Amundi: gli ETF per diversificare guardano a USA e mercati globali

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Con l’obiettivo di arricchire la propria gamma di ETF azionari quotati su Borsa Italiana, Amundi ha quotato quattro nuovi prodotti. Tre sono concentrati sulle azioni statunitensi con angolature di investimento differenti, uno allarga lo sguardo all’intero universo di azioni quotate (All country world) per offrire diversificazione. Si tratta di “soluzioni innovative ed efficienti sotto il profilo dei costi” secondo Benoit Sorel, responsabile Amundi ETF, Indexing & Smart Beta.

In questo articolo:

 

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  • Azionario USA, necessario diversificare l’esposizione
  • L’Amundi ETF sulle azioni globali con un Ter dello 0,07%

 

Azionario USA, necessario diversificare l’esposizione

Il mercato azionario degli Stati Uniti è un “must have” nei portafogli di investimento degli investitori. Nell’ultimo anno ha dato ripetute prove di forza e anche per il prossimo le attese della maggior parte degli analisti sono positive. Potrebbero tuttavia cambiare velocità le locomotive della crescita, che interesserebbe non più unicamente le società tecnologiche, ma anche gli altri settori. Per tale ragione Amundi ritiene necessario guidare l’esposizione agli Stati Uniti per uscire dallo sbilanciamento sulle mega capitalizzazioni. I tre ETF proposti sono:

 

  • Amundi MSCI USA Ex Mega Cap UCITS ETF
  • Amundi S&P500 Equal Weight ESG Leaders UCITS ETF DR
  • Amundi S&P500 II UCITS ETF Acc

 

L’ETF Amundi MSCI USA Ex Mega Cap UCITS ETF, identificato dal codice ISIN IE000XL4IXU1 esclude deliberatamente, come risulta chiaro dal nome, le mega capitalizzazioni superiori a 200 miliardi di dollari. Trattasi pertanto di un prodotto utile per diversificare l’esposizione al mercato azionario USA e sfruttare l’espansione del trend di crescita anche al di fuori delle azioni che hanno dominato negli ultimi due anni. L’ETF ha un Total expense ratio dello 0,15%, replica fisicamente il sottostante (l’indice MSCI USA ex mega cap select) e prevede il reinvestimento dei profitti delle aziende partecipate. La sua composizione settoriale evidenzia le differenze con i principali indicatori della Borsa USA. Il peso dell’IT è infatti al 16,5%, quasi in linea con industriali (18,3%) e finanziari (16,9%). Questi dati sono aggiornati al 4 dicembre 2024. Tra i principali investimenti su singole azioni, nessuno raggiunge il punto percentuale, con Service Now, IBM, Walt Disney, McDonald’s e Philip Morris unici titoli sopra lo 0,8% di peso.

L’Amundi S&P500 Equal Weight ESG Leaders UCITS ETF DR (ISIN IE000LAP5Z18) ha come base una strategia equal weight che attribuisce lo stesso peso a tutte le azioni del portafoglio. Le commissioni totali annue in questo caso sono dello 0,18% e l’indice sottostante, l’S&P500 Equal Weight ESG Leaders Select viene replicato fisicamente. Si tratta di un ETF ad accumulazione dei profitti. Amundi sottolinea come si tratti di uno strumento semplice ed efficiente per esporsi al mercato azionario USA in modo responsabile. L’ETF, infatti, rientra nell’articolo della normativa SFDR. Come il precedente fondo, industriali e finanziari sono i settori più rappresentati, rispettivamente con il 17,18% e il 17,07% delle partecipazioni. Segue l’IT con il 14,03%. Tra i primi dieci titoli del fondo, tutti con quote inferiori all’1% ci sono tre nomi del comparto delle crociere: Carnival, Royal Caribbean e Norwegian.

L’Amundi S&P500 II UCITS ETF Acc, identificato dall’ISIN LU1135865084 ha invece una struttura più simile al principale mercato azionario statunitense, l’S&P500, che copre circa l’80% della capitalizzazione totale azionaria USA. In questo caso il portafoglio riflette lo spostamento verificatosi negli ultimi due anni verso le società tecnologiche, in particolare le cosiddette Big tech. Infatti, il peso dell’information technology (al 4 dicembre 2024) è del 31,95%, i finanziari si attestano al 13,55%, i beni voluttuari al 10,92%, la sanità al 10,45%. Nella composizione si ritrovano tutti i più grandi nomi che hanno partecipato alla corsa dell’intelligenza artificiale: Apple (7,19%), Nvidia (6,95%), Microsoft (6,33%), Amazon (3,97%), Meta Platforms (2,61%), Alphabet (1,99%), Tesla (1,93%). L’ETF si distingue per il costo contenuto, pari a un Ter dello 0,05% annuo.

 

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L’Amundi ETF sulle azioni globali con un Ter dello 0,07%

L’ultimo dei quattro ETF quotati da Amundi su Borsa Italiana è un altro classico dell’investimento. Chi ricerchi la massima diversificazione, infatti, può fare sicuramente riferimento agli indici delle azioni globali. L’ETF Amundi Prime All Country World UCITS (ISIN IE0003XJA0J9) offre una replica fisica, al costo dello 0,07% annuo, dell’indice Solactive GBS Global Markets Large&Mid Cap USD Index NTR. Il costo contenuto, “il più basso della categoria”, secondo Amundi nella rilevazione del 22 novembre scorso, ne ha determinato il successo di raccolta, con 2 miliardi di euro di masse da inizio anno. Con questa quotazione Amundi consente a diverse tipologie di investitori di accedere, attraverso un indice costruito in collaborazione con Solactive, a un’esposizione azionaria globale ampiamente diversificata5 offerta a commissioni molto basse.

“Gli ETF UCITS azionari globali hanno registrato una raccolta netta per oltre 210 miliardi di euro in 5 anni, e oltre 64 miliardi di euro da inizio anno, a testimonianza del forte e costante interesse degli investitori per questa asset class” spiega l’asse manager nel comunicato.
Lo spaccato del portafoglio dell’indice, tuttavia, presenta un peso elevato del solito settore dell’information technology che copre un quarto del totale degli investimenti. Seguono i finanziari al 16,77% e i beni voluttuari all’11,08%. Anche le azioni nel portafoglio dell’ETF (aggiornamento del 4 dicembre) raccontano una storia leggermente differente quanto a diversificazione. Infatti, i primi 8 titoli raccolgono quasi il 20% del peso totale e si tratta dei soliti noti: Apple, Nvidia, Microsoft, Amazon, Meta Platforms, Alphabet A, Tesla, Alphabet C.





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