Tra mercatini di Natale, pista di pattinaggio su ghiaccio, aree ludiche per adulti e bambini e giovani volontari di Fratelli d’Italia (Fd’I) prende il via oggi la 25ma edizione di Atreju, la manifestazione politica annuale della destra italiana. Sette giorni di dibattiti, dall’8 al 15 dicembre, attorno ai temi di attualità. Ad inaugurare l’evento, che quest’anno si svolgerà nella cornice del tempio romano del Circo Massimo, tra il Palatino e l’Aventino, sarà la tradizionale accensione dell’albero di Natale e l’animazione del presepe vivente.
“La via italiana – Risposte concrete al mondo che cambia” è il titolo della kermesse di quest’anno, scelto per celebrare i risultati raggiunti dal governo Meloni. Novità della manifestazione sarà “Radio in onda”, la radio di Atreju con una programmazione tutta dedicata. A chiudere la kermesse sarà la presidente di Fratelli d’Italia, nonché presidente del Consiglio dei ministri e del partito dei Conservatori europei, Giorgia Meloni. Il suo intervento è previsto alle ore 12:15 di domenica 15 dicembre e sarà preceduto da quelli dei vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani e dei leader di Noi moderati (Nm) e Unione di centro (Udc), Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa. Ad aprire il programma dei dibattiti sarà il panel “Uomini mai allineati” con Fausto Bertinotti, Paolo Bonolis e Pietrangelo Buttafuoco. A seguire ci sarà il convengo “Atreju dal 1998 ad oggi: la nostra storia infinita”, con le generazioni che negli anni hanno dato vita al festival. Sul palco si alterneranno anche voci internazionali, a partire dal presidente dell’Argentina, Javier Milei, il cui intervento è previsto per sabato 14 alle ore 19.
Un ampio spazio sarà dedicato alla questione Mediorientale, con la partecipazione del primo ministro del Libano, Najib Mikati, sempre sabato 14 alle 13, e al tema dei flussi migratori, su cui si confronteranno i ministri dell’Interno di Italia con Matteo Piantedosi, di Regno Unito con Yvette Cooper e di Malta con Byron Camilleri. Al momento sembrerebbe ancora confermata la presenza del ministro dell’Interno francese, Bruno Retailleau, sebbene il governo ieri si sia ufficialmente dimesso. La manifestazione ospiterà anche cariche istituzionali e di governo, come i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. Sarà presente, inoltre, il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, che salirà sul palco insieme all’ex presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico (Pd), Enrico Letta, in un’intervista prevista per venerdì 13 alle ore 19.
Spazio al partito dei Conservatori, con l’eurodeputato polacco Adam Bielan, l’ex sottosegretario di Stato per l’Energia del Regno Unito, Lord Martin Callanan, la ministra dell’Innovazione, Scienza e Tecnologica di Israele, Gila Gamliel, la deputata ucraina Olena Khomenko, l’eurodeputata francese Marion Maréchal e l’eurodeputata romena Georgiana Teodorescu. Fra gli ospiti anche il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, che discuterà con il ministro Carlo Nordio sulla riforma della giustizia. E poi il leader del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, quello della Puglia, Michele Emiliano, il leader di Azione, Carlo Calenda, il presidente emerito della Camera, Luciano Violante, e l’attivista Lgbt Anna Paola Concia. Il governo parteciperà con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a un dibattito sulla qualità italiana e con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla “via italiana” per la costruzione della pace.
Mentre il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, discuterà del rilancio dell’Automotive, il ministro della Salute Orazio Schillaci si dedicherà agli investimenti per la sanità e la ministra per le Pari opportunità Roccella parlerà del futuro della famiglia. Spazio anche al cinema italiano, con il ministro della Cultura Alessandro Giuli, alla decarbonizzazione, con il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, e alla gestione del turismo ai tempi del Giubileo, con la ministra Daniela Santanchè. Ma si discuterà anche di conservatori europei, con il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, e della riforma del calcio, con il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. A raccontare i risultati economici del governo Meloni saranno i ministri dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e per il Pnrr, Tommaso Foti. A quelli occupazionali si dedicherà la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, a quelli relativi al nucleare e alle rinnovabili il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, si confronteranno invece sulle tematiche legate alla scuola e alle università, mentre la ministra per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa Casellati, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli e il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo parleranno di riforme e autonomia. Spazio anche per viceministri, sottosegretari, governatori e amministratori locali. Oltre a esponenti politici, saranno presenti quelli del mondo dello spettacolo, della musica e dello sport. Fra di essi i registi Federico Moccia e Fausto Brizzi, le attrici Claudia Gerini, Maria Grazia Cucinotta e Rocio Munoz Morales, la cantante Nina Zilli e la campionessa olimpionica Elisa Di Francisca. Torna anche il “premio Atreju”, che sarà consegnato quest’anno a Olivia Maurel, attivista nata da utero in affitto e impegnata per l’abolizione a livello internazionale di questa stessa pratica, a Kimia Yousofi, atleta paralimpica afghana, al cantautore Edoardo Vianello e a Stefania Battistini e Simone Traini, giornalisti Rai su cui pende un mandato d’arresto in Russia.
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