Ciak in Viaggio – Vicky Cristina Barcelona e il ritratto di una Barcellona magica

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Partire per una vacanza estiva e ritrovarsi a prolungarla oltre il previsto, facendosi trascinare da avventure inattese: Barcellona fa questo effetto.

Città di musica, arte, fiori e tapas, Barcellona è un vero e proprio museo a cielo aperto, capace di incantare visitatori provenienti da ogni angolo del mondo, in qualsiasi stagione. Ogni strada e piazza custodisce monumenti che lasciano senza fiato. Le passeggiate lungo il mare, le serate sulle terrazze panoramiche con vista sullo skyline cittadino, e le oasi verdi come il Parc de Montjuïc o il Parc de la Ciutadella sono solo alcune delle esperienze che rendono il capoluogo catalano magico. Senza dimenticare il fascino del porto turistico e del Port Olímpic, o le emozioni legate alla passione per l’FC Barcelona. Insomma, ogni visita a Barcellona diventa un’occasione per scoprire nuove meraviglie e vivere emozioni autentiche.

Lo sa bene chi ha visto Vicky Cristina Barcelona: trentanovesima pellicola e quarta girata da Woody Allen al di fuori degli Stati Uniti, il film esplora l’irrazionalità dell’amore attraverso situazioni tanto imprevedibili quanto appassionanti. Un viaggio cinematografico nelle contraddizioni dell’animo umano e nelle passioni che mettono alla prova caratteri profondamente diversi tra loro.

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È la prima volta che il regista newyorkese dirige in terra spagnola, portando sul grande schermo tutta l’arte, la musica e i colori della città iberica, che omaggia a partire dal titolo.

Il film si avvale di un cast stellare: Penélope Cruz, Scarlett Johansson e Javier Bardem regalano interpretazioni straordinarie, tanto che l’attrice spagnola si è aggiudicata l’Oscar come miglior attrice non protagonista nel 2008. La penna del regista americano descrive i vari aspetti della vita senza banalità e con l’ironia che lo contraddistingue. Ovviamente con l’utilizzo della voce fuori campo, tipica dei film di Woody Allen, che accompagna lo spettatore in questo viaggio a Barcellona.

Trama

In una calda estate spagnola, le vite di due turiste americane, Vicky (Rebecca Hall) e Cristina (Scarlett Johansson), si intrecciano con quella del carismatico pittore Juan Antonio (Javier Bardem). Vicky, riservata e pragmatica, è in procinto di sposarsi, mentre Cristina, la sua esuberante amica, è alla ricerca di emozioni intense e avventure fuori dagli schemi.

L’incontro con Juan Antonio dà il via a un susseguirsi di eventi che mettono a nudo le fragilità e i desideri nascosti dei protagonisti. Costretta a trascorrere del tempo da sola con il pittore, Vicky scopre in sé sentimenti che pensava incompatibili con la sua natura e il suo imminente matrimonio. Intanto, Cristina si lascia travolgere da una relazione passionale con l’artista, ma l’equilibrio viene presto sconvolto dall’arrivo improvviso di Maria Elena (Penélope Cruz), l’ex compagna di Juan Antonio.

Maria Elena, tormentata da problemi di depressione e instabilità emotiva, cerca conforto nel pittore, che però è impegnato con Cristina. La gelosia e la sofferenza di Maria Elena sfociano in scene drammatiche e atti estremi, fino a culminare in una relazione a tre, tanto insolita quanto precaria.

Con la sua inconfondibile freddezza e ironia, Woody Allen mette in luce la fragilità e l’imprevedibilità delle attitudini umane, le quali possono mutare da un momento all’altro. La pellicola difatti riflette sull’irrazionalità dell’amore, descrivendo rapporti che oscillano tra seduzione e delusione. Proprio come i personaggi che li vivono, i sentimenti sono allo stesso tempo vivaci e struggenti, in una narrazione che cattura la contraddizione intrinseca delle passioni umane.

Viaggio a Barcellona

Inizialmente pensato per essere girato a San Francisco, la città di Barcellona mise a disposizione due milioni di euro per pagare i costi di produzione del film, e così Woody Allen decise di girare quasi l’intero film in Spagna, mostrando una cartolina a colori della città catalana.

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Il regista newyorkese sceglie di mostrare due volti della metropoli europea, uno conosciuto ed uno meno noto, e per farlo si avvale di due personaggi che, anche se non compaiono fisicamente nella pellicola, si dimostrano “onnipresenti” nella vita dei protagonisti. Il primo è l’architetto Antoni Gaudì, le cui grandi opere vengono esplorate da Vicky e Cristina nei panni di turiste.

La Sagrada Familia è il cuore del modernismo e la più importante opera di Gaudì. L’imponente cattedrale ancora in costruzione dal 1882 e simbolo inconfondibile della città è ricca di simbolismi ispirati alla natura e di un’incredibile originalità. Ed è da qui che Vicky e Cristina iniziano il loro tour alla scoperta della città: scattano fotografie della facciata della Passione e della Natività e dell’interno ancora incompleto dove nella cripta è sepolto Gaudì (la fine dei lavori è prevista per il 2026). A 10 minuti dalla Sagrada Familia troviamo un altro edificio modernista, Hospital Sant Pau di Lluìs Domènech i Montanes. È da questo splendido complesso architettonico che Vicky esce dopo la lezione di spagnolo e vede in lontananza la Sagrada Familia.

Percorrendo la via principale dell’Exaimple troviamo altri edifici espressione del modernismo: Casa Milà, conosciuta anche come La Pedrera (la cava di pietra) dove Gaudì espresse le sue idee più innovative. L’architetto progettò questo palazzo di otto piani attorno a due corti circolari. Non esiste una sola parete dritta in tutto l’edificio. Dopo La Sagrada Familia Vicky e Cristina visitano il singolare tetto della Casa Milà e i camini dalle forme di soldati medievali, con tanto di corazze ed elmi. Juan Antonio compare per la prima volta nel film a pochi passi da qui, davanti alla Fundaciò Antoni Tapiès, primo edificio civile di Barcellona ad essere costruito in ferro.

Sempre dal genio di Gaudì nasce Parc Güell, che domina Barcellona dall’alto e diventato patrimonio mondiale dell’Unesco. Davanti alla coloratissima Salamandra all’ingresso Vicky e Juan Antonio si danno appuntamento dopo il weekend passato a Oviedo.

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E se a Barcellona il re dell’architettura è Gaudì, quello della pittura e scultura non può che essere Mirò. Il film omaggia il poliedrico artista catalano attraverso una scena ricca di ironia in cui Vicky e Cristina, insieme all’amica Judy, fotografano una celebre statua dalle gambe rosse nella Fundació Miró. Di Mirò è anche il grande murale situato accanto al terminal 2 dell’aeroporto El Prat, set di una delle scene iniziali.

Ma non solo arte. Vicky Cristina Barcelona cattura il fascino di Barcellona nei suoi caffè e locali storici. Il locale dove Juan Antonio flirta con entrambe le amiche appena conosciute è il famosissimo Els Cuatro Gats aperto nel 1897, che nel 1900 ospitò la prima mostra di un diciassettenne Pablo Picasso. Il luogo dove Judy dice a Vicky di essere contraria al suo matrimonio è invece il Cafè Vienes. Situato all’interno del noto Hotel Casa Fuster, anche quest’ultimo è da sempre luogo di ritrovo per gli intellettuali della città. Ogni giovedì sera il Caffè Viennese si trasforma in un esclusivo club di Jazz. Per il suo palcoscenico sono passati artisti del calibro internazionale come lo stesso Woody Allen che fece una performance proprio in questo bar col suo clarinetto.

E non si può parlare di Vicky Cristina Barcellona senza menzionare la scena in cui Penélope Cruz e Scarlett Johanson si divertono a scattarsi foto a vicenda, passando davanti all’enorme fontana del Parc de la Ciutadela, sede del Governo della Catalunya.

Indimenticabile, infine, la gita al parco divertimenti Tibidabo che vede Juan Antonio nel ruolo di guida turistica. La location, situata sulla collina Tibidabo da cui prende il nome, offre una vista mozzafiato su una città dai mille volti, in grado di travolgere le vite e i sentimenti delle due protagoniste.

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Non solo Barcellona

Vicky Cristina Barcelona, si sviluppa tra più città spagnole: Barcellona, Avilés e Oviedo.

Nel corso della trama, Juan Antonio invita Vicky e Cristina a trascorrere un fine settimana a Oviedo, definendolo “un volo molto breve”. In realtà Oviedo, la capitale delle Asturie, si trova a circa 430 miglia a ovest di Barcellona, verso la costa settentrionale della Spagna. La scelta di questa location non è casuale. È lì che il Premio Príncipe de Asturias per le Arti viene assegnato ogni anno, un premio che nel 2002 è stato assegnato proprio a Woody Allen. Come segno di riconoscimento, la città ospita una statua dedicata al regista, situata di fronte al San Francisco Park. Su questa statua è riportata una descrizione che Allen stesso ha dato di Oviedo:

“Oviedo è una città deliziosa, esotica, bella, pulita, piacevole, tranquilla e pedonale. È come se non appartenesse a questo mondo, come se non esistesse… Oviedo è come una fiaba”.

Nel film, Oviedo diventa il palcoscenico di momenti romantici tra Vicky e Juan Antonio. Sullo sfondo appaiono i maestosi ritratti del faro e del mare, oppure il locale dove i due si divertono allo spettacolo di flamenco. Tuttavia, queste ultime scene sono state girate ad Avilles (che dista 35 chilometri da Oviedo).

Ancora e ancora Barcellona

Ora, a 16 anni di distanza dal film, Woody Allen (89 anni) si prepara a girare un nuovo film che, in un primo tempo, si sarebbe dovuto girare in Italia, ma per mancanza di finanziamenti il regista ha cambiato i suoi piani facendo ritorno in una città che in passato lo aveva accolto calorosamente: Barcellona. I dettagli sulla trama e sul cast sono al momento avvolti nel mistero, ma la notizia ha già suscitato grande interesse. Non è escluso che Javier Bardem e Penélope Cruz, protagonisti spagnoli indimenticabili di Vicky Cristina Barcelona, possano essere coinvolti nel progetto. La coppia, che ha incantato il pubblico con la loro intensa interpretazione nel film del 2008, ha un legame speciale con questa produzione: fu proprio durante le riprese che i due si innamorarono, per poi sposarsi nel 2010.

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