agklis fa il bilancio “Buon anno per FIBA, puntiamo a far rientrare le squadre russe e bielorusse” – di Elio De Falco

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Si è tenuta oggi la consueta conferenza stampa del Segretario Generale FIBA Andreas Zagklis; il dirigente ellenico ha fatto il punto su quello che è stato il 2024 della Federazione internazionale, elogiando quanto fatto in occasione delle Olimpiadi di Parigi.

“Siamo orgogliosi di dire che abbiamo battuto il record di spettatori che reggeva dall’edizione di Atlanta ’96; inoltre oltre il 10% del ticketing di tutti i Giochi è stato venduto per gli eventi di basket, un risultato che va ben oltre le aspettative”.

Anche i contenuti social hanno riscosso grande successo, con oltre 5 miliardi di visualizzazioni nell’anno solare, tuttavia Zagklis non si perde in vanagloria, “rispetto allo scorso anno in cui ci sono stati i Mondiali – ammette – siamo leggermente calati, nel 2023 avevamo abbattuto il muro dei 6 miliardi di views”.

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Il segretario generale ha parole di apprezzamento anche per la crescita del basket femminile.

“Dai Mondiali del 2022 in Australia – afferma – si è aperta quello che posso definire il decennio d’oro del basket femminile; ad Anversa siamo recentemente riusciti a battere il record di affluenza per una partita con oltre 13mila spettatori”.

Per quanto riguarda le competizioni per club, Zagklis ha voluto evidenziare l’espansione della BCL che conta, oggi, non solo la competizione europea, ma anche la BCL Americas e la BCL Asia.

Oltre a questo, un altro motivo di vanto è stata la Coppa Intercontinentale disputatasi a Singapore; “per la prima volta ha visto la partecipazione di squadre provenienti da tutti e 5 i continenti, essendosi unita anche la federazione dell’Oceania con le squadre provenienti da Australia e Nuova Zelanda. Il livello competitivo – ha aggiunto, è salito tantissimo con il G-League Ignite Team e alla fine l’Unicaja Málaga ha riportato in Spagna il titolo”.

Non è mancata una considerazione sulle scorse finali di BCL, le prime a giocarsi su una superficie in vetro in cui si potessero riprodurre immagini, innovazione già adottata, per esempio, dal Panathinaikos.

Sul basket 3X3, invece, Zagklis ha tenuto a sottolineare come, se fosse scorporato dalla pallacanestro tradizionale, avrebbe rappresentato la quinta federazione più grande di tutti i Giochi Olimpici. Un movimento in crescita, quello del 3X3, che tuttavia il segretario generale non vede come un’opzione nelle giovanili.

“Le basi del basket sono uniche, la nostra idea è che, ad un certo punto, si scelga una delle due modalità di gioco, classica o 3X3”.

L’introduzione si conclude con una novità per gli appassionati dei videogame; l’approvazione da parte del CIO delle Olimpiadi eSports che si celebreranno nelle Filippine ha aperto un’opportunità. “Abbiamo presentato la nostra candidatura per portare il basket attraverso il gioco NBA 2K, siamo fiduciosi”.

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È arrivato, poi, il turno delle domande, questi i temi principali sui quali la stampa internazionale ha interrogato Zagklis.

Per quanto riguarda l’eventuale creazione di una lega NBA in Europa, il massimo dirigente ha voluto rafforzare l’intenzione di collaborare con la massima lega americana, così come accade con ECA, tuttavia “il nostro lavoro resta quello di proteggere l’ecosistema del basket europeo, le selezioni nazionali e i campionati; non rappresentiamo una cerchia ristretta di club, ma la totalità dei 500/600 che popolano il nostro basket”, ha ammonito.

Altra nota dolente degli ultimi anni è il sempre più massiccio esodo di giovani europei verso l’NCAA, attratti dalle nuove regole finanziarie che permettono loro di ricevere un compenso attraverso contratti di sponsorizzazione.

“È un problema che è apparso di recente, – spiega Zagklis – ed in continua evoluzione. Con l’NBA abbiamo già da tempo stabilito un sistema di buyouts in favore dei nostri club, ciò non è ancora accaduto con la NCAA e questo ha creato preoccupazione in noi e nei nostri stakeholders. Proprio per questo – ha annunciato – lo scorso giovedì abbiamo approvato la costituzione di un pool di esperti composto da 3 rappresentanti delle competizioni fiba, uno per le leghe europee che viene dalla liga ACB, un club e un coach federale under 17”.

Il Segretario Generale ha riferito, inoltre, che sono già in corso contatti con l’NCAA, infine ha suggerito, per avere un quadro più dettagliato, di consultare l’International Basketball Migration Report pubblicato proprio da FIBA.

Un altro argomento di discussione è stata la decisione di Eurolega di far disputare le Final 4 a Dubai, qui Zagklis ha affondato il colpo: “Certo, – precisa – ancora non abbiamo l’ufficialità della scelta, tuttavia mi sento di dire che, prima di esplorare altri mercati fuori dal continente, noi come FIBA Europe preferiamo provare far rendere quelli che abbiamo e cercarne di nuovi all’interno dei nostri confini, per lungo tempo non ne siamo stati capaci, ora stiamo mettendocela tutta in questo senso. Guardare ad altre destinazioni, ad oggi, mi sembra una scelta dettata dall’opportunismo”.

L’invitato di pietra, però è sempre la Russia, con lei la Bielorussia che condivide la sanzione dell’esclusione dalle competizioni continentali.

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La risposta della massima carica federale è diplomatica: “Noi seguiamo le indicazioni del CIO e, almeno per quest’anno, non cambierà lo stato delle cose, come abbiamo confermato lo scorso giovedì nella riunione del board. Nonostante ciò – rivela ancora Zagklis, – le conversazioni con ambo le federazioni proseguono, coinvolgendo anche Andrei Kirilenko. Noi aspettiamo la pace e speriamo nella pace, dobbiamo attendere l’evoluzione delle vicende geopolitiche, anche se, ammetto, non capisco perchè in Bielorussia si possano giocare partite di calcio internazionali, senza alcun problema tra l’altro, e non quelle di basket”.

Dalla Russia a Israele che non ha subito le stesse sanzioni; qui Zagklis si schernisce: “Più che a chi escludere, – afferma – vogliamo pensare a come tornare ad includere tutti, nonostante conflitti ed altri problemi, il nostro DNA è quello di unire tutti nel gioco. In questi mesi ci siamo occupati di mantenere alti standard di sicurezza per le squadre, per i loro staff, ma anche per gli avversari, intendiamo mantenere questo modo di agire e teniamo sotto controllo la situazione anche in Siria. Dovessero cambiare le situazioni, saremo pronti a convocare una riunione d’urgenza ed a muoverci di conseguenza”.

 

di Elio De Falco



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