Forza Lazio carica! Zero calcoli, facciamo la storia!

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Chi ha pensato che la Lazio potesse mollare la Coppa Italia, non aveva capito questa squadra. Chi pensa che questa Lazio vada al Maradona a fare lo sparring di Conte non ha capito questo gruppo e questo allenatore. La Lazio non molla nulla, spinge sull’acceleratore, accettando il rischio, scommettendo su se stessa. È la mentalità che ha voluto infondere dal giorno zero un tecnico che tanti, troppi, avevano etichettato con sciocco snobismo. La Lazio è una squadra umile e affamata e la sfida al Napoli è l’occasione per alimentare quello stimolo di grandezza, per continuare a essere l’ospite indesiderata nei salotti buoni del calcio italiano. La Lazio lì non se l’aspettava nessuno e chissà dove sarebbe oggi se a Firenze o a Torino e infine a Parma ci fossero stati arbitri e varisti all’altezza del ruolo. Questa squadra non vola alto per caso. Anzi, questa Lazio non è avanti a tutti solo per colpa del fato e per imperizia altrui. Ma il lato stravagante del destino, è che dà e toglie, toglie e dà. Napoli dunque diventa una chance per sfidare il proprio di destino. A Napoli si può fare un passo avanti per crescere ancora.

E allora forza Lazio, vola alta, senza paura!

Vola Ivan, portiere che in certe notti sa tirare fuori i superpoteri. Come a Napoli due anni fa, quando fosti fenomenale su Kim, o come contro l’Atletico in Europa, quando ti mettesti il mantello da Superman su Lino e poi facesti gol a Oblak, compiendo il giro del mondo in un attimo. 

Poteri forti, quasi indescrivibili. Davanti a Ivan, ci sarà Alessio, nato con la Lazio in casa. Lui che per giocare metteva la maglia di Signori e di Nesta, lui cresciuto con il sogno di vestire questi colori. Lui che più di ogni altro forse capisce cosa vuol dire essere laziali, perché lo è senza ostentare. E allora Alessio questa è una di quelle notti che sognavi da bambino, quando giocavi nel giardino di casa. È una di quelle notti in cui puoi essere grande con la tua Lazio.  Accanto avrai la fame e la grinta di Mario Gila, ragazzo che ha saputo aspettare e poi cogliere l’attimo. Carpe diem Mario, tu che oggi sei una colonna della Lazio, tu che in questa maglia e in questi colori hai saputo immedesimarti. Così come Patric, capitano in pectore, così come Adam Marusic che da anni veste con orgoglio l’aquila sul petto.

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E ancora forza Nuno, forza Manuel, frecce uniche nell’arco della Lazio, giocatori splendidi nel loro atletismo, capaci di decidere una partita andandosi a conquistare quel metro in più, quella somma di centimetri in grado di fare la differenza tra vincere e perdere, vivere e morire. Corri portento Tavares. Sfreccia infiammando il cuore dei Laziali e incenerendo gli ostacoli che avrai difronte. E allora forza Luca, tu che la Lazio l’hai voluta a tutti i costi. Tu che hai rinunciato a tanti soldi, per coronare il tuo sogno da bambino. La Lazio per te vale più di qualsiasi cifra. Passione e forza, che difesa ragazzi! Che cattiveria! Ma non è finita qui! In mezzo a lottare è arrivato quel gigante venuto da Marsiglia. Gigot – monumentale contro il Napoli in Coppa Italia – titano inscalfibile per un quarto di stagione. Lui che non molla mai, lui che in battaglia vorresti sempre accanto. 

Saliamo verso l’anima centrale. Cuore e corsa, determinazione e polmoni. Lotta e dedizione, nel cerchio più caldo del campo di calcio. Sfida e coraggio. Una battaglia in mediana oggi priva del tifoso Rovella e del prof. Vecino. Ma la Lazio, questa Lazio non dovete toccarla. Un corpo e un’anima, ognuno pronto a morire per il compagno. E allora aggrappati giovane aquila che sfrecci nei cieli di Napoli. Stringiti forte al carisma di Matteo Guendouzi, lui che non sa cosa voglia dire la parola paura, lui che col suo ghigno manda fuori giri gli avversari, motore perpetuo e anima di una Lazio stupenda. 

Accanto a Guendo ci sarà Dele-Bashiru e allora che sia pure la tua notte. La palla corre e tu corri con lei. Zittisci gli scettici e dimostra di poter essere grande. Testa e cuore Dele: questa è la tua partita. Chissà poi se ci sarà spazio anche per Gaetano Castrovilli, dal cui destro sgorga talento puro. Un talento frenato solo da tanta sfortuna, ma che può risorgere proprio come Araba Fenice. 

Trazione anteriore, come il mantra di Mr Baroni. Davanti ci sarà il capitano, Mattia Zaccagni sempre più trascinatore di questa Lazio, anima tecnica e carismatica della squadra neonata. Lui che ha scelto di sposare a pieno i colori e i valori di questo club, spera di portarlo ad essere grande. Forza Mattia, serve la tua classe per regalarci una notte unica e indimenticabile. E serve anche il talento di Gustav Isaksen. Il soldato laziale di qualità e applicazione e ne ha e tanta. Attento e fedele al neonato baronismo, Gustav può essere più di quanto finora abbia mostrato. Un talento immenso come quello Loum Tchaouna, lui giovedì ha regalato corsa e dedizione, contribuendo al trionfo di Coppa. E cosa dire di Pedrito, un fenomeno senza tempo, un campione che solo la Lazio vanta in Serie A. Pedro sei uno dei maestri di calcio più ispirati del campionato. Per te il tempo si è sgretolato. Corri, suda, lotta. Il tuo piede fatato si sentirà a casa nel tempio di Maradona. Illumina, ispira: come nessun altro sa fare. Guida la Lazio! Inventa la giocata dal nulla. Sii da esempio per i compagni. Infinito serbatoio di talento e serietà. 

Avanti Boulaye oltre il dolore, oltre i pochi allenamenti. Batti le avversità. Abbatti quel muro apparentemente impossibile. Tu che al Napoli hai già infilato una perla meravigliosa un anno e mezzo fa. Riprovaci! Porta la Lazio alla vittoria! E poi Taty nello stadio del diez. A casa di Diego. Tu che dopo il biancoceleste, ora vesti pure albiceleste. Il centravanti della Lazio, l’11 che tocca la palla da dieci, servono i tuoi gol stasera! Taty, serve la tua garra, serve la voglia di ribaltare il mondo. La stessa che ha avuto TJ Noslin giovedì. Il giovane prodigio di coppa. Lui che ha atteso, pazientemente il suo momento, per poi strabiliare cancellando il Napoli con tre colpi da fenomeno. 

E infine forza mister. 

Forza immenso cuore laziale. Forza fine psicologo e grandissimo stratega. Contro il Napoli sarà dura si sa, ma pigia forte sul gas di questa squadra. La tua Lazio mister ha dimostrato di sapersi esaltare nel ruolo di predatrice. Arriva in silenzio. Fiuta la vittima predestinata e quando nessuno se l’aspetta: azzanna. A Napoli serve una notte da aquile. A Napoli non occorrono calcoli. Si può scrivere un’altra pagina di storia. 

Senza paura allora Mister Baroni.

Combattete! Credeteci! Vincete!


Fatelo per i laziali, fatelo per chi non c’è più.  Fatelo per chi vi ama! Fatelo per chi vive per questo sogno inatteso. 

Credeteci pure voi! 

Credeteci forte, sopra ogni cosa!

Fatelo per voi stessi: perché voi siete aquile e solo le aquile possono guardare negli occhi le stelle! 

Ad maiora dunque! A partire da stanotte!

A partire dalla Lazio.

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