“L’agricoltura incarna il futuro del nostro Paese”

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Claudio Papa

CAMPOBASSO – L’agricoltura incarna il futuro del nostro Paese. Questo quanto emerso nel corso della 22ma edizione del Forum dell’Agricoltura e dell’Alimentazione tenutosi il 28 e 29 novembre a Villa Miani a Roma. Organizzato dalla Coldiretti in collaborazione con The European House – Ambrosetti, la due giorni romana ha visto la partecipazione anche di una delegazione molisana guidata dal Presidente e dal Direttore regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa e Aniello Ascolese.

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A fare gli onori di casa il Presidente nazionale Ettore Prandini ed il Segretario Generale Vincenzo Gesmundo. Numerosi e di grande spessore gli ospiti che hanno preso parte alla kermesse, dal Vice presidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, al Ministro della Salute Orazio Schillaci, dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, fino al neo vicepresidente della Commissione Ue, Raffaele Fitto.

Nutriti e tutti di grande attualità gli argomenti trattati che hanno spaziato dai rischi legati al consumo di cibi ultraprocessati al rapporto fra cibo e salute, dall’uso dell’intelligenza artificiale alla transizione energetica e al nucleare.

“Secondo un rapporto Coldiretti/ Censis – ha osservato il Presidente Papa – il 75% degli adulti e degli anziani sarebbe contento se i figli o i nipoti scegliessero di lavorare nei campi. Un dato – ha aggiunto Papa – all’origine del quale c’è indubbiamente la condivisione delle battaglie di Coldiretti di questi anni per un cibo tracciabile, sicuro, salutare e sostenibile, come la petizione per chiedere l’etichettatura d’origine su tutti gli alimenti in vendita all’interno della UE, lanciata per fare chiarezza a livello scientifico sul cibo artificiale, e la forte azione sindacale per rivendicare il principio di reciprocità delle regole di produzione”.

“L’agricoltura italiana – gli ha fatto eco il Direttore Ascolese – rappresenta e difende valori attuali e positivi come la sostenibilità, la qualità e la tutela e promozione della buona salute. Per questo – ha aggiunto – la mobilitazione di Coldiretti per l’etichettatura d’origine, portata avanti con la petizione “Stop cibo falso: origine in etichetta”, mirante ad ottenere una legge europea di iniziativa popolare ad hoc, è perfettamente in linea con quanto chiede il 91% degli italiani (rapporto Coldiretti/ Censis) ovvero informazioni semplici e trasparenti con la provenienza di tutti gli ingredienti del cibo che mettono in tavola, così da poter capire bene di cosa si tratta”.

Riguardo all’uso delle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale in agricoltura il Presidente Papa ha anche sottolineato come queste permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, come l’acqua, grazie a centraline meteo collegate a satelliti, e di migliorare l’efficienza delle operazioni grazie all’uso di attrezzature di precisione farming, meglio nota come agricoltura di precisione che, unitamente alle Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita), costituiscono un passo importante verso un’agricoltura più sostenibile grazie alla selezione di varietà vegetali più resilienti ai cambiamenti climatici e con un minore impatto ambientale. Tuttavia – ha precisato – queste non devono far perdere di vista i limiti e i costi etici di uno strumento che in nessun caso dovrebbe andare a sostituire la centralità dell’uomo, sacrificandola sull’altare del suprematismo tecnologico”.

Riguardo all’uso del nucleare, poi, nel corso della due giorni è scaturito che una vera transizione green si potrà realizzare solo puntando sull’energia nucleare pulita, ovvero quella a fusione, combinata allo sviluppo delle rinnovabili, dal biogas all’agrivoltaico, per garantire il fabbisogno energetico legato alle esigenze del tessuto produttivo ma anche allo sviluppo delle innovazioni.

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Sul fronte europeo, invece, i vertici confederali di Coldiretti hanno evidenziato l’impegno dell’Organizzazione per un concreto cambio di passo della Pac (Politica agricola comune) affinché gli aiuti comunitari vengano concessi in via esclusiva agli imprenditori agricoli a titolo professionale.

Un altro importante momento di confronto è poi scaturito dalla “esportazione” del modello italiano dei farmer market. “L’esperienza dei mercati contadini – ha detto il Direttore Ascolese – si propone oggi come modello a livello mondiale per aiutare le economie dei Paesi più poveri, a sviluppare filiere alimentari ‘dal basso’ per difendere la democraticità del cibo e riappropriarsi dei processi decisionali a vantaggio della collettività”.

In questo contesto un ruolo da protagonista lo svolge la World Farmers Markets Coalition, un’organizzazione non-profit che fa parte dei dieci progetti selezionati nell’ambito del Programma Food Coalition della Food and Agriculture Organization (Fao). Nata tre anni fa su iniziativa di Coldiretti e Campagna Amica con il coinvolgimento di sette associazioni sparse nei vari continenti, è arrivata a coinvolgere oltre settanta realtà rappresentative da 60 paesi, 20.000 mercati coinvolti, 200.000 famiglie agricole e oltre 300 milioni di consumatori.



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