La Commissione Regionale Bilancio e
Finanze, Demanio e Patrimonio del Consiglio regionale della
Campania, presieduta da Francesco Picarone (Pd), ha incardinato,
con la relazione dell’assessore regionale al Bilancio, Ettore
Cinque, l’esame dei provvedimenti relativi alla manovra di
Bilancio 2025/2027 della Regione Campania e precisamente: Nota
di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza della
Regione Campania – NADEFR 2025-2027; Disegno di legge:
“Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione
finanziario per il triennio 2025-2027 della Regione Campania –
Legge di stabilità regionale per il 2025” Delibera di Giunta
regionale n. 682 del 6 dicembre 2023; Disegno di Legge:
“Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2025 -2027
della Regione Campania”.
“Dopo l’approvazione del DefRC, che delinea le politiche per
il prossimo triennio, la Nota di aggiornamento recepisce il
quadro programmatico di finanza dell’Italia, come definito dal
Governo centrale alla luce del Piano strutturale di Bilancio che
impone ulteriori tagli alle Regioni e agli enti locali” ha
spiegato l’assessore Cinque, che ha aggiunto: “per la Regione
Campania, questi tagli ammontano a 86 milioni di euro e ciò,
tenuto conto che la nostra Regione è già in piano di rientro per
debiti pregressi e che il Bilancio è quasi totalmente vincolato
per servizi essenziali, come sanità e trasporti, significa che
il Bilancio regionale è praticamente ridotto all’osso”.
“La Consulta ha, di recente, evidenziato che non è possibile
tagliare la sanità prima di aver tagliato altre spese e che è
fondamentale discutere con le autonomie e trovare dei punti di
intesa” – ha proseguito Cinque – che ha aggiunto: “tutte le
Regioni a statuto ordinario devono fare un accantonamento a
favore della finanza pubblica centrale e, per l’esercizio
successivo, quella somma potrà essere utilizzata per
investimenti, ma ciò, per un complesso meccanismo contabile,
varrà per la sola Regione Lombarda, mentre le altre Regioni a
statuto ordinario, in disavanzo, potranno solo fare ulteriore
recupero di disavanzo , così dimezzando ulteriormente i tempi
del piano di rientro. Anche questo provocherà un aumento del
divario tra nord e sud – ha evidenziato Cinque – e porteremo
anche questo tema all’attenzione della Corte Costituzionale”.
Per quanto riguarda il disegno di Legge di Stabilità,
l’assessore Cinque si è detto “soddisfatto, nonostante le
difficoltà di contesto, confermando tutte le politiche che la
Regione Campania ha perseguito negli anni per il sociale, per la
cultura, per i trasporti, per gli investimenti; ed, anzi,
abbiamo incrementato la quota sociale a carico della Regione per
sostenere le prestazioni socio-sanitarie e favore della
popolazione più fragile”.
Tra le misure inserite nella legge di stabilità, ha
sintetizzato l’assessore Cinque: “si equiparano, ai fini del
diritto allo studio universitario, tutte le Università, che
siano tradizionali o telematiche, le quali hanno quintuplicato i
propri iscritti, con l’aumento del16% di studenti nella nostra
Regione; si autorizzano operazioni di rinegoziazione del debito
pregresso che, ad oggi, hanno consentito di ottenere 66 milioni
di risparmio e si chiede l’autorizzazione per ricorrere a nuovo
debito per 150 milioni di euro per finanziare la quota regionale
dei programmi comunitari, scegliendo uno strumento previsto
dalla Cassa Depositi e Prestiti, con l’auspicio di cofinanziare
più del 50% a carico del Fondo Sviluppo e Coesione; viene
rifinanziato il fondo per la gestione dei beni confiscati ed il
fondo per i familiari delle vittime della camorra; si prevedono
400 milioni per realizzare la videosorveglianza; si finanziano
il sistema bibliotecario, il fondo cultura, la legge per lo
spettacolo, il Teatro San Carlo ed il Teatro Verdi, il Museo
delle Arti sanitarie e della medicina, la Legge per il Cinema,
Città della Scienza; il Villaggio di Ragazzi, il fondo unico per
le politiche sociali; il fondo “Durante noi-Dopo di Noi” per le
persone con disabilità, il fondo per le donne vittime della
violenza di genere, il fondo per il contrasto all’emergenza
abitativa, per l’occupazione femminile, per i figli delle
vittime di incidenti sul lavoro, il commercio di vicinanza, gli
interventi a sostegno degli enti locali; si prevede il
rifinanziamento di tutte le leggi approvate dal Consiglio
regionale; si interviene con un adeguamento normativo sulla
legge regionale 10/98 istitutiva dell’Arpac, a seguito della
relazione della Corte dei Conti sezione regionale della Campania
sulla parifica del Rendiconto di Bilancio anno 2023 e
precisamente, per specificare, quanto sottolineato dalla Corte
Costituzionale, con il “Piano di attività”, la correlazione tra
le funzioni di prevenzione, che costituiscono livelli essenziali
delle prestazioni e, per questo, vengono finanziate con il fondo
per la sanità, e quelle, invece, che non attengono ad essi e,
quindi, vengono finanziate con altri fondi”:
Il capogruppo della Lega Severino Nappi ha espresso
apprezzamento per la relazione espressa dall’assessore Cinque ed
ha evidenziato che “se si invoca il confronto sul piano
nazionale per la condivisione delle scelte che riguardano le
Regioni e che investono l’intero Paese, occorre, allo stesso
modo, che il confronto venga realizzato sul piano regionale
sulle scelte fondamentali che riguardano la Campania”.
Il Presidente Picarone ha, dunque, fissato entro venerdì
prossimo il termine per la presentazione degli emendamenti e
delle relazioni alla Nadef; mercoledì prossimo, invece, si
terranno le audizioni, indicando, quale programma di lavoro di
lavoro, l’approvazione del Bilancio lunedì prossimo in
Commissione ed, entro il 20 dicembre, in Consiglio.
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