Drammatica esplosione in una raffineria a Calenzano, ci sono morti

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Esplosione questa mattina nello stabilimento ENI di Calenzano, ai confini con Campi Bisenzio, intorno alle ore 10.20. Il boato si sarebbe sentito per chilometri, fino anche all’Empolese Valdelsa. Una densa colonna di fumo nero è attualmente visibile anche dai comuni vicini, sul posto il sistema di regionale di emergenza sanitaria, Vigili del fuoco e forze dell’ordine. Anche Protezione Civile della Città Metropolitana sta intervenendo sul luogo dell’esplosione con un posto medico avanzato. I Vigili del fuoco stanno operando per domare le fiamme che sono confinate alla zona pensiline di carico e non interessano il parco serbatoi.

Due morti e diversi feriti

Dalle prime indiscrezioni si parlava di alcuni morti, oltre a feriti e ustionati, ma al momento è presto per fare un bilancio preciso dell’incidente. Uno dei due morti si chiamava Vincenzo Martinelli, aveva 51 anni, era di Prato e faceva l’autotrasportatore.

Al momento risultano due morti e 9 persone ferite, oltre a 3 dispersi. A rendere noti i dati è il presidente Giani. Tra i nove feriti tre sarebbero in codice rosso gli altri sei sono codici verdi. E’ quanto si spiega dall’Azienda sanitaria Asl Toscana centro. Uno dei codici più gravi è stato portato all’ospedale Cisanello di Pisa, al centro grandi ustionati, gli altri due a Careggi.

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Oltre ai nove feriti trasportati in ospedale dalle ambulanze dopo l’esplosione al deposito Eni di Calenzano, una decina di persone si è recata autonomamente in diverse strutture sanitarie per traumi lievi. Alcuni hanno riportato ustioni alla trachea o ferite causate da oggetti scagliati dall’esplosione, che ha infranto numerosi vetri. La maggior parte si è presentata all’ospedale di Prato, mentre altri sono stati accolti a Empoli e al San Giovanni di Dio di Firenze.

L’ospedale fiorentino di Careggi ha fin dalle prime ore attivato il piano di massiccio afflusso che comporta il blocco dell’attività ordinaria dell’ospedale e spazi riservati al pronto soccorso. A dare notizia dell’esplosione anche il presidente della Regione Eugenio Giani che sui suoi profili social dà notizia che “sono stati allertati tutti gli ospedali e pronto soccorso del territorio a seguito dell’esplosione

La prefettura che ha riunito il Ccs, il Centro coordinamento soccorsi che viene attivato da pianificazione nel caso di eventi che riguardino industrie a rischio di incidenti rilevanti. Sul posto anche il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli, competente per l’area di Calenzano.

L’esplosione non riguarda serbatoi, fiamme domate

L’esplosione è avvenuta nello stabilimento Eni nei pressi del campo sportivo di via del Pescinale, in un’area definita “punto di carico” dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante. Le fiamme, spiegano da ENI, sono confinate alla zona pensiline di carico e non interessano in alcun modo il parco serbatoi. Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione sarebbe avvenuta a seguito della perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. Questo quanto emergerebbe dagli inquirenti. L’area è stata posta sotto sequestro.

L’incendio è stato contenuto rapidamente e la colonna di fumo si è alzata notevolmente a causa della differenza di temperatura tra i fumi e l’atmosfera. Il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato l’unità di crisi ed è in stretto coordinamento con il Centro di coordinamento dei soccorsi attivato dalla Prefettura. Sul posto anche la Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze con un posto medico avanzato.

I Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini. I tecnici dell’Arpat sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua.

L’esplosione è avvenuta ad una pensilina mentre si caricavano le autocisterne. Il procuratore Tescaroli, che ringrazio, ha coordinato fin da subito, con la massima rapidità, le indagini e i sopralluoghi. Allo stato attuale si parla di due morti, tre dispersi e nove feriti. I feriti non sono tutti necessariamente per la conseguenza diretta della esplosione. Si tratta anche di persone che sono state ricoverate con trauma cranico perché negli stabilimenti intorno l’esplosione sono stati colpiti dallo spostamento d’aria. Le persone decedute sono quelle che con le autocisterne erano nella pensilina“. così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

L’ENI: “Vicini a famiglie. Collaboriamo con autorità giudiziaria

“Eni desidera esprimere la propria forte vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone rimaste coinvolte nell’incidente. Eni sta pienamente collaborando con l’autorità giudiziaria per l’accertamento delle dinamiche e delle cause dell’esplosione di una delle autobotti presso la pensilina di carico”, così in una nota. Eni conferma inoltre che l’incendio “è stato completamente domato questa mattina in modo tempestivo dai Vigli del Fuoco”.

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Si cerca i dispersi

L’esplosione ha provocato il crollo della palazzina della stazione di rifornimento e parte di quella direzionale. I vigili del fuoco sono ancora impegnati nella ricerca di tre dispersi tra le macerie. Lo ha detto l’assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni. L’assessore parla di “un evento drammatico che fa venire alla mente la tragedia di via Mariti”

Tenere chiuse porte e finestre. Arpat: “Nessun rischio salute”

Dal Comune di Calenzano fanno sapere che “l’area dell’incidente è circoscritta” e si raccomanda i residenti di “tenere chiuse le porte e finestre e spegnere eventuali impianti di climatizzazione“. Anche il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri sui suoi profili social invita “a chiudere le finestre in via precauzionale e ad evitare spostamenti in quanto tutto bloccato“. Nell’area circostante, dove persiste un forte odore acre dovuto alla combustione di idrocarburi, si stanno distribuendo mascherine. Anche i Comuni di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino hanno invitato su Fb la cittadinanza a chiudere in via precauzionale le finestre e ridurre gli spostamenti.

I tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua. Il Dipartimento della protezione civile ha attivato It alert per un raggio di 5 km dalla zona di esplosione avvenuta a Calenzano, “con cui si chiede di tenere chiuse le finestre e di non avvicinarsi alla zona“.

La situazione è molto brutta. Ci sono già due morti, ci sono ancora dei dispersi, stiamo seguendo insieme alla prefettura e ai Comuni di Calenzano e Prato la situazione. Abbiamo chiesto notizie sulla situazione dei fumi, in attesa di risposte da Arpat invitiamo tutti alla massima cautela. Abbiamo dato la nostra disponibilità per attivare immediatamente la possibilità di avere supporto psicologico per i familiari. A ora non ci risultano problemi a Firenze per l’aria, durante la riunione mi hanno dato prime rassicurazioni“, così la sindaca di Firenze Sara Funaro.

Grazie al vento da nord-est, la nube si è dispersa verso la Piana fiorentina, evitando il centro di Calenzano. “Arpat comunica che non ci sono rischi per la salute causati dall’incendio verificatosi questa mattina presso il deposito Eni“. Lo fa sapere il Comune di Calenzano con un post sulla pagina Facebook. Il Comune evidenzia anche che non si registrano problemi di potabilità sull’acqua del pubblico acquedotto: “Publiacqua Spa informa i cittadini dei Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato che, in merito all’incidente verificatosi questa mattina all’impianto Eni di Calenzano, non si registrano problemi di potabilità sull’acqua del pubblico acquedotto. Publiacqua proseguirà comunque a monitorare l’evolversi della situazione anche nelle prossime ore e nei prossimi giorni, a garanzia della qualità dell’acqua erogata“.

 

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A1 chiusa, sospesa circolazione ferroviaria

L’uscita di Calenzano in A1 è chiusa nella due direzioni. Autostrade invita ad utilizzare i caselli di Scandicci o di Barberino del Mugello per uscire dall’A1. Circolazione sospesa anche sulla linea ferroviaria, in particolar modo tra Firenze e Prato, in quanto la linea corre non lontano dall’area interessata dall’esplosione.Sospesa quindi circolazione sulla Firenze-Bologna e Firenze-Prato-Pistoia. I treni subiranno limitazioni e cancellazioni.

L’esplosione non ha avuto invece ripercussione sulle attività di volo dell’aeroporto di Peretola: al momento, si spiega dallo scalo, il fumo dell’incendio non sta interessando lo spazio aereo dello scalo. Le operazioni, al momento, procedono regolarmente.

Alle ore 13 circa, sulla A1 Milano-Napoli è stata riaperta la stazione di Calenzano, in uscita da entrambe le provenienze, Firenze e Bologna. Attualmente non si registrano particolari turbative alla circolazione.

La circolazione è tornata regolare nel primo pomeriggio anche sulle linee ferroviarie convenzionali Firenze-Bologna e Firenze-Viareggio. Al fine di garantire la continuità del servizio, Trenitalia ha previsto corse bus per i passeggeri del Regionale; sono state potenziate, inoltre, le informazioni nelle stazioni coinvolte.

Giani: “Situazione sotto controllo”

“La situazione è sotto controllo, i vigili del fuoco hanno fatto un lavoro imponente, evitando altre conseguenze. Sono state spente le fiamme evitando che ci fossero contatti con i depositi di carburante. I depositi sono rimasti intatti, altrimenti l’esito sarebbe stato ancora più drammatico. Sulla qualità dell’aria mi è stato assicurato che allo stato attuale la situazione tende a essere normale”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani giunto sul luogo dell’esplosione.

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Proclamato il lutto cittadino

Il Comune di Calenzano ha proclamato due giorni di lutto cittadino dopo l’esplosione al deposito Eni. Sono sospesi tutti gli eventi, chiusi la biblioteca, il palazzetto dello sport e la piscina comunale. In accordo con la Prefettura, le aziende nell’area interessata (via Di Le Prata, via del Pescinale, via Erbosa) devono interrompere le attività pomeridiane. Il Comune invita i cittadini a evitare la zona dei soccorsi e raccomanda di rimanere in casa con le finestre chiuse, limitando spostamenti e attività all’aperto.

La comunità di Calenzano – dichiara il sindaco Carovani – è scossa e profondamente addolorata da quanto accaduto. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e alle persone ferite e abbiamo deciso di dichiarare lutto cittadino in segno di rispetto. Ringrazio il sistema di Protezione civile, i Vigili del fuoco, i sanitari, le forze dell’ordine e tutti i soggetti coinvolti nei soccorsi e attendiamo le prossime ore per capire l’esatta dinamica dell’evento. L’area interessata dall’incidente è classificata nel Piano di protezione civile comunale come impianto considerato a rischio di incidente rilevante, che prevede un Piano di emergenza esterno coordinato dalla Prefettura, come è accaduto stamani”.

Un minuto di silenzio è stato osservato oggi in Consiglio comunale a Firenze e Pisa. In aula a Firenze molti consiglieri hanno preferito non presentare i propri question time o le proprie domande di attualità.

Danni e aziende evacuate, allarme a scuola

L’esplosione ha causato paura e danni alle abitazioni e alle aziende vicine. Molti cittadini hanno avvertito un forte boato, simile a un terremoto, seguito da un’onda d’urto che ha fatto tremare i vetri, alcuni dei quali si sono frantumati. Le aziende della zona industriale, vicine al confine con Campi Bisenzio, hanno subito danni agli infissi, controsoffitti e saracinesche.

L’assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni parla di “15 aziende nei dintorni che sono state evacuate a scopo cautelativo, e che hanno subito danni. Sono in corso valutazioni per capire se si può tornare a lavorare in quei luoghi. Le scuole del territorio sono invece tutte aperte e Arpat è rassicurante sulla qualità dell’aria. La colonna di fumo densa che si è sviluppata era anche molto calda e si è alzata molto. Il vento era piuttosto importante oggi, e quindi si è tutto disperso e non ci sono problemi per la qualità dell’aria“.

E’ stata disposta la chiusura della biblioteca comunale di Calenzano per il pomeriggio odierno e sono annullate tutte le iniziative pubbliche in programma oggi e domani. Il Palazzetto dello sport e la piscina, vicini all’area dell’incidente, hanno riportato dei danni e sono chiusi in attesa di verifiche.

Stamani presso il Comune è stato aperto il COC (Centro operativo comunale) che coinvolge il sindaco e il sistema di Protezione civile comunale. Si raccomanda di evitare spostamenti non necessari in zona per non intralciare le operazioni di soccorso; un’ordinanza prevede la chiusura, dalle ore 20 di oggi alle ore 6 di domani, di via di Le Prata dall’intersezione con via di Pratignone a quella con via di Prato, oltre alla chiusura dei due parcheggi davanti al Palazzetto dello sport e alla piscina comunale.

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All’istituto comprensivo di Calenzano, dopo l’esplosione, si è proceduto all’evacuazione pensando a una scossa di terremoto. Poco dopo, vista la colonna di fumo, gli studenti sono stati fatti rientrare in classe. Alcuni genitori, per precauzione, hanno deciso di riprendere i propri figli.

Mattarella sente Giani ed esprime vicinanza

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella nella giornata odierna ha sentito telefonicamente il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani non appena appresa la notizia dell’esplosione occorsa nel deposito Eni di Calenzano.

“Il presidente della Repubblica mi ha tempestivamente chiamato per informarsi su quanto accaduto e per esprimere con parole molto umane solidarietà e vicinanza a coloro che sono stati colpiti dal gravissimo evento e ai familiari delle vittime”, spiega il presidente che questa mattina si è recato sul luogo dell’incidente.

Sin dai minuti immediatamente successivi all’esplosione, Giani ha seguito l’evolversi della situazione. L’intero sistema regionale, nell’ambito delle sue competenze e attribuzioni, ha contribuito alla macchina dei soccorsi e al monitoraggio degli sviluppi dell’emergenza.
In prima fila, il servizio sanitario regionale, che ha prontamente accolto i feriti. Mentre la sala operativa della protezione civile regionale ha partecipato al CCS, il Centro di coordinamento dei soccorsi, attivato e coordinato dalla Prefettura di Firenze come previsto nei casi di “incidente rilevante”. La protezione civile della Toscana ha anche messo a disposizione tre operatori, uno dei quali si è recato sul luogo dell’esplosione e gli altri due hanno raggiunto la sede della prefettura di Firenze.

Arpat ha svolto, con esito negativo, le indagini necessarie per verificare la presenza eccessiva di sostanze inquinanti nell’aria e nelle acque del reticolo idraulico limitrofo all’area interessata dall’incidente.

Giani: “Grazie al Sistema sanitario regionale”

Il presidente Eugenio Giani si è complimentato con le strutture del Sistema sanitario regionale per la mobilitazione a seguito dell’esplosione dell’impianto Eni di Calenzano avvenuta stamattina. “Sono orgoglioso di tutti le operatrici e gli operatori che, a tutti i livelli, oggi hanno dato una risposta immediata all’emergenza. Li ringrazio uno ad uno e ne sottolineo la professionalità e la prontezza nell’intervenire. È l’ennesima prova di un sistema che funziona e che ci rende fieri del nostro lavoro”.

Preme evidenziare, di seguito, l’operato complessivo del sistema sanitario regionale.

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La prima chiamata di soccorso indirizzata all’azienda Asl toscana centro è avvenuta alle ore 10:24 da parte della Centrale Unica di Risposta 112.

Sono stati subito attivati il 118 e le altre istituzioni coinvolte. Attivati i mezzi di soccorso e costituito il posto di comando avanzato in collaborazione con i Vigili del fuoco per coordinare i soccorsi.

In totale sono state trasferite:

All’Ospedale di Careggi 6 persone di cui 4 attualmente in OBI stabili, 1 in situazione molto grave in trasferimento verso AOUP per ustioni estese, 1 ricoverato in sub intensiva con trauma cranico;
Al Centro grandi ustioni AOUP un paziente con gravi ustioni;
Al P.O. Santo Stefano di Prato 3 persone attualmente stabili in osservazione.
Oltre ai pazienti trasferiti stanno arrivando spontaneamente nei Pronto soccorso aziendali alcune persone di cui 7/8 accessi spontanei a Prato per lieve patologia traumatica dell’orecchio e alcuni accessi ad Empoli e Torregalli per traumi al rachide. Si tratta di persone che si trovavano in prossimità del luogo dell’evento.

Sono state attivate l’Igiene Pubblica e l’ARPAT che si immediatamente sono recate sul luogo dell’incidente e dai loro sopralluoghi sono giunti a queste prime deduzioni:

In merito alla problematica legata alla dispersione dei fumi e di particelle potenzialmente nocivi, la stessa è rientrata una volta domato l’incendio e con essa è venuta meno la necessità di particolari precauzioni da parte dei cittadini (es. finestre chiuse o distanza dalla zona dell’evento).
Dalle valutazioni emerse da ARPAT non emerge la necessità di proporre ai sindaci dei comuni interessati l’adozione di provvedimenti limitativi del consumo di prodotti agricoli locali. Saranno comunque effettuati accertamenti sui reflui ed eventuali problematiche di natura ambientale.
Le indagini sulle cause dell’incidente sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Prato, che si è recata sul luogo, in collaborazione con i tecnici specializzati dell’Azienda. La dinamica e la ricostruzione delle cause è complessa e saranno necessari ulteriori accertamenti.

Previsto giorno di lutto regionale

Mercoledì prossimo 11 dicembre sarà giornata di lutto regionale per le vittime dell’esplosione avvenuta questa mattina nel deposito carburanti Eni a Calenzano (Fi).

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Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al termine della riunione odierna di giunta.

“Le bandiere degli edifici della Regione saranno esposte a mezz’asta per l’intera giornata e verranno listate a lutto”, ha spiegato il presidente Giani che invita gli enti locali e agli enti decentrati dello Stato aventi sede in Toscana ad aderire alla giornata di cordoglio.

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