Nuovo Giornale Nazionale – IL RAPPORTO CENSIS 2024, CAUSE E EFFETTI

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Sindrome italiana

La sindrome italiana è la continuità nella medietà, in cui restiamo intrappolati: né capitomboli rovinosi nelle fasi recessive, né scalate eroiche nei cicli positivi. Ma nasconde una insidia. Se il ceto medio si sfibra (i redditi sono inferiori del 7% rispetto a vent’anni fa) fermenta l’antioccidentalismo e si incrina la fede nelle democrazie liberali, nell’europeismo e nell’atlantismo: il 66% degli italiani incolpa l’Occidente dei conflitti in corso e solo il 31% è d’accordo con il richiamo della Nato sull’aumento delle spese militari. Intanto si infiamma la guerra delle identità sessuali, etnico-culturali, religiose, in lotta per il riconoscimento. Mentre è in atto una mutazione morfologica della nazione (l’Italia è prima in Europa per acquisizioni di cittadinanza: +112% in dieci anni). Siamo preparati culturalmente? Nel Paese degli ignoranti, per il 19% Mazzini è stato un politico della prima Repubblica e per il 32% la Cappella Sistina è stata affrescata da Giotto o da Leonardo. Ecco i conti che non tornano nel sistema-Italia: più lavoro e meno Pil, turismo su e industria giù, carenza di personale e ipoteche sul welfare. Giovani: i disagiati e i salvati

Quello che si può leggere è la sintesi autorevole del  Rapporto Censis pubblicato qualche giorno fà , fotografia “autentica” dello stato di fatto e di diritto della nostra società. Il Rapporto, suddiviso in vari capitoli, è una analisi datata al 2024 delle condizioni socio economiche del Paese.

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I grafici proposti nel Rapporto sono illuminanti su reddito pro capite, del rapporto con l’Europa, delle considerazioni circa la cittadinanza coniugata con il fenomeno della immigrazione, delle mutazioni degli orientamenti politici. Aspetto pregnante è ciò che si scrive sullo stato di “ignoranza” così definito di buona parte della popolazione, su cui si proporranno alcune riflessioni.

Ma non era questo il Paese ove il titolo di dottore conferiva uno status di privilegio? E’ vero o non è vero che oggi tra lauree brevi, magistrali,specialistiche,master ,varie ed eventuali, manteniamo nelle aule universitarie buona parte della popolazione giovanile, quando un tempo, e si scrive di non  oltre qualche decennio fà, ad esempio ci si laureava a 22 anni in Giurisprudenza ed a 25 anni si poteva sperare di diventare notaio?

Scriviamo alcune ulteriori considerazioni. Vi ricordate il “18 politico” che veniva preteso agli esami dai collettivi di sinistra? Vi ricordate quando le elitè radical chic, con il professor Monti alla testa, si inventarono le “loro” facoltà privilegiate? E cosa scrivere dei professori con cognomi importanti direttori di riviste patinate di geopolitica che vanno a convegni e conferenze con vestiti apparentemente trasandati come maglioni “grandi firme” in cashmere da oltre 1.000 euro, scarpe e giacche modello casual da sartoria londinese, donnine con gonne e borse con griffe dorate in allegato carte di credito platinum e biglietti viaggio per imbarcazioni da 30 metri.

E cosa ci hanno regalato? Ci hanno regalato la dittatura del “pensiero unico”, la dottrina woke, il cancel culture, il transumanesimo, il metaverso, la società fluida con generi ibridi imposti come modello sociale. Hanno distrutto la famiglia, hanno elevato a divinità pagane l’individualismo trasformandolo in narcisismo patologico maligno. Hanno creato un “falso sé” indotto come comportamenti standardizzati. Si sono inventati gli Uffici Abilitazione Libertà Democratiche, ovviamente le loro, al grido “l’Europa ce lo chiede”.

Nel durante i salari non garantiscono neanche le spese sanitarie, il costo della vita al “carrello della spesa” è diventato insostenibile. Ma in ogni caso hanno garantito i “loro” privilegi, come la ultima vicenda Stellantis che a fronte di dividendi imponenti ha provocato la chiusura di stabilimenti industriali. E cosa scrivere della carta stampata dove accattoni per decenni hanno fatto da megafono per supportare indagini giudiziarie mirate a distruggere gli oppositori al “Sistema”, ed in allegato la destrutturazione di ogni apparato statale ormai governato da incapaci e raccomandati di turno che alle 16,30 del venerdi chiudono tutto per riaprire il  lunedì alle 9,30, dopo cappuccino e cornetto, gli unitili uffici pubblici.

Ed adesso il Censis scrive che gli italiani sono un popolo di ignoranti, e non si può dar torto visto che i tik tok sono i nuovi libretti Bignami per superare gli esami scolastici. 

Che gli italiani siano fondamentalmente “mediocri” è un fatto anche cinematografico, a ricordare Fantozzi, passando per i personaggi di Sordi fino all’attuale Zalone. Che siano un popolo di traditori pronti a vendersi al nemico è un fatto neanche a voler ricordare l’art. 16 del Trattato di Pace di Parigi del 1947, ma questo può essere ricordato anche oggi se il Sole 24 Ore di domenica 8 dicembre pubblica in prima pagina l’opinione di un autorevole articolista che giudica negativamente il fatto che l’Italia potrebbe diventare, in questa fase storica, nuova locomotiva europea in quanto sia la Francia che la Germania, il famoso asse Franco-Tedesco caro alla sinistra, poi recupererà. E’ la solita solfa di chi, avendo perso le chiavi delle stanze che contano, critica ciò che fino a ieri gestiva in prima persona.

Comunque è vero. Gli italiani sono ignoranti. Lo sono per ignavia, pigrizia, negligenza. Ma chi ha governato in questi ultimi decenni che mestiere ha fatto, oltre vacanze a Capalbio, Cortina, barche e montagne?

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Avevamo l’IRI, ed eravamo una Potenza Mondiale. Chi la ha distrutta? Avevamo Mattei, Marchionne, ma anche Falcone e Borsellino, e che fine hanno fatto, per non scrivere di migliaia di storie minori ma non di meno drammatiche. Ed i 6 milioni di italiani che ci hanno abbandonato?

Come al solito la solita storia, “tutte chiacchiere e distintivo”.

Si chiude con una testimonianza diretta di chi scrive in palese offesa e dileggio di questi 4 soloni da 4 soldi.

Sere fà in un centro commerciale, non di quelli italiani ben illuminati ed arredati, bensì quelli dei cinesi ormai quasi per la maggiore come diffusione, sempre chi scrive ha visto un anziano italiano cercare e non trovare uno sgabello o sedia per misurarsi un paio di pantofole costo euro 10. Una Signora Italiana(si scrive con la maiuscola) alla cassa dove dall’altra parte un cinese maleducato ed arrogante, quasi mortificata ed imbarazzata contava i pochi centesimi per pagare un paio di mutande( si,proprio un paio di mutande) per euro 3, a differenza di quelle 4 baldracche che si vedono alla televisione o sui social che indossano “fili infra chiappe” leopardati da centinaia di euro per offendere l’intelligenza degli spettatori.BASTA.

E’ questa l’Italia che i governi di centro sinistra, eredi dei governi democristiani, ci hanno lasciato. PMI che falliscono, grandi gruppi che aggirano il fisco con sedi legali e fiscali in Olanda, e per finire i loro “vati” ci vengono pure a fare le lezioni di democrazia e cultura.

Andatevene in montagna a fare le vostre settimane bianche e non vi preoccupate. I satelliti della Nato ignoreranno le protuberanze che porgete al sole…..





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