Protesta alla Prima della Scala 2024: letame e petardi

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Si è concluso in largo Cairoli il corteo milanese organizzato dalla Rete Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale, che ha visto la partecipazione di circa 4mila manifestanti. La manifestazione, svoltasi sotto una pioggia incessante, ha attraversato il centro di Milano per esprimere contrarietà al ddl 1660 sulla sicurezza e alle politiche legate ai conflitti internazionali.

Il corteo, composto da attivisti pro Palestina, centri sociali, collettivi studenteschi e sindacati di base, si è svolto in un clima di forte tensione, con momenti di scontro vicino a piazza della Scala, dove i manifestanti hanno lanciato petardi e fumogeni oltre le transenne che delimitavano la zona rossa.

Petardi e tensioni: cosa è successo alla Scala

Uno dei momenti più critici della protesta si è verificato in prossimità di via Santa Margherita, nei pressi della piazza della Scala, dove il corteo si è avvicinato nascosto dietro uno striscione. Qui i manifestanti hanno lanciato fumogeni e petardi verso le transenne, sfidando le misure di sicurezza predisposte per proteggere la zona.

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Nonostante questi episodi di tensione, il corteo ha poi proseguito verso largo Cairoli, dove si è concluso senza ulteriori incidenti.

Una protesta trasversale: i partecipanti e le loro rivendicazioni

La manifestazione ha raccolto un ampio spettro di partecipanti, uniti da una piattaforma di rivendicazioni comuni. Tra i principali gruppi presenti:
Attivisti pro Palestina, che hanno denunciato le operazioni militari e i conflitti in corso.
Centri sociali e collettivi studenteschi, impegnati nella lotta contro il ddl sicurezza, considerato restrittivo dei diritti fondamentali.
Sindacati di base, che hanno sostenuto la protesta con richieste legate alla tutela dei lavoratori e alle politiche sociali.

Lo slogan unificante del corteo è stato «No alla guerra e al ddl sicurezza», una critica non solo alle politiche nazionali, ma anche al ruolo dell’Italia nei conflitti globali.

La gestione della sicurezza: zona rossa e forze dell’ordine

Le autorità hanno predisposto un imponente dispositivo di sicurezza per garantire il regolare svolgimento del corteo. La cosiddetta zona rossa, delimitata da transenne e presidiata dalle forze dell’ordine, ha incluso le aree più sensibili, come piazza della Scala e le vie limitrofe.

Nonostante i momenti di tensione, la gestione delle forze di sicurezza ha evitato l’escalation degli scontri, consentendo alla manifestazione di proseguire senza gravi incidenti.

Un contesto di proteste diffuse

Il corteo milanese si inserisce in un contesto più ampio di mobilitazioni in diverse città italiane, dove associazioni e movimenti stanno contestando il ddl 1660 e le politiche legate alla sicurezza. Le critiche principali riguardano le presunte restrizioni alle libertà individuali e collettive, nonché l’insufficiente attenzione alle problematiche sociali.

 

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In occasione della Prima della Scala 2024 a Milano, il 7 dicembre 2024, il centro sociale Cantiere ha inscenato una protesta simbolica davanti al celebre teatro milanese. Poco prima di mezzogiorno, una ventina di attivisti ha srotolato un tappeto rosso sul selciato, versandovi sopra secchi di letame su cui sono state posizionate le fotografie della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, del Vicepremier e Ministro dei Trasporti Matteo Salvini e del Presidente del Senato Ignazio La Russa.

Prima della Scala 2024: la protesta dei centri sociali

La scelta del tappeto rosso richiama il red carpet della serata inaugurale, mentre il letame e le immagini dei leader politici intendono denunciare le politiche governative e internazionali, in particolare riguardo ai conflitti in corso. Gli attivisti hanno esposto cartelli con slogan come «La guerra è uno spettacolo di m…», esprimendo una forte critica verso le spese militari a discapito di quelle sociali e sanitarie.

La manifestazione, durata circa dieci minuti, si è conclusa con la rimozione del letame e del tappeto da parte degli stessi partecipanti. Gli agenti della Digos hanno identificato gli attivisti, molti dei quali già noti come membri del centro sociale di via Monte Rosa; è prevista una denuncia alla Procura nelle prossime ore.

In arrivo un corteo programmato

Questo evento anticipa un corteo programmato per le 15:00 dello stesso giorno, con partenza da Corso Venezia, organizzato da centri sociali e sindacati di base per protestare contro la guerra e il presunto «genocidio di Gaza», nonché contro il disegno di legge sulla sicurezza.

La Prima della Scala, che inaugura la stagione 2024/2025 con l’opera La forza del destino di Giuseppe Verdi, diretta dal Maestro Riccardo Chailly, non subirà variazioni di programma e inizierà regolarmente alle 18:00.

Le proteste durante la Prima della Scala sono diventate una consuetudine negli ultimi anni, con vari gruppi che utilizzano l’evento per portare all’attenzione pubblica diverse tematiche sociali e politiche. La manifestazione odierna si inserisce in questo contesto, sottolineando le tensioni e le divisioni presenti nella società contemporanea.



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