Nel giorno di Sant’Ambrogio va in scena al Teatro alla Scala la consueta Prima della stagione dell’opera 2024/2025, con la rappresentazione de “La forza del destino”, di Giuseppe Verdi. Sotto la direzione del Maestro Riccardo Chailly, quest’opera, che segna un significativo ritorno alla Scala dopo 25 anni, regala quasi quattro ore di intense emozioni e incanta un pubblico entusiasta.
Un’opera dai temi universali
Composto in quattro atti, “La forza del destino” è un melodramma che affronta temi universali come il destino, la vendetta e la redenzione. Nata nel 1862 a San Pietroburgo e perfezionata nel 1869 con l’aggiunta della sinfonia e la revisione del finale, quest’opera è caratterizzata da una musica potente e drammatica. La versione presentata alla Scala è quella curata da Philip Gossett e William Holmes, nel rispetto dell’edizione critica del 2005. La trama ruota attorno alla tragica storia di Leonora, interpretata dalla soprano Anna Netrebko, e del suo amore impossibile per Don Alvaro, ruolo affidato al tenore Brian Jagde, che ha sostituito l’atteso Jonas Kaufmann.
Insieme a loro, il baritono Ludovic Tézier nel ruolo di Don Carlo, e la mezzo-soprano Vasilisa Berzhanskaya, hanno contribuito a creare una rappresentazione intensa e toccante. Il messaggio di speranza e ricerca di pace, presente in “La forza del destino”, è particolarmente rilevante nel contesto delle continue tensioni globali. La supplica finale di Leonora per la pace non è solo un grido personale, ma un appello collettivo per la comprensione e la serenità in un mondo lacerato da conflitti.
Prima Alla Scala: un mix di innovazione e tradizione
La regia di Leo Muscato ha saputo bilanciare tradizione e innovazione, presentando una scenografia originale e simbolica che ha reso palpabile il tema del destino che insegue i protagonisti. Le scene, curate da Federica Parolini, hanno permesso un passaggio fluido tra i diversi atti, con ben 50 cambi scena che hanno mantenuto alta l’attenzione del pubblico. I circa 500 costumi di Silvia Aymonino e le luci di Alessandro Verazzi, illuminate da candele vere e un falò acceso dai soldati, hanno ulteriormente arricchito l’atmosfera, rendendo i paesaggi sempre più cupi e realistici.
Il tributo a Renata Tebaldi
La serata non è solo occasione per apprezzare l’arte operistica, ma è anche un tributo a Renata Tebaldi, una delle più grandi interpreti di Leonora, nel ventennale della sua scomparsa. Gli spettatori ricordano con affetto la sua memorabile esibizione alla Scala, del 1955, diretta da Antonino Votto. La rappresentazione si è conclusa con dodici minuti di applausi, segno dell’apprezzamento del pubblico per la qualità dell’esecuzione. La regia di Muscato è stata particolarmente apprezzata per la sua efficacia e il suo impatto visivo.
Migliori look della serata: un red carpet vellutato
Il glamour non è da meno. Il red carpet vede sfilare numerosi volti noti del panorama culturale, dello spettacolo, dell’imprenditoria e della politica. Tra le figure di spicco, la senatrice a vita Liliana Segre si distingue in una giacca di velluto nero abbinata a uno scialle bianco, un tocco di sobria eleganza che si sposa perfettamente con l’atmosfera ricercata dell’evento. Accanto a lei, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che, insieme ad altre personalità illustri, arricchiscono la serata con la loro presenza. Il tema predominante degli outfit è una raffinata combinazione di bianco e nero, con molti ospiti che scelgono di indossare creazioni firmate Giorgio Armani, il maestro indiscusso della moda milanese. Tra i momenti più fotografati, Chiara Bazoli, compagna di Giuseppe Sala, sfoggia un abito verde petrolio dal taglio impeccabile, arricchito da dettagli che esaltano la sua figura. La gonna in velluto è elegantemente ricamata, mentre il corsetto di cristalli cattura la luce ad ogni movimento. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e la moglie, in look coordinato nero satin, dimostrando che l’eleganza può essere sofisticata e sobria allo stesso tempo.
Eleganza e stile a colpi di noir e non solo
La ballerina russa Anna Olkhovaya incarna la grazia con un vestito strapless adornato di perline blu e rosse, dimostrando come l’arte della danza si traduca in eleganza sartoriale. Achille Lauro, noto per il suo spirito audace, si presenta con uno smoking rivisitato, completato da un cappotto in pelliccia che aggiunge un tocco di eccentricità e originalità al suo look. Affascinante e sorridente, Roberto Bolle incanta con un ensemble total black firmato Dolce & Gabbana, che include uno smoking con camicia e papillon, oltre a una mantella in tessuto lucido. Al suo fianco, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko catturano i flash nel foyer del Teatro alla Scala. La coppia di stelle del balletto colpisce per lo stile elegante e raffinato: lui indossa uno smoking sartoriale Giorgio Armani, mentre lei sfoggia un dress oro e nero di Armani Privé, una creazione sofisticata con top in merletto, ricami luminosi e perle. Non passa inosservato nemmeno il look di Ilaria Capponi, che si distingue per l’abbinamento audace del suo dress verde scuro in lamé con un soprabito rosso dal design ampio. La scelta cromatica è in linea con lo spirito festivo, accentuata da un make-up che esalta la stessa tonalità. Le scarpe argentate completano un look che è un vero manifesto di stile. Tra gli altri look che catturano l’attenzione, Anna Ferzetti rapisce in una creazione che gioca con rouches sul décolleté, mentre Pierfrancesco Favino la affianca in un pas de deux di stile e charme.
Un’edizione memorabile
La Prima Alla Scala non è solo un evento di musica e danza, ma un’autentica celebrazione della moda e della bellezza. Ogni look racconta una storia di eleganza, creatività e passione, che rendono questa serata un momento indimenticabile per tutti gli ospiti.
Questa Prima, dunque, oltre a esser un trionfo musicale e una passerella della moda, rappresenta anche un momento di riflessione sul potere dell’arte di unire le persone attraverso le emozioni. La scelta di “La forza del destino” come opera inaugurale, sottolinea l’importanza di affrontare i temi della guerra e della pace, riflettendo le cicatrici che ancora segnano il nostro mondo. Un programma ricco di eventi e opere di grande impatto, la stagione 2024/2025 del Teatro alla Scala promette di essere un viaggio straordinario nel mondo dell’opera.
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