Da Natale alla Befana il piacere di aprire qualche bottiglia in compagnia è un classico. Tra una tavola imbandita e i brindisi delle feste, il vino bianco non passa di moda, mai come in questi ultimi anni. Eppure, quante volte davanti a uno scaffale colmo di etichette ci si è chiesti: quale scegliere? Ogni occasione merita una bottiglia che sappia sorprendere, senza svuotare per forza il portafoglio. E allora, dopo quella dei vini rossi, ecco la nostra selezione: dieci vini bianchi adatti ai regali, che spaziano dai Sauvignon del Friuli Venezia Giulia al Vermentino di Sardegna, rigorosamente sotto i 20 euro.
I vini bianchi dal migliore rapporto qualità-prezzo da regalare a Natale
Nella lista che segue troverete alcuni dei migliori vini che abbiamo recensito nelle guide Vini d’Italia 2025 e Berebene 2025 del Gambero Rosso e che troverete sugli scaffali delle enoteche e negli shop on-line a meno di 20 euro.
Oltrepò Pavese Riesling Campo della Fojada 2023 – Tenuta Travaglino
Prima ancora che in Italia, e a maggior ragione in Oltrepò Pavese, si desse l’importanza che merita al concetto di cru, il Campo della Fojada di Travaglino, con le sue argille calcaree, è sempre stato riconosciuto come terreno ideale per la coltivazione del riesling renano. Caratteristiche uniche che anche in questo 2023 conferiscono al vino sapidità, profumi di frutti gialli, agrumi, fieno, fiori di campo, erbette aromatiche e una vena minerale che andrà evolvendosi negli anni.
A. A. Pinot Bianco 2023 – Kettmeir
Profumi di frutto bianco e fiori, sorso snello, agile e di immediata piacevolezza. Tutto questo nel Pinot Bianco di Kettmeir, frutto di vigneti che si estendono nella zona d’Oltradige fra i 400 e i 600 metri di altitudine e che matura in acciaio proprio per preservare la freschezza aromatica e la spigliatezza di beva che la natura ha donato. Un vino che per armonia e immediatezza risulta un valido passe-partout per le vostre cene delle festività. In un territorio dove gli spumanti hanno sempre rappresentato molto poco, la cantina Kettmeir ha scelto di percorrere strade diverse, affiancando alla produzione dei classici vini atesini una sempre più importante attività spumantistica.
FCO Sauvignon 2022 – La Magnolia
Cristina Cozzarolo ha ereditato le preziose vigne piantate da suo padre negli anni Sessanta. Per anni è stata affiancata dal fratello Claudio, che ora non c’è più e viene ricordato con il vino Ubi Es. Ma noi siamo rimasti affascinati dalla sua versione di Sauvignon, piuttosto tipico negli aromi di pompelmo e foglia di pomodoro, dotato di una buona spinta acida che ne allunga il sorso verso un finale pulito e nitido.
FCO Sauvignon Orsone 2023 – Bastianich
Il noto Joe Bastianich è discendente di una famiglia di origini istriane che ha voluto ripiantare le proprie radici in Italia dopo un lungo periodo di attività di ristorazione negli Stati Uniti. Tra i vini della gamma il Sauvignon Orsone ’23 mette in evidenza i profumi varietali del vitigno, tra cui bosso, foglia di pomodoro e pompelmo. La bocca è grintosa, fresca, con sensazioni agrumate che tornano in chiusura del sorso.
Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. 2021 – Belisario
Affascinante questo Verdicchio di Matelica Cambrugiano ‘21 di Belisario, che offre ricordi di agrumi, sassi, fiori e frutti bianchi legati da una sottile impronta balsamica da ritrovare in un palato elegante, coeso, pieno di sfumature complesse. Da oltre 50 anni la Belisario è al centro della vitivinicoltura dell’Alta Valle del fiume Esino. La gamma è particolarmente felice nel comparto Verdicchio, dove si possono trovare etichette che soddisfano il degustatore esigente così come chi voglia di avere vini quotidiani a prezzi ben calibrati.
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Origini Ris. 2022 – Fattoria Nannì
Roberto Cantori ha comprato due appezzamenti di vecchie vigne non distanti dal Monte San Vicino, poste a un’altezza tra 380 e 450 metri e un piccolo rudere trasformato poi in efficiente cantina. Qui produce una piccola gamma di vini molto interessanti. Come l’Origini ‘22: l’annata molto calda è stata gestita al meglio e ha reso un vino chiarissimo nella veste e nei raffinati sentori di anice, buccia di cedro, mandorla dolce, sassi di fiume perfettamente scanditi in un sorso sapidissimo, succoso, dalla beva agile e profonda.
Falerio Pecorino Maree 2023 – Madonnabruna
Difficile trovare un vino di tale immediata piacevolezza, solare comunicativa e beva di alto livello come il Maree ’23. Il Pecorino d’annata di Paolo e Carlo Petracci, titolari dell’azienda marchigiana Madonnabruna riesce a fondere la freschezza di cristalline percezioni agrumate con gli allettanti rimandi alla pesca gialla, all’anice, con un sottofondo vegetale di erbe aromatiche; la succosità del palato ne amplifica i toni fruttati e la scorrevolezza.
Falanghina del Sannio Identitas 2023 – Cantina di Solopaca
La Cantina di Solopaca è riuscita nel tempo a coniugare i grandi numeri con programmi concreti legati a qualità e valorizzazione del territorio. Ultimo, in ordine di tempo, quello relativo alla linea Identitas, da cui abbiamo scelto questa Falanghina. Un’intrigante aroma di spezie dolci si unisce a sensazioni golose di frutto giallo maturo, pesca e nespola soprattutto. La classica sensazione di prato falciato apre la via a un palato di buona pienezza e allo stesso tempo agile, venato da succosa sapidità.
Sicilia Grillo Parlante 2023 – Fondo Antico
Elegante e aromatico il Grillo Parlante ’23 della cantina Fondo Antico, da uve grillo: vino di grande finezza, si offre con nuance di rosa, lavanda e iris; polputo e pimpante in bocca, chiude con una bella nota di mandorla fresca. Giuseppe Polizzotti, farmacista-vigneron, ha preso in mano questa azienda agricola familiare intorno agli anni Novanta. Attraverso un certosino e accurato lavoro, coadiuvato dalla valente enologa Lorenza Scianna, ne ha fatto in breve tempo una realtà enologica di riferimento.
Vermentino di Sardegna Tuvaoes 2023 – Giovanni Maria Cherchi
I 30 ettari vitati godono delle influenze marine e di un’altitudine di 200 metri sul livello del mare che concorrono a dare freschezza e profumi alle diverse etichette proposte da Salvatore Cherchi. Il mitico Tuvaoes ’23, emblema del Vermentino di Sardegna da queste parti e da tempi non sospetti, ai profumi di fiori bianchi e frutta somma cenni di menta, mandorla ed erbette aromatiche; la bocca è fine, elegante, fresca e tanto sapida. Raccontare il territorio di Usini, in provincia di Sassari, con i suoi terreni calcarei-argillosi è stato l’ambizioso progetto del fondatore dell’azienda, che ancora oggi continua a muovere la produzione.
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