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Sabato 7 e domenica 8 dicembre il mondo dell’Olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure si è presentato al grande pubblico per la prima volta in un evento diffuso in tutta la regione per scoprire da vicino oliveti, frantoi e il lavoro delle aziende olivicole: è “OrgOlio Liguria weekend”.
Grazie alla collaborazione tra Agenzia In Liguria e il Consorzio di tutela dell’Olio Riviera Ligure DOP, sono rimaste aperte nel weekend dell’Immacolata 23 aziende olivicole delle due Riviere con l’intento di diffondere la cultura e l’utilizzo dell’olio “nuovo”.
Le aziende si sono messe a disposizione dei visitatori nei loro punti vendita o nei loro frantoi per raccontare la meraviglia del loro lavoro figlio di una lunga tradizione, per far scoprire il sapore dei loro prodotti e spiegare i segreti delle diverse cultivar – sono otto le principali – da cui nasce l’oro della Liguria. Un’occasione unica per unire alla visita sul posto, la possibilità di acquistare l’olio nuovo, da regalare in occasione del Natale o da portarsi a casa.
L’Olio Extravergine di Oliva Riviera Ligure DOP, imbottigliato nelle bottiglie con il “collarino” numerato giallo del Consorzio di tutela, porta ai clienti un’identità territoriale che racconta usi, sapienze, valori che rendono il nostro olio sinonimo di Liguria; in un certo senso possiamo dire che questi sono termini intercambiabili.
Qualche numero non guasta… in Liguria abbiamo 2427 ettari di terreno olivati iscritti al sistema di controllo del Consorzio di tutela, a cui sono iscritte 728.100 piante. Sono 370 le aziende consorziate distribuite nelle quattro provincie, che nella stagione 2023/24 hanno prodotto 2580 quintali di olio (ma ci sono annate di maggior produzione, l’andamento dipende da vari fattori pedoclimatici).
Per “toccare con mano” un poco della realtà olearia ligure siamo andati a Santo Stefano al Mare, nella Riviera dei Fiori tra Imperia e Sanremo, a visitare uno dei due punti vendita dell’azienda Frantoio Ulivi di Liguria, che ha la sede a Torre Paponi, nell’ariosa verdissima valle di Pietrabruna. Azienda a conduzione familiare, una bella testimonianza del modo tradizione ligure di “vivere” l’olivo e l’olio.
Svicolando tra i clienti che aspettano che vengano confezionati i loro pacchi regalo abbiamo chiesto a Federica Guasco, quarta generazione di olivicoltori della sua famiglia titolare dell’azienda, il senso e in significato di questo evento regionale.
Federica dice che “il senso di questa manifestazione è quello di dare valore al vero prodotto locale, certificato da tutta la filiera, nel senso che l’ente certificatore controlla l’olivicoltore, controlla il frantoiano e controlla il confezionatore. Ogni bottiglia ha un collarino alfanumerico rilasciato dal Consorzio così il consumatore ha la garanzia che quel prodotto sia tracciato lungo tutta la filiera e quindi sia un vero prodotto locale; perché purtroppo assistiamo già da qualche anno a delle contraffazioni sul mercato e questo quindi è un metodo per tutelare il consumatore.
Un altro parametro indicativo può essere il prezzo perché il vero prodotto ligure non può avere un prezzo molto basso: il prezzo elevato nasce direttamente dal costo dell’oliva, sappiamo bene che in Liguria gli oliveti sono tutti terrazzamenti e già il raccogliere le olive ha un costo elevato; inoltre la quantità di olive liguri è scarsa, sono poche; è una legge di mercato, le olive costano tanto quindi il prezzo dell’olio non può essere basso come ad esempio quello dell’olio spagnolo o quello italiano di zone dove la raccolta può essere totalmente meccanizzata e quindi già alla radice ha costi diversi”.
In realtà direi che è un concetto generale e sempre valido: la qualità non può essere regalata. E ben lo sanno i tanti clienti che durante il breve tempo della nostra intervista sono entrati a vedere, chiedere, valutare, fare acquisti e ordinazioni. E certamente è stato altrettanto presso le altre aziende sparse per le due Riviere che hanno partecipato a questo lodevole evento di conoscenza.
www.oliorivieraligure.it
www.frantoioulividiliguria.it
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