BM GAMEDAY LBA/ Che partita della Virtus, Bologna sbanca il Forum e Milano perde ancora in campionato – di Matteo De Rosa

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La Virtus Bologna trova la prima vittoria dell’era Ivanovic, ancora a bordocampo, ed espugna la casa dell’Olimpia Milano. V nere solidissime, dalla fine del primo quarto fino all’ultima sirena, con Clyburn prima e Shengelia poi a conferire la seconda sconfitta consecutiva in campionato dell’EA7. Niente settimana perfetta per i ragazzi di Messina che arrivavano a questa sfida con meno pressione dei bolognesi, avendo vinto i due incontri precedenti (Supercoppa e Eurolega), ma con molta più responsabilità di portare a casa due punti, viste le recenti prestazioni nella competizione nazionale. La Virtus, dopo la settimana a dir poco tribolata, si compatta e si guadagna meritatamente una vittoria importantissima più per il morale, forse, che per la classifica.
Milano approccia bene, poi Mannion esce dopo un colpo subito e l’attacco meneghino si blocca, mentre quello della Virtus sale di colpi. Hackett e Polonara danno il via, Clyburn e Cordinier portano la Virtus avanti in doppia cifra già nei primi 20′ di gara.
Nel secondo tempo, l’Olimpia reagisce e arriva due volte a -5, prima ad inizio terzo quarto e poi nella seconda metà del quarto, sempre con Nikola Mirotic a guidare le rimonte dei padroni di casa. La Virtus, però, non ne vuole sapere, da un lato costringe Milano ad attacchi lunghi e passivi, con Shields e Mannion che non riescono a mettersi in partita e, dopo un timeout a 5′ dal termine, con Milano che si era riportata a due possessi, Shengelia sentenzia la vittoria virtussina. Milano perde il confronto nei rimbalzi offensivi e nei liberi tentati, due chiavi della sconfitta interna. Bologna ritrova il sorriso e, ora, può ricostruire la sua stagione con Dusko Ivanovic sulla panchina e una vittoria al Forum che mancava dal 19 marzo dello scorso anno, dopo che Milano aveva vinto le ultime dieci ad Assago.

LA CRONACA

L’inizio è una perfetta fotografia del  momento che stanno attraversando le due squadre: Milano, in fiducia in attacco, con Nico Mannion a scatenarne la fluidità e a far impazzire tutto il Forum dopo un assist a Gillespie, la Virtus si affida alle fiammate dei singoli, con Clyburn protagonista, ma con qualche forzatura e palla persa di troppo. Tuttavia, quando il playmaker ex Varese esce per un colpo subito da un duro blocco di Grazulis, l’attacco di Milano si ferma e torna a cercare Shields in isolamento, senza costruire granché. Dimitrijevic è già a quota tre falli dopo pochi minuti in campo, dall’altra parte Polonara e Hackett subentrano con grande energia, la tripla di Cordinier e quella di Hackett sulla sirena mandano la Virtus addirittura in vantaggio 22-24 dopo 10′.
Bologna inizia il secondo periodo con la faccia tosta, Hackett mette le mani addosso a Mannion nel senso più sportivo possibile dell’immagine, Belinelli e Shengelia attaccano con aggressività nei loro spot preferiti e la Virtus conduce i ritmi della gara, portandosi sul 32-37 dopo 15′.
Messina si affida al carisma e alla classe di Zach Leday, 8 punti in fila per lui, tra cui un canestro con fallo impressionante per forza e controllo del corpo. Milano senza Mannion fatica tantissimo in attacco, con Shields che continua a forzare e Mirotic che fatica a trovare conclusioni pulite, solo Ricci e Flaccadori, alla partita numero 300 in Serie A, riescono a punire la difesa di Jakovljevic. Dall’altra parte è Cordinier l’uomo del momento, ubriaca Ricci con le finte e schiaccia poderosamente per le V nere che toccano anche il +7 dopo la tripla tanto scontata quanto impossibile di Marco Belinelli. Mannion rientra, ma l’impressione è che l’italo americano sia uscito leggermente dal match e sbaglia una tripla in transizione, sul ribaltamento di campo Bologna costruisce un ottimo tiro per Daniel Hackett che fa +11 per gli ospiti. L’Olimpia chiude male la prima metà di gara, dopo una serie di contatti al limite, Ettore Messina eccede nella protesta e riceve un consapevole fallo tecnico, la Virtus ne approfitta e vola a riposo sul 42-53.

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Milano riparte con l’atteggiamento giusto, aggredendo i palleggiatori della Virtus e applicandosi in attacco: Brooks, Mirotic e Mannion riportano la squadra di Messina a -5, ma dopo il timeout di Jakovljevic, la Virtus riprende ad attaccare con pazienza e a sporcare le manovre offensive biancorosse, ma è a rimbalzo in attacco che Bologna sta facendo la differenza, Clyburn e Zizi riscavano il solco tra le due squadre e in un quarto in cui si segna pochissimo, l’inerzia è tutta dalla parte dei bianconeri che si prepara all’ultima frazione di gioco con tredici lunghezze di vantaggio, 53-66.
Il copione non cambia all’inizio del quarto quarto, con Morgan e Belinelli a trovare quattro punti comodi e Milano che insegue ma senza dare l’idea di aver svoltato completamente. Mirotic scuote l’Unipol con una tripla, poi viene fischiato un fallo tecnico alla panchina virtussina e Milano accorcia a -9, nonostante la stoppatona di Shengelia ai danni di Mannion.  Bologna continua a dominare a rimbalzo e Milano ha fretta di rimontare e spreca qualche attacco di troppo, Messina prova trovare risorse in Dimitrijevic e Diop e proprio l’ex centro di Sassari muove la retina dopo tre rimbalzi offensivi di fila, è un momento delicatissimo della partita, Shengelia non riesce a schiacciare dopo una bella transizione e Mirotic punisce nell’azione successiva con la tripla del -5 a 5′ dal termine. Salgono in cattedra i campioni e, infatti, Shengelia esce dal timeout segnandone tre di una pesantezza pazzesca, ammutolendo un Forum che era tornato, per davvero, in partita: probabilmente la giocata che decide la sfida, anche perché da lì in avanti Milano non segna più e Bologna controlla la gara. Shields fallisce tre occasioni per riportare in partita i suoi, la Virtus regge difensivamente e attende il momento del K.O. Quando Brooks si alza dalla lunga distanza è, già, troppo tardi, Grazulis replica all’ex Houston Rockets, ripagandolo con la stessa moneta: è game, set and match. La Virtus Bologna sbanca il Forum di Assago, 73-82 il finale.

I tabellini completi QUI.

Matteo De Rosa

Nell’immagine Zizic, foto Ciamillo-Castoria



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