Di anni ne ha appena compiuti sedici ma le idee di Mattia Paolo Pagano, beneventano classe 2008 con un sogno nel cuore grande così, sono da sempre chiarissime. Sin da quando, o forse addirittura prima di esordire da tredicenne in B1 con indosso i colori del Circolo Tennis San Giorgio del Sannio e battere tra lo stupore di tutti un classificato 2.5. Ranking che ha sfiorato in questo 2024 ricco di partite.
Il tempo corre, spedito proprio come le gambe del ragazzo che ha alle spalle una famiglia monoreddito, pertanto la piena consapevolezza di quanto ci voglia in termini di amore, fatica, dedizione per provare a spuntarla, ottimizzando le forze sue e di quanti ha attorno. I maestri che lo accompagnano ne sono certi: Mattia ha ampi margini di crescita perché quello che finora gli è riuscito, con un piano di sei, sette ore di allenamento a settimana, laddove probabilmente altri fanno il doppio, è un risultato di assoluto rilievo.
Circuito Itf, il napoletano Lorenzo Giustino ad un passo dal titolo in Tunisia
Studia da tennista con la stessa passione che dedica quotidianamente al liceo classico Giannone di Benevento, dove con una media prossima al 10 ha avuto accesso al triennio. Ed è così che da tre anni consecutivi Mattia Paolo Pagano, che da portacolori del Tennis Club Vomero ha intrapreso con successo anche l’attività internazionale juniores, rientra in un progetto del Ministero dell’Istruzione quale studente/atleta di alto livello.
Grazie ai suoi voti e alla sua brillante condotta in uno sport individuale complicato come il tennis, è stato a fine 2023 premiato alla Regione Campania direttamente dall’Assessore alla Scuole, Politiche Sociali e Giovanili Lucia Fortini, alla presenza del presidente Vincenzo De Luca.
«In quel momento ero molto orgoglioso di me stesso – racconta Mattia – e anche emozionato per i miei genitori.
Dietro quella targa si nascondono mille sacrifici, quelli già affrontati e quelli che verranno nei due percorsi, il tennis e la scuola. Perché io voglio con tutte le mie forze che sia così».
Tenacia e doppio rendimento, scolastico e tennistico, che ha consentito a Mattia Paolo Pagano di entrare a far parte de “I Tennis Foundation”, associazione che si pone l’obiettivo di aiutare i ragazzi che non hanno grandi possibilità economiche. È stato così selezionato da una commissione di esperti, tra cui Ivan Ljubicic, ex top ten e coach di Federer, Gipo Arbino, storico allenatore di Sonego, Francesca Schiavone ed altri, e ha vinto una ambitissima borsa di studio chegli ha permesso di stare in campo ed essere seguito da grandi coach.
«Nel gruppo mi sono sentito subito a mio agio, sia per la bravura degli altri ragazzi che per la loro umiltà. La mia borsa di studio “Light scolarship” prevede vari stage settimanali su Torino, Milano e Roma, oltre ad interessantissimi corsi di inglese, comunicazione ed etica sportiva e anche corsi di miglioramento mentale ed educazione alimentare. A questo si aggiunge anche l’assistenza nei tornei ITF e nei campionati nazionali. L’etica, l’educazione e il rispetto per maestri e compagni è prioritario per la fondazione: si è creato un gran bel gruppo in uno sport individuale e per questo va dato merito al fondatore Simone Bongiovanni e al suo staff».
Attualmente Mattia si trova a Tirrenia, presso il centro di preparazione olimpica dove si svolgeranno i campionati italiani under 16, rientrando direttamente nel main draw riservato ai primi 28 atleti, con classifica migliore in Italia. Gioca una palla alla volta, come giusto che sia, ma sarebbe delitto strappare a questo ragazzo onesto e fiero, il sogno di una vita.
«Starà a me esser bravo a sfruttare ogni possibilità che mi si presenterà: e che la mia famiglia sarà in grado di prospettarmi. Vorrei diventare un tennista professionista, magari mettendo piede tra i primi cento giocatori del mondo. So bene che è difficilissimo».
Federica Sacco fa sul serio: la tournée in Tunisia le regala il best ranking Wta
«Studio intanto con dedizione perché sarebbe bellissimo riuscire ad ottenere la borsa di studio in un college di quelli ambiti, che mi consenta di continuare con la doppia opzione tennis e studio. Intanto mi divido tra le cure tecniche di un maestro molto esperto come Antonio Marsiglia a Benevento e l’Accademia Tennis Napoli del maestro Aldo Russo. In particolare, qui sono seguito dal maestro Remigio Burzio da cui ho appreso dettagli fondamentali per provare a migliorarmi. Dai punti di debolezza, colgo il lato positivo: vuol dire che ho ancora margini di crescita».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link