La rassegna culturale La Grande Età si rinnova anche quest’anno al Teatro Franco Parenti di Milano, consolidando la partnership con la Fondazione Ravasi Garzanti, impegnata a migliorare la qualità della vita degli anziani e a sensibilizzare il pubblico sul tema della longevità.
Per il 2024-2025 prende il titolo “Che non si spenga il piacere di essere vivi”, la manifestazione punta a valorizzare il dialogo intergenerazionale attraverso arte, teatro e incontri dedicati.
Il progetto esplora cosa significhi invecchiare bene, ponendo al centro l’immaginazione, la creatività e l’esperienza estetica. Come sottolineato dalla direttrice del Teatro Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah, “vivere è un’arte, e attraverso l’arte si vive meglio”. Questa visione si concretizza in un calendario ricco di spettacoli, letture e dibattiti, volti a superare i pregiudizi legati all’età avanzata.
Se ne è parlato qualche sera fa al Franco Parenti ti di Milano dove oltre alla padrona di casa Shammah erano presenti anche Mario Cera e Felice Scalvini, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Ravasi Garzanti, che hanno spiegato quando sia culturalmente e socialmente importante il programma. In particolare Mario Cera ha ribadito l’importanza del progetto per combattere la solitudine e promuovere la gratitudine.
Grazie alla collaborazione con istituzioni locali, sono in cantiere numerose iniziative per coinvolgere i giovani, avvicinandoli al teatro e al dialogo con le generazioni più anziane.
La serata di presentazione del 4 dicembre ha visto la partecipazione di Ambra Angiolini, che con un breve ma intenso intervento ha presentato il suo progetto “Resta al mondo”, andando al di là delle aspettative di Andrèe Ruth Shammah, mira a creare un confronto che celebri la vita in tutte le sue fasi, quindi rivolto sia a giovani che ad anziani.
Sempre il 4 dicembre 2024 è stato anche occasione per assistere, nella Sala Grande, alla perfomance poetica ed emozionante di Giulia Lazzarini e Vivian Lamarque che hanno emozionato sia la stampa intervenuta, che il pubblico invitato ad assistere a una suggestiva lettura di poesie della scrittrice francese, interpretate, in modo sublime, dalla meravigliosa Giulia Lazzarini. La lettura delle poesie, come meritava la circostanza, è stata introdotta da Andrée Ruth Shammah e condotta con grazia da Renato Sarti, che ha anche partecipato a leggerne alcune. Le opere, tratte dalle raccolte Madre d’inverno e L’amore da vecchia, offrono un punto di vista unico, sincero ed ironico sulla femminilità e la vecchiaia.
Ascolta la voce di Giulia Lazzarini.
Il reading è stato dedicato alla poesia e alla riflessione, tra emozione, leggerezza e grazia esplora temi come l’amore, il tempo e la vita nell’età matura. L’interpretazione dalla meravigliosa Giulia Lazzarini, con i suoi novant’anni, esalta ancora di più la voglia di vita che si esprime nei versi delle poesia. Lamarque, infatti nella sua poesia descrive l’anzianità come una “seconda infanzia” piena di meraviglia, serenità e speranza, offrendo uno sguardo dolce e profondo sulla vecchiaia.
Sulla stessa lunghezza d’onda il 23 aprile 2025 debutterà lo spettacolo Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro, scritto da Shammah e interpretato da Milena Vukotic. La trama segue una musicista anziana che, attraverso un incontro con un giovane in difficoltà, riscopre il valore del cambiamento. La data simbolica coincide con il 90° compleanno dell’attrice, celebrato con un dialogo tra lei e Angiolini.
Altri appuntamenti imperdibili tra i tanti in calendario sono:
Monologo in briciole (17 gennaio 2025): Vittorio Franceschi porta in scena testi di Cesare Zavattini.
Farà giorno (25 febbraio-2 marzo 2025): una commedia che intreccia le vite di un vecchio partigiano e un giovane fascista.
Le gratitudini (13-18 maggio 2025): diretto da Paolo Triestino, esplora il rapporto tra solitudine e gratitudine attraverso la storia di un’anziana correttrice di bozze.
E, in apertura della rassegna, dall’ 11 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025, la Sala Blu del Teatro Franco Parenti ospiterà lo spettacolo Age Pride, un’opera teatrale tratta dall’omonimo libro di Lidia Ravera (edito da Einaudi), con la regia di Emanuela Giordano. Questa produzione, pensata appositamente per la rassegna La grande età della Fondazione Ravasi Garzanti, porta sul palco la vivace e brillante interpretazione di Alessandra Faiella, accompagnata dal violoncello di Chiara Piazza, dalle musiche di Giovanna Famulari e dalle immagini di Cinzia Leone.
Lo spettacolo Age Pride è una dichiarazione di libertà. Attraverso un monologo ironico e profondo, Lidia Ravera racconta il suo personale e conflittuale rapporto con il tempo che passa, trasformando quella che viene spesso percepita come una resa incondizionata in un’opportunità di riscoperta e rivoluzione interiore. La maturità non è un peso, ma una condizione che può regalare una nuova libertà e una gioia inattesa.
La protagonista, Alessandra Faiella, con il suo stile provocatorio e sincero, scardina gli stereotipi negativi legati all’invecchiamento, coinvolgendo il pubblico in una riflessione potente e liberatoria. La “nuova vecchiaia” diventa così un territorio inesplorato, un’avventura da vivere con occhi nuovi e passo unico.
Appuntamento speciale
Dopo la prima replica, prevista per l’11 dicembre, Lidia Ravera incontrerà il pubblico per approfondire i temi dello spettacolo e confrontarsi con gli spettatori.
La rassegna La Grande Età dunque, si conferma un appuntamento di grande valore culturale e sociale, capace di ispirare riflessioni profonde sulla longevità e sulle connessioni umane. Attraverso l’arte, il teatro e il dialogo intergenerazionale, il Teatro Franco Parenti e la Fondazione Ravasi Garzanti continuano a dimostrare che la vita, in ogni sua fase, merita di essere celebrata.
Il programma completo e dettagliato sul sul sito del teatro.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.
Correlati
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link