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Nel grande incontro della quindicesima giornata della Serie A, la Lazio ha ottenuto un’importante vittoria contro il Napoli, imponendosi per 1-0 al Stadio Diego Armando Maradona. Il gol decisivo è stato realizzato da Isaksen al 79° minuto, permettendo così ai biancocelesti di conquistare tre punti fondamentali.
Con questa vittoria, la Lazio si porta a quota 31 punti in classifica, raggiungendo sia l’Inter che la Fiorentina, mentre si trova ad un solo punto di distanza dal Napoli, che rimane fermo a 32 punti.
Quest’ultima sconfitta risulta particolarmente significativa per il Napoli, essendo la squadra di Conte stata recentemente eliminata dalla Coppa Italia proprio dalla Lazio. Al comando della classifica troviamo l’Atalanta, che guida con 34 punti. La partita è iniziata con il Napoli in grande spolvero, dimostrando la sua determinazione fin dai primi istanti.
Al 3° minuto, Di Lorenzo ha servito un assist per Politano, il quale, dalla linea di fondo, ha passato a McTominay. Quest’ultimo ha tentato una conclusione diretta, ma il portiere della Lazio, Provedel, è riuscito a deviare il tiro in calcio d’angolo con una parata decisiva. La reazione della Lazio è arrivata al 20° minuto con Isaksen, che ha rientrato sul sinistro e tentato una potente conclusione dal limite dell’area, costringendo Meret, il portiere del Napoli, a mandare la palla in angolo.
Poco dopo, al 22° minuto, Nuno Tavares ha effettuato un preciso cross in area per Castellanos, che ha colpito di testa cercando l’angolo della porta, ma la sua conclusione è finita fuori di poco alla destra di Meret. Il Napoli ha risposto al 36° minuto con un tentativo dalla distanza di Politano, il cui tiro di sinistro è terminato a lato della porta difesa da Provedel. Nel recupero del primo tempo, il Napoli è andato vicino al vantaggio quando Kvaratskhelia ha battuto una punizione violenta, sfiorando l’incrocio dei pali. La partita è rimasta aperta e vivace, con azioni rapide da entrambe le parti.
Al 51° minuto, è stata la Lazio a sfiorare il vantaggio grazie a Dele Bashiru, che ha scagliato una potente conclusione da venti metri, centrando la traversa. Entrambe le squadre hanno faticato a trovare spazi, ma ogni volta che ci sono riuscite, si sono dimostrate molto pericolose. Al 71° minuto, Anguissa ha colpito di testa su un calcio d’angolo battuto da Kvaratskhelia, ma il pallone ha colpito il palo alla sinistra di Provedel, mantenendo in equilibrio il risultato. Il match si è sbloccato al 79° minuto, durante uno degli ennesimi cambi di fronte.
La Lazio è riuscita a capitalizzare un lancio di Noslin verso Isaksen: questo ha controllato la palla e ha compiuto un dribbling verso il sinistro al limite dell’area, superando Olivera. Con un tiro preciso sul palo lontano, Isaksen ha trovato l’angolo giusto, segnando il gol che ha battuto Meret.
Il Napoli si getta in avanti con i nuovi entrati Neres, Gilmour e Raspadori ma nonostante il pressing finale non riesce a trovare la via per il pari.
Antonio Conte, allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta per 1-0 contro la Lazio.
Nonostante avete occupato molto l’area di rigore, nei cross non siete stati precisi. È un’analisi giusta?
“Sì assolutamente. Io penso che la partita di oggi abbia detto chiaramente che la strada che stiamo facendo secondo me è quella giusta, perché nella nostra idea c’è la voglia di aggredire l’avversario e non fargli fare la partita, di cercare di comandare noi la partita e creare delle situazioni durante il possesso per fare male all’avversario. Sicuramente c’è da migliorare, soprattutto sotto quest’ultimo punto di vista, perché arriviamo tante volte lì però poi manca l’ultimo passaggio. Questa non è la prima volta che accade questo tipo di situazione, però ci stiamo lavorando. Non sono affatto dispiaciuto della prestazione dei ragazzi perché hanno dato veramente tutto, hanno fatto una buona gara con grande spirito, grande impegno, grande aggressività, contro sicuramente una buona squadra. La Lazio non è una meteora, è un’ottima squadra e stan facendo benissimo. Però non son deluso né scontento, so che la strada è quella, è inevitabile che durante questa strada ci sono degli inciampi e probabilmente ce ne saranno altri in futuro. Però quello che voglio vedere è quello che ho visto oggi: quindi una squadra che cerca di aggredire, che non è mai doma, che cerca di avere il pallino del gioco in mano. Poi bisogna essere più qualitativi negli ultimi 30 metri, perché andiamo tante volte a riempire la zona e poi facciamo un po’ più fatica“.
È sembrata come la partita con l’Atalanta: avete fatto gioco, avete creato, però poi delle ripartenze e nelle occasioni vi siete fatti trovare un po’ impreparati. È anche lì l’equilibrio da trovare?
“Le ripartenze ci sta, è inevitabile che se porti una pressione ci sono a volte delle situazioni di ripartenza, dove magari devi essere un pochettino più preparato. Però ripeto: questo fa parte anche del processo di crescita. Preferisco vedere una squadra attiva e non passiva, che sta lì ad arroccarsi e a prendere eventualmente il gol difendendosi tutti bassa. Noi abbiamo iniziato questo percorso e ci stiamo lavorando tanto, penso che stia dando buoni frutti. C’è ancora da fare, son passati solo cinque mesi. Continuiamo a lavorare con questi concetti perché non si torna indietro, non voglio vedere una squadra remissiva che sta lì a difendere la porta. Noi ci giochiamo la partita cercando di aggredire l’avversario e stando più accorto possibile, ma soprattutto cercando negli ultimi 30 metri di avere un po’ più di qualità, perché i giocatori di qualità devono fare la differenza sul cross, sul tiro e sulle occasioni che si creano“.
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