Percorsi democratici del Pd, parla Schlein: “La sconfitta ci ha reso più forti, dall’Abruzzo un contributo importante”

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PESCARA. “E’ vero, qui in Abruzzo  il Pd ha perso le ultime elezioni, ma la sconfitta è stata utile, perché ci ha rafforzati”. Così ha esordito Elly Schlein alla presentazione dei percorsi democratici d’Abruzzo, un’iniziativa del Partito democratico per coinvolgere i cittadini in un’attività di coordinamento politico che parta dal basso. Ad accoglierla c’erano Luciano d’Amico, sconfitto nelle ultime elezioni regionali ed ora capogruppo dell’opposizione, il segretario regionale del Pd, Daniele Marinelli, e Saverio Gileno, segretario dei Gd d’Abruzzo.

E’ stato Marinelli a parlare per primo. Il segretario ha definito l’iniziativa del Pd un nuovo metodo che diventerà strutturale: “Uno sviluppo necessario per un partito che deve rappresentare il perno dell’area democratica, riformista e progressista”. Ha poi continuato con un attacco serrato all’amministrazione Marsilio, accusata di sperperare i soldi della Regione e di aver maltrattato la sanità pubblica abruzzese, con i suoi 200 milioni di euro di debiti.

Dopo i saluti di Marinelli e i ringraziamenti a Schlein, è arrivato il turno di Luciano D’Amico. Lo sconfitto delle ultime elezioni regionali ha tenuto un discorso breve ma aggressivo, che ha ripreso i temi presentati da Marinelli ma aggiungendo quello dell’emergenza “democratica” (il riferimento è alla legge mancia e la distribuzione, poco trasparente, dei fondi tra i comuni). D’Amico lo afferma apertamente: “abbiamo un’emergenza democratica con il centrodestra che compra il consenso sfruttando una grande innovazione tecnologica, non più con i contanti ma con i bonifici”. Il capo dell’opposizione ricorda il caso del comune di Prezza – 836 abitanti, di cui, afferma D’Amico, 449 hanno votato il centrodestra –  a cui sono stati assegnati 280mila euro senza alcuna procedura pubblica (circa 632 euro per voto a favore). Simile il caso di Secinaro. “Solo il Partito democratico”, conclude il capo dell’opposizione, “può porre un freno a tutto questo”.

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Infine ha parlato l’ospite più attesa, Elly Schlein. La segretaria nazionale ha iniziato sottolineando l’importanza della due giorni dei percorsi democratici, che rappresentano la “nuova fase” del Pd. “E’ vero, per il Pd l’ultima elezione è stata una mancata vittoria, ma è stata utile, perché ci siamo rafforzati. Ora siamo più forti, anche grazie al lavoro di Marinelli e D’Amico. Ripartiamo dai percorsi democratici”. Poi si è concentrata sui tagli alla sanità e sulla situazione insostenibile tanto del personale che si occupa dei pazienti che dei pazienti stessi. Soprattutto, la priorità è permettere agli italiani di curarsi: “Serve una sanità vicino a casa. Quante persone avete incontrato che, per andare al presidio di cura più vicino, devono prendere la macchina – se possono ancora guidarla – e farsi 40 o 50 chilometri?”.

Ma il capo nazionale dell’opposizione non si limita alla sanità e attacca il governo su più fronti. L’assenza di una politica industriale, con speciale riferimento all’automotive, è un punto forte del  suo discorso: parla dell’incontro di ieri con i  lavoratori di Pomigliano, del taglio di 4,2 miliardi al fondo per l’auto (“una follia”, lo definisce). La Spagna viene definita un modello di riferimento dal punto di vista del dialogo con le parti sociali, della tutela dei lavoratori e della lotta alla precarietà. Un esempio da cui il governo Meloni dovrebbe trarre spunto.

“Questa destra non ha un progetto per l’Abruzzo, governa limitandosi a distribuire mance e mancette”, continua Schlein, “Nella mia esperienza di amministratrice regionale ho imparato che, quando indossi la fascia tricolore, la indossi per tutte  e per tutti i sindaci, non soltanto per la tua parte politica; la indossi per tutti i cittadini e le cittadine, non solo per quelli che ti hanno votato. Questa destra la possiamo battere, ma vi chiedo una cosa: state vicino alle persone, la destra è ormai arroccata nei suoi palazzi, la gente la vede dai palchi o dai balconi. Noi dobbiamo essere testardamente unitari ma anche molto consapevoli del nostro ruolo di prima forza d’opposizione per costruire l’alternativa alla destra. Dall’Abruzzo può provenire un contributo importante” conclude la segretaria del Pd.



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