L’Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital, giunto alla sua nona edizione e presentato il 9 dicembre 2024 presso gli uffici di W Executive a Palazzo Bocconi, analizza le startup e PMI innovative, esaminando la loro crescita negli ultimi anni, quante di esse hanno scelto il Corporate Venture Capital e quali sono le loro performance economiche. Parallelamente, inquadra gli investitori corporate, le loro caratteristiche e in quali settori decidono di investire. Una novità rispetto alle passate edizioni è uno studio delle startup uscite dal registro nel corso dell’ultimo anno.
Le 10 evidenze principali
1. Per il secondo anno consecutivo si contrae il numero di startup e PMI innovative in Italia: nel 2024 sono circa 15,9 mila, in calo del 4,1% rispetto al 2023, e con un fatturato complessivo di 11,1 miliardi di euro. In Italia operano circa 15,9 mila startup e PMI innovative, che contano più di 133 mila quote di partecipazione e quasi 84 mila soci. Il fenomeno, che era stato in continua crescita dal 2013 al 2022, rallenta per il secondo anno consecutivo: rispetto al 2023, si contano quasi 1000 startup in meno, mentre le PMI innovative crescono di circa 300 unità. Questa contrazione si spiega principalmente con un minor numero di iscrizioni al registro delle startup innovative, e non per una maggiore probabilità di uscita di quelle presenti. Il 75,6% delle startup uscite dal registro nel corso dell’ultimo anno sono ancora attive e il 10,3% di queste sono diventate PMI innovative. Nell’anno di esercizio 2023, le 15,9 mila imprese innovative hanno prodotto 11,1 miliardi di euro di ricavi, un dato ancora parziale di poco inferiore agli 11,5 miliardi dell’anno precedente (-3,3%).
2. Un terzo delle startup e PMI innovative è partecipato da Corporate Venture Capital, per un totale di 5,3 mila imprese che generano 5,3 miliardi di euro di ricavi (il 47,2% del totale). Il 33,2% delle 15,9 mila startup e PMI innovative è partecipato da soci CVC. Si tratta di 5,3 mila imprese, che insieme generano 5,3 miliardi di euro, pari al 47,2% dei ricavi totali delle startup e PMI innovative italiane (l’incidenza più elevata tra le categorie di investitori). Rispetto al 2023, aumenta il peso delle partecipazioni corporate così come degli investitori specializzati in innovazione.
3. Le startup e PMI partecipate da CVC restano sostanzialmente stabili in numero (-0,7%) e crescono in termini di valore della produzione (+1,9%). Nel 2024 i soci e le quote di startup e PMI innovative partecipate da CVC sono aumentati rispettivamente del 6,3% e dell’8,0%, tassi di crescita superiori al totale. Ancor più significativo il differenziale in termini di ricavi: a fronte di un calo del 3,3% nel valore totale della produzione delle startup e PMI innovative, quelle finanziate da CVC registrano un aumento annuo dei loro ricavi dell’1,9%. Questa differenza sussiste anche nel confronto con il pre-Covid: il fatturato delle startup e PMI partecipate da CVC è cresciuto del 74,5% dal 2019 (contro il +63,3% nell’aggregato).
4. Considerando il valore della produzione, le performance economiche nel 2023 sono positive sia per le startup che per le PMI partecipate da CVC. Il valore della produzione mediano delle startup innovative partecipate da CVC supera i 50 mila euro nel 2023, in crescita annua del 30%, ma lontano dalle performance delle startup partecipate da investitori specializzati (139 mila euro e +97,5% annuo). Il fatturato mediano delle PMI CVC arriva invece a 1,6 milioni di euro, di fatto alla pari con quelle partecipate da investitori specializzati. D’altro canto, la percentuale di imprese innovative CVC con margine operativo lordo (MOL) positivo si colloca al 45,7% per le startup e al 70% per le PMI, valori nettamente superiori rispetto alle startup e PMI partecipate da investitori specializzati (rispettivamente 30,6% e 36,4%).
5. I Corporate Venture Capitalist italiani si confermano prevalentemente società di piccole dimensioni (il 64,9% ha meno di 10 addetti), ma aumentano gli investimenti delle aziende medio-grandi (50+ addetti). Gli investitori corporate sono principalmente società con meno di 10 addetti (il 64,9% del totale investitori CVC), le quali rappresentano anche il 65,9% del capitale sociale totale detenuto da corporate in startup e PMI innovative. Questa quota, tuttavia, è in calo di oltre tre punti percentuali rispetto al 2023, mentre aumenta il peso degli investimenti da corporate di maggiori dimensioni (con quasi 24 milioni di euro di capitale in più immessi da imprese medio-grandi nell’ultimo anno). I soci corporate operano prevalentemente nei servizi: non finanziari per il 42,0%, finanziari per il 20,6%, informatici per il 10,9%; solo il 9,6% operano nell’industria. Questi ultimi differenziano maggiormente le loro partecipazioni in startup e PMI innovative investendo per il 30,3% nel settore “software”, per il 28,2% nei settori industriali e per il 22,4% nel settore ricerca e sviluppo.
6. A livello geografico startup e PMI innovative aumentano solo nel Sud e nelle Isole, dove però si acuisce la carenza di investitori corporate, il 47,8% dei quali si concentra nel Nord-Ovest. Per il secondo anno consecutivo, il numero di startup e PMI cresce solamente nel Sud e nelle Isole (ora sede del 27,4% del totale nazionale). Questa tendenza si scontra con una scarsità di potenziali investitori corporate nella stessa ripartizione: quasi la metà (47,8%) dei soci CVC è infatti concentrata nel Nord-Ovest Italia, a fronte di un modesto 12,2% nel Sud e nelle Isole.
7. Si mantiene elevato il dinamismo intersettoriale, con la gran parte dei soci CVC che investe in settori diversi dal proprio (81,7%), mentre si riduce il dinamismo interregionale (solo il 24,5% dei CVC investe fuori dalla propria regione). Ben l’81,7% dei soci corporate ha investito in startup e PMI innovative operanti in settori diversi dal proprio, mentre solo il 24,5% dei soci CVC ha investito in realtà innovative che hanno sede legale in un’altra regione, in netto calo rispetto al 30,2% del 2023. Il Corporate Venture Capital in Italia, dunque, si presenta come un fenomeno che punta molto su investimenti in settori disparati al fine di diversificare le proprie competenze (cosa che avviene in particolar modo per gli investitori industriali), mentre il mercato risulta più frammentato a livello geografico.
8. Anche in Lombardia diminuiscono le startup e PMI innovative (-4,7% annuo), pur rappresentando oltre un quarto del totale nazionale e generando un terzo dei ricavi. In Lombardia risiedono più di 4,3 mila startup e PMI innovative, il 27,4% del totale italiano, che generano 3,7 miliardi di euro di ricavi (pari al 32,9% del valore nazionale). Entrambi i numeri sono però in calo rispetto all’anno precedente, rispettivamente del 4,7% e del 5,8%.
9. Il CVC e gli investitori specializzati sono più diffusi in Lombardia, e le startup e PMI con queste partecipazioni presentano le performance economiche migliori. Delle circa 4,3 mila startup e PMI innovative lombarde, il 40,8% è partecipato da investitori CVC, una percentuale nettamente superiore rispetto a quella italiana (33,2%). In termini di valore della produzione, il contributo delle startup e PMI partecipate da CVC al totale lombardo sale al 51,4%. Sotto il profilo delle performance economiche, il valore della produzione mediano in Lombardia è superiore rispetto alle altre regioni, mentre la percentuale di imprese innovative con margine operativo lordo positivo risulta più bassa rispetto al resto d’Italia.
10. In Lombardia crescono del 13,5% le imprese di grandi dimensioni fra i soci corporate. Le caratteristiche dei soci corporate lombardi non si discostano molto da quelle evidenziate dai dati nazionali: sono soprattutto società di piccole dimensioni appartenenti ai servizi. Il numero di investitori di grandi dimensioni (250+ addetti) è però cresciuto del 13,5% tra 2023 e 2024. Rispetto al resto d’Italia, l’ecosistema innovativo lombardo appare più «accentrato», con il 75,8% degli investitori CVC che si rivolge verso settori diversi dal proprio e il 20,1% che investe fuori regione (in entrambi i casi, un’apertura inferiore rispetto alle altre regioni).
Per il report completo e per le edizioni precedenti dell’Osservatorio, si rimanda al seguente link: https://osservatorio-openinnovation.it/. In allegato le slide presentate presentate il 9 dicembre 2024 presso gli uffici di W Executive a Palazzo Bocconi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link