La cerimonia di accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo, si è arricchita di momenti speciali e significativi grazie alla presenza di ospiti illustri. Tra questi, il comandante nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco, l’ingegnere Eros Mannino, e il vescovo di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini, i quali hanno offerto riflessioni profonde sul significato simbolico e universale dell’evento.
Il comandante Eros Mannino, umbro di origine e recentemente nominato capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ha raccontato con emozione il suo legame con Gubbio, città dove ha prestato servizio per due anni. «Ritornare qui, da capo del Corpo, è stato un vero piacere. Ho trovato in Gubbio un’accoglienza calorosa e ho acquisito un po’ di quella eugubinità che porto nel cuore», ha dichiarato Mannino.
Nel suo discorso, Mannino ha sottolineato l’importanza della sicurezza e della preparazione continua per affrontare le sfide future, tra cui la transizione ecologica e i rischi connessi alle nuove tecnologie. «Il nostro obiettivo – ha spiegato – sarà quello di mantenere alti standard di sicurezza, ma anche di aggiornarci per affrontare le nuove sfide con prontezza ed efficacia. I rischi legati alle nuove sostanze e tecnologie richiedono un impegno costante e un’evoluzione continua del nostro approccio».
Durante la cerimonia di accensione Mannino ha firmato il registro degli accensori dell’Albero
Durante la cerimonia di accensione, Mannino ha firmato la pagina del registro storico degli accensori dell’Albero, un volume curato dall’artista Antonella Capponi con un’opera intitolata Art on Fire, che celebra il lavoro dei Vigili del Fuoco. Inoltre, ha ricevuto in dono un’opera in ceramica realizzata dall’artista eugubina Lucia Angeloni, rappresentante simbolicamente l’Albero di Natale.
Il presidente degli Alberaioli, Giacomo Fumanti, ha ricevuto da Mannino il tradizionale Gres dei Vigili del Fuoco, un gesto che suggella l’amicizia e la collaborazione tra il Corpo Nazionale e la comunità eugubina. Mannino ha ribadito il valore di questa connessione: «Gli Alberaioli rappresentano un esempio di dedizione e lavoro di squadra, valori che noi Vigili del Fuoco condividiamo pienamente».
Il vescovo di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini, ha offerto un intervento toccante che ha sottolineato il significato profondo dell’Albero di Natale come simbolo di speranza e fraternità. «Possiamo non dire grazie agli Alberaioli per il loro impegno? Questo albero, nato come omaggio alla Basilica del Patrono, è diventato un messaggio internazionale di pace, fiducia e fratellanza tra i popoli», ha detto il vescovo.
Il vescovo ha riflettuto sul valore della luce come guida nell’oscurità. «Nel buio ci sentiamo smarriti, ma la luce ci orienta, ci fa vedere ciò che non va e che va ricostruito. L’Albero di Natale di Gubbio, con le sue migliaia di luci, è un richiamo alla bontà e alla costruzione di un mondo più giusto».
Il Vescovo di Gubbio ha offerto momenti di profonda riflessione e augurio per il Santo Natale
Concludendo, Paolucci Bedini ha offerto un augurio caloroso per il Natale: «Che questa luce, che oggi accendiamo, sia il segno dell’impegno di ciascuno di noi a camminare insieme verso un mondo migliore. Auguri a voi, alle vostre famiglie e a tutta la comunità».
L’Albero di Natale più grande del mondo, con oltre 750 luci distribuite lungo le pendici del Monte Ingino, è stato ancora una volta il protagonista di una serata straordinaria. La sua accensione, curata dagli Alberaioli, rappresenta un esempio di dedizione e collaborazione, valori che uniscono una comunità intera e la rendono un simbolo per il mondo intero.
La cerimonia è stata arricchita da momenti di grande spettacolo, tra cui le esibizioni degli Sbandieratori di Gubbio e la musica del Coro del Grillo d’Oro di Pesaro, diretto dal Maestro Gabriele Foschi. La regia artistica ha reso l’evento un’esperienza coinvolgente, valorizzando l’unicità di questa tradizione eugubina.
La celebrazione è stata raccontata anche dal TG1 Rai, grazie a Gian Marco Chiocci
La celebrazione è stata raccontata anche dal TG1 Rai, diretto dall’eugubino Gian Marco Chiocci. Il servizio, disponibile sul canale Instagram del TG1, ha offerto una panoramica emozionante dell’evento, portando l’Albero di Natale di Gubbio nelle case di milioni di italiani.
Il reportage ha evidenziato il significato simbolico dell’Albero, l’impegno degli Alberaioli e il valore della comunità. Le parole di Alessandra Barone, giornalista del TG1, hanno sottolineato come questa tradizione sia diventata un simbolo universale di speranza e solidarietà: «Una meraviglia di luce che si ammira anche da lontano».
L’accensione dell’Albero di Natale di Gubbio si è confermata un momento unico di celebrazione, riflessione e unità. Le parole del comandante Mannino e del vescovo Paolucci Bedini, unite alla narrazione del TG1, hanno amplificato il messaggio universale di pace e speranza che questa tradizione rappresenta.
Mentre le luci dell’Albero illuminano il Monte Ingino, il richiamo alla solidarietà e alla collaborazione risuona ben oltre i confini di Gubbio, ricordando che la forza di una comunità risiede nella sua capacità di unirsi per realizzare grandi cose. Questo Natale, l’Albero più grande del mondo continua a brillare come simbolo di ciò che è possibile quando si lavora insieme con passione e dedizione.
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