed adeguata capacità professionale acquisita mediante approfondita preparazione teorica e tecnico-pratica comunque conseguita, e cioè: 
  1. vetrinista (DAO-LINEARE, TG); 
  2. operaio specializzato provetto (VENDITORE ESPERTO, TECNICO e SPECIALIZZATO); 
  3. addetto alla vendita di autoveicoli con funzioni di stima dell’usato (SECOND HAND); 
  4. il meccanico riparatore di gruppo/i (elettrico e/o meccanico e/o idraulico e/o alimentazione), nonché l’addetto alla carrozzeria (lattoniere, verniciatore), che svolgono le mansioni in autonomia operativa, sulla base di cognizioni teoriche e pratiche approfondite, anche mediante l’uso appropriato di specifiche strumentazioni, individuando, dal punto di vista tecnico economico, nell’ambito di specifiche direttive aziendali, le opportunità e le modalità di esecuzione, di intervento e di definizione delle cause dei difetti e ne effettuano la delibera funzionale (INCORDATURE, TECNICO DI LABORATORIO, TECNICO CICLISMO); 
  5. il manutentore meccanico, elettrico, autronico, meccatronico, l’aggiustatore, il riparatore che, in condizioni di autonomia operativa, con l’interpretazione critica del disegno o dello schema, individua e valuta i guasti, sceglie la successione e le modalità degli interventi ed esegue qualsiasi intervento di elevato grado di difficoltà per aggiustaggio, riparazione, manutenzione di macchine o impianti, curandone la messa a punto ed effettuandone la delibera funzionale (INCORDATURE, TECNICO DI LABORATORIO, TECNICO CICLISMO);
  6. commesso specializzato provetto anche nel settore alimentare: personale con mansioni di concetto, di comprovata professionalità derivante da esperienza acquisita in azienda, al quale è riconosciuta autonomia operativa e adeguata determinante iniziativa, con l’incarico di svolgere congiuntamente i seguenti compiti: fornire attive azioni di consulenza per il buon andamento dell’attività commerciale, assicurare nell’ambito delle proprie mansioni l’ottimale gestione delle merceologie affidategli, intervenendo sulla composizione degli stocks e sulla determinazione dei prezzi, intrattenere rapporti commerciali e di vendita al pubblico anche attraverso opportune azioni promozionali, espletare operazioni di incasso, porre la sua esperienza al fine dell’addestramento e della formazione professionale degli altri lavoratori (VENDITORE ESPERTO, TECNICO e SPECIALIZZATO); 
  7. il manutentore meccanico, il manutentore elettrico, l’aggiustatore, il riparatore che, in condizioni di autonomia operativa, con l’interpretazione critica del disegno o dello schema, intervento di elevato grado di difficoltà per aggiustaggio, riparazione, manutenzione di macchine o impianti, curandone la messa a punto ed effettuandone la delibera funzionale (INCORDATURE, TECNICO DI LABORATORIO, TECNICO CICLISMO); 
  8. il primo operatore di linea di comprovata professionalità derivante da esperienza acquisita nel settore, incaricato, oltre che dei compiti propri della mansione, di svolgere congiuntamente, in condizioni di autonomia operativa i seguenti compiti: operare, scegliendo il lavoro da compiere, interventi su organi, apparati e/o impianti con la relativa prova di avviamento, effettuare eventualmente su qualsiasi tipo di apparecchiatura operazioni consistenti in sostanziali riparazioni, messe a punto, verifiche e manutenzioni, contribuire con la sua esperienza all’addestramento e alla formazione professionale degli altri operatori (MONITORE, INCORDATURE, TECNICO DI LABORATORIO, TECNICO CICLISMO); 
  9. organizzatore didattico dei processi formativi di gestione economica, analisi e definizione dei fabbisogni (MONITORE); 
  10. altre qualifiche di valore equivalente non espressamente comprese nella predetta elencazione. Dichiarazione a verbale 

Nelle aziende a integrale libero servizio, in contesti organizzativi per i quali l’orario di servizio al pubblico non consenta la presenza continuativa di figure che svolgono funzioni di coordinamento e controllo, sono ricompresi nell’ambito della declaratoria del terzo livello quei lavoratori che, limitatamente al reparto di loro competenza, svolgano anche compiti accessori di raccordo organizzativo per l’applicazione e la verifica delle disposizioni ricevute dalle suddette figure di coordinamento e controllo. 

  • Quarto livello
    Al quarto livello appartengono i lavoratori che eseguono compiti operativi anche di vendita e relative operazioni complementari, nonché i lavoratori adibiti ai lavori che richiedono specifiche conoscenze tecniche e particolari capacità tecnico-pratiche comunque acquisite, e cioè:  
  1. cassiere comune; 
  2. commesso alla vendita al pubblico; 
  3. addetto alle operazioni ausiliario alla vendita nelle aziende a integrale libero servizio (grandi magazzini, magazzini a prezzo unico, supermercati ed esercizi similari): addetto all’insieme delle operazioni ausiliarie alla vendita, intendendosi per tale l’esercizio [promiscuo] delle funzioni di incasso e relativa registrazione, di preparazione delle confezioni, di prezzatura, di marcatura, di segnalazione dello scoperto dei banchi, di rifornimento degli stessi, di movimentazione fisica delle merci; 
  4. addetto all’insieme delle operazioni nei magazzini di smistamento, centro di distribuzione e/o depositi nelle aziende a integrale libero servizio (grandi magazzini, magazzini a prezzo unico, supermercati ed esercizi similari); 
  5. magazziniere; magazziniere anche con funzioni di vendita; 

A questo livello appartengono i lavoratori che eseguono lavori qualificati per la cui esecuzione sono richieste normali conoscenze e adeguate capacità tecnico pratiche, comunque conseguite e cioè: 

  1. preparatore di commissioni;  
  2. addetto al controllo delle vendite; 
  3. addetto ai negozi o filiali di esposizioni; 
  4. campionarista, prezzista (addetto alla compilazione dei listini dell’azienda); 
  5. addetto al centralino telefonico e/o contact center; 
  6. aiuto-commesso nelle aziende di vendita di prodotti dell’alimentazione generale (salumeria, pizzicheria, alimentari misti, negozi e rivendite di ortaggi e frutta, negozi e spacci di prodotti della pesca, esercizi al dettaglio di latte e derivati); 
  7. aiutante commesso; 
  8. addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita nelle aziende a integrale libero servizio (grandi magazzini, magazzini a prezzo unico, supermercati, dark store ed esercizi similari); addetto all’insieme delle operazioni ausiliarie alla vendita, intendendosi per tali l’esercizio promiscuo delle funzioni di incasso e relativa registrazione, di preparazione delle confezioni, di prezzatura, di marcatura, di segnalazione dello scoperto dei banchi, di rifornimento degli stessi, di movimentazione fisica delle merci, per i primi 18 mesi di servizio; 
  9. addetto all’insieme delle operazioni nei magazzini di smistamento, centri di distribuzione e/o depositi nelle aziende ad integrale libero servizio (grandi magazzini, magazzini a prezzo unico, supermercati, dark store ed esercizi similari), per i primi 18 mesi di servizio; 
  10. operaio qualificato; 
  • il conduttore di carrelli elevatori; 
  • il pesatore che provvede, con qualsiasi tipo di pesa, a pesare il materiale e alle relative registrazioni di peso; 
  • il manutentore meccanico o elettrico che esegue le operazioni di manutenzione e semplici riparazioni di guasti ripetitivi; 
  • addetto vendita a distanza e addetto e-commerce, per i primi 18 mesi; 
  • altre qualifiche di valore equivalente non espressamente comprese nella predetta elencazione. 

L’aiutante commesso è il lavoratore addetto alla vendita che non ha compiuto l’apprendistato nel settore merceologico nel quale è chiamato a prestare servizio (o perché ha superato l’età o perché proviene da altri settori). L’aiutante commesso permane al Quinto livello per un periodo di 18 mesi. 

  • Sesto livello
    A questo livello appartengono i lavoratori che compiono lavori che richiedono il possesso di semplici conoscenze pratiche, e cioè: 
  1. dimostratore (addetto alla propaganda e dimostrazione con mansioni prevalentemente manuali); 
  2. usciere; 
  3. guardiano di deposito; 
  4. fattorino; 
  5. portapacchi con o senza facoltà di esazione; 
  6. custode; 
  7. avvolgitore; 
  8. portiere; 
  9. ascensorista; 
  10. addetto al carico e scarico; 
  11. operaio comune; 
  12. altre qualifiche di valore equivalente non espressamente comprese nella predetta elencazione. 

Nota a verbale 

Per gli addetti al carico e scarico manuale dei colli pesanti si applica la deroga di cui all’art. 27 comma 4 del D.Lgs. n. 198/2006. 

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  • Settimo livello
    A questo livello appartengono i lavoratori che svolgono mansioni di pulizia o equivalenti e cioè: 
  1. addetto alle pulizie anche con mezzi meccanici; 
  2. garzone. 

Dichiarazione a verbale n. 1 all’art. 113 

In relazione a quanto previsto dalla sfera di applicazione del presente C.C.N.L., alla lett. e) “servizi alle imprese/alle organizzazioni, servizi di rete, servizi alle persone”, numero 47 (agenzie formative, agenzie di sviluppo delle risorse umane e dei servizi formativi promossi dalle Organizzazioni firmatarie il presente C.C.N.L.) le Parti si danno atto che le relative figure professionali sono ricomprese nella classificazione del personale contenuta nell’art. 113 ed inquadrabili ai livelli corrispondenti alle declaratorie ivi contenute. 

Riprendiamoci il Significato del Lavoro

Dobbiamo ricordare che siamo lavoratori, non strumenti nelle mani di un sistema che punta esclusivamente alla massimizzazione del profitto. È nostro diritto e dovere restare fedeli al ruolo per cui veniamo retribuiti, senza prestare il fianco a pratiche che danneggiano noi e l’intera collettività.

Come diceva Karl Marx, “La classe operaia non ha bisogno di leader che la spingano ad accettare il sistema; ha bisogno di consapevolezza per cambiarlo”. E questa consapevolezza passa dal non accettare passivamente il linguaggio e le pratiche che mirano a sfruttarci.

La Forza della Collettività

Agire collettivamente significa rifiutare l’idea che il lavoro debba piegarsi alle logiche dello sfruttamento. Significa rispettare i limiti imposti dai contratti, denunciare gli abusi, e ricordare che il progresso reale non si costruisce a spese dei lavoratori. L’unità è la nostra forza.

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Come lavoratori, dobbiamo:

  • Rispettare i nostri ruoli e contratti: Non facciamoci carico di responsabilità che non ci spettano.
  • Denunciare ogni irregolarità: Un abuso tollerato è un precedente accettato.
  • Sostenere i colleghi: Uniti siamo più forti, e insieme possiamo contrastare le manipolazioni.

La vera collaborazione è quella che ci unisce come classe lavoratrice, non quella che ci lega a un sistema che punta a sfruttarci.

A presto


🇬🇧Training “Supply” or Manipulation Disguised as Innovation?

The “Supply” training promises to enrich workers’ skills, but in reality, it is a cleverly designed tool to distort perceptions of the tasks we are expected to perform. It may seem engaging to witness a presentation highlighting how logistics have evolved over time, emphasizing the importance of frequent inventories at Decathlon. However, beneath this veneer of progress and modernity lies a clear objective: to make us passively accept practices aimed solely at maximizing corporate profits, often at our expense.

The Illusion of Progress

Through language reminiscent of futurist propaganda, we are shown how work was more “arduous” in the past, seemingly to make us uncritically accept the current system. The company boasts about its technological investments, pointing out how these have rendered annual fiscal inventories—once performed on regulated, dedicated days under collective agreements—obsolete. Now, we are sensitized to the urgency of continuously monitoring stock, not for our well-being but to prevent revenue losses and sustain dynamic commerce for the customer and, above all, corporate capital.
Let’s be clear: that capital doesn’t end up in workers’ pockets. Instead, as Luigi Einaudi once stated, “Progress is meaningful only if it benefits all levels of society.” Here, however, the advantages seem concentrated exclusively at the top.

A Reality of Poverty and Exploitation

In a country where 6 million people live in absolute poverty and another 6 million are poor despite having a job, Decathlon workers are often forced to accept part-time shifts that economically constrain them, making them more susceptible to questionable corporate practices. Is this fair? How can we accept that society bears the cost of these corporate behaviors?
As Martin Luther King said, “The mark of progress is how we treat those who work and produce wealth.” Workers deserve respect, not the illusion that their sacrifices yield benefits that are never truly returned.

If we paused to read between the lines of corporate narratives and used the same “entertaining” memories of the past evoked by the trainer—with a manipulative pedagogy worth noting—we would notice the subtle brainwashing attempt. All of it is artfully constructed so that, as delegates or ordinary workers, we do not overly hinder this corporate strategy. But what if we reversed roles and applied that same critical gaze to the company’s past? Some uncomfortable truths would come to light.

The Paradox of Success

In 2010, Decathlon was a company that—despite “wasting” resources to satisfy customers—earned far more than it does today. With fewer than 50 stores and 8,500 workers in Italy, it managed to maintain a balance between workforce and productivity. Today, under the guise of cutting-edge technology, the company operates over 150 stores and 4-5 logistics hubs, but with only 6,000 employees. What does this mean? Simply put, Decathlon has chosen to invest heavily in production means while drastically cutting labor costs.

The Psychology of Profit

This strategy does not stop at workforce reduction. The company prefers to spend on work psychology consultations to perfect manipulation techniques that sugarcoat the idea of “collaboration” in workers’ minds. We are led to believe that our efforts serve a greater purpose when, in reality, we are part of a mechanism aimed solely at maximizing corporate profits.
As philosopher Theodor Adorno wrote, “Alienated labor turns the individual into a mere tool, dehumanizing them to serve capital’s dominance.” This is precisely what happens today: technologies that should alleviate our workload are exploited to reduce jobs and increase profit margins, leaving workers with fewer and fewer protections.

The Truth Behind the Narrative

The reality is clear: Decathlon is not interested in employee well-being. Every investment serves a single purpose: to cut costs, even at the expense of labor dignity. Behind the facade of innovation lies a system designed to squeeze workers dry while building an image of progress and modernity. But progress that doesn’t prioritize people is merely exploitation in disguise.

What Should We Truly Do?

Our task as workers is simple in its essence: to do the work we are paid for. Nothing more, nothing less. We are not obligated to collaborate in the exploitation disguised by carefully crafted neologisms aimed at sweetening our perceptions and pushing us toward “collaboration,” which in reality means passively accepting the violation of rules and collective agreements.
The company widely uses seemingly innocuous terms to achieve a specific goal: to undermine workers’ rights. Words like “collaboration,” “flexibility,” or “proactivity” are employed to confuse and make us forget that our work is governed by clear contracts designed to protect us, not to be circumvented.


The Updated CCNL of Confcommercio (March 22, 2024):

First Level:
Workers with high professional responsibilities or executive direction of units or organizational functions with initiative and operational autonomy. Examples include:

  1. Heads of technical, administrative, commercial (sales or purchases), marketing, or legal departments.
  2. Managers of stores, branches, or supermarkets, including integrated ones.
  3. Project development and implementation managers.
  4. Organizational development experts.
  5. Heads of training processes.
  6. Other roles of equivalent value.

Second Level

This level includes workers with conceptual roles who perform tasks autonomously and/or with coordination and supervisory functions, as well as those engaged in activities requiring creativity within a specific technical and/or scientific professional framework, specifically:

  1. Lead Cashier overseeing multiple cash registers (PERMANENT, RECEPTIONIST);
  2. Employee executing projects or parts thereof (MISSIONS);
  3. Department or Sector Head, even if not engaged in sales operations (RESPONSIBLES);
  4. Accountant with conceptual responsibilities (SAL);
  5. Executive secretary with conceptual responsibilities (MISSIONS);
  6. Warehouse manager responsible for inventory (PERMANENT FLOWS);
  7. External agent responsible for goods delivery (MISSIONS);
  8. Customer representative within their specific role (MISSIONS);
  9. Other roles of equivalent value not explicitly listed above.

Third Level

This level includes workers performing conceptual or predominantly conceptual tasks requiring specific technical knowledge and adequate experience, as well as highly skilled workers who perform tasks autonomously within their field, requiring specific professional skills acquired through in-depth theoretical and technical-practical training. Specifically:

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  1. Window Dresser (DAO-LINEAR, TG);
  2. Highly skilled worker (EXPERT SELLER, TECHNICIAN, SPECIALIST);
  3. Sales representative of vehicles with appraisal responsibilities for trade-ins (SECOND HAND);
  4. Mechanics (electrical, mechanical, hydraulic, or fuel-related), as well as bodywork specialists (panel beaters, painters) performing tasks autonomously, diagnosing defects, and carrying out repairs using advanced equipment (STRINGING, LAB TECHNICIAN, CYCLING TECHNICIAN);
  5. Maintenance workers (mechanical, electrical, mechatronic) capable of interpreting blueprints and independently diagnosing and repairing equipment (STRINGING, LAB TECHNICIAN, CYCLING TECHNICIAN);
  6. Specialized Salesperson with operational autonomy and initiative, responsible for inventory management, pricing, customer relations, promotional activities, and mentoring other workers (EXPERT SELLER, TECHNICIAN, SPECIALIST);
  7. Maintenance workers performing high-level tasks in autonomy (STRINGING, LAB TECHNICIAN, CYCLING TECHNICIAN);
  8. Experienced First-Line Operator, responsible for advanced technical interventions and mentoring (MONITOR, STRINGING, LAB TECHNICIAN, CYCLING TECHNICIAN);
  9. Educational organizer for economic management processes, needs analysis, and planning (MONITOR);
  10. Other equivalent roles not explicitly listed above.

Note: In companies offering self-service models where extended public service hours limit the presence of coordination figures, workers performing additional organizational and verification tasks for their department fall under this level.


Fourth Level

This level includes workers performing operational tasks, including sales and complementary operations, as well as roles requiring specific technical knowledge and skills acquired through training, specifically:

  1. Common Cashier;
  2. Sales assistant for the public;
  3. Auxiliary sales roles in self-service companies (e.g., department stores, supermarkets), including checkout operations, product preparation, pricing, restocking, and merchandise movement;
  4. Workers in sorting warehouses, distribution centers, or depots in self-service companies;
  5. Warehouse workers, including those with sales responsibilities.

Fifth Level

This level includes workers performing qualified jobs requiring normal knowledge and adequate technical-practical skills, however acquired, such as:

  1. Commission preparer;
  2. Sales control officer;
  3. Worker assigned to shops or branch exhibitions;
  4. Sampler, pricing officer (responsible for compiling the company’s price lists);
  5. Telephone operator and/or contact center agent;
  6. Assistant clerk in companies selling general food products (delicatessen, mixed food stores, vegetable and fruit shops, fish products shops and outlets, milk and dairy product stores);
  7. Assistant sales clerk;
  8. Worker performing auxiliary sales tasks in fully self-service companies (department stores, discount stores, supermarkets, dark stores, and similar establishments): auxiliary sales tasks refer to mixed roles such as handling payments and registrations, preparing packages, pricing, tagging, reporting stock shortages, restocking, and physically moving goods, for the first 18 months of service;
  9. Worker assigned to operations in sorting warehouses, distribution centers, and/or storage depots in fully self-service companies (department stores, discount stores, supermarkets, dark stores, and similar establishments), for the first 18 months of service;
  10. Qualified laborer;
    • Forklift operator;
    • Weighing operator responsible for weighing materials using any scale and recording weights;
    • Mechanical or electrical maintenance worker performing simple maintenance and repairs of repetitive faults;
    • Remote sales and e-commerce worker, for the first 18 months;
    • Other equivalent roles not explicitly listed above.

The assistant sales clerk is a worker involved in sales who has not completed an apprenticeship in the merchandise sector where they are employed (either due to age or coming from a different sector). The assistant clerk remains at the fifth level for 18 months.


Sixth Level

This level includes workers performing tasks requiring basic practical knowledge, such as:

  1. Demonstrator (engaged in promotional demonstrations with predominantly manual tasks);
  2. Doorman;
  3. Warehouse guard;
  4. Errand runner;
  5. Porter, with or without collection duties;
  6. Caretaker;
  7. Wrapping worker;
  8. Gatekeeper;
  9. Elevator operator;
  10. Loading and unloading operator;
  11. General laborer;
  12. Other equivalent roles not explicitly listed above.

Note:
For manual loading and unloading of heavy packages, the exemption under Article 27, paragraph 4 of Legislative Decree no. 198/2006 applies.


Seventh Level

This level includes workers performing cleaning tasks or equivalent roles, such as:

  1. Cleaner, including those using mechanical equipment;
  2. Errand boy.

Additional Notes

Declaration under Article 113
Regarding the scope of application of this national collective labor agreement (C.C.N.L.), particularly section e) “services to businesses/organizations, network services, personal services,” number 47 (training agencies, human resources development agencies, and training services promoted by the organizations signing this agreement), the parties acknowledge that the related professional figures are included in the personnel classification provided in Article 113 and are assignable to the levels corresponding to the descriptions contained therein.

Reclaiming the Meaning of Work
We must remember that we are workers, not tools in the hands of a system focused solely on maximizing profit. It is our right and duty to remain faithful to the roles for which we are paid, without enabling practices that harm both us and the entire community.
As Karl Marx said, “The working class does not need leaders who push it to accept the system; it needs awareness to change it.” This awareness begins with refusing to passively accept the language and practices designed to exploit us.

The Strength of Collectivity
Acting collectively means rejecting the idea that work must conform to the logic of exploitation. It means respecting the boundaries set by contracts, reporting abuses, and remembering that true progress is never built at the expense of workers. Unity is our strength.

As workers, we must:

  • Respect our roles and contracts: Do not take on responsibilities that are not ours.
  • Report irregularities: A tolerated abuse becomes an accepted precedent.
  • Support our colleagues: Together, we are stronger, and united, we can resist manipulation.

True collaboration is the one that unites us as a working class, not the one that ties us to a system that aims to exploit us.

See you soon.



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