Le pagelline del muskianissimo Stroppa per Meloni, Schlein, Calenda e non solo

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“L’uomo di Musk in Italia” dà i voti ad aziende e politici italiani.

Stiamo parlando di Andrea Stroppa, informatico trentenne di Roma, principale collaboratore di Elon Musk in Italia, molto vicino anche almeno in un recente passato al renziano Marco Carrai e poi consulente anche del gruppo Unipol guidato da Carlo Cimbri, come ha scritto mesi fa il quotidiano La Verità.

Fra gli indagati nella maxi inchiesta per corruzione della procura di Roma c’è anche lui per aver ricevuto un documento riservato del nostro ministero degli Esteri dal capitano di fregata della Marina militare, Antonio Angelo Masala.

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Così si è presentato in una recente intervista al Foglio: “lavoro come advisor per SpaceX e StarlinK. […] Dunque io incontro aziende e istituzioni e spiego loro tutto quello che c’è da sapere. Sui satelliti. Sui razzi che sono i più grandi che esistano, sono gli unici riutilizzabili e sono in grado di portare nello spazio fino a 150 mila chili”.

“Se possibile lo scriva”, chiede al giornalista del Foglio, “io non sono l’uomo di nessuno. Sono Andrea”. In quanto advisor di SpaceX in Italia, Stroppa sta contribuendo a tessere le relazioni tra SpaceX e l’esecutivo italiano organizzando incontri per la società con i rappresentanti di governo e aziende.

Il momento è particolarmente proficuo: ieri Reuters rivelava che il nostro paese ha in programma di iniziare i test già a gennaio per vedere se la connettività satellitare offerta da Starlink di Elon Musk è una soluzione praticabile per incrementare l’implementazione di Internet ad alta velocità nel Paese.

Proprio Stroppa sta lavorando per permettere l’ingresso di Starlink in Italia, ma alcuni politici fanno resistenza. E così l’advisor della società aerospaziale di Musk approfitta della piattaforma social X per dare i voti agli esponenti di governo e opposizione.

Ecco le pagelle di Stroppa ai politici italiani.

L’INGRESSO DEGLI OPERATORI SATELLITARI (COME STARLINK) NELLA COPERTURA INTERNET DELL’ITALIA

La settimana scorsa il sottosegretario per l’Innovazione Alessio Butti non ha fatto esplicito riferimento a Starlink di Elon Musk, ma ha ribadito le valutazioni in corso da parte del governo sulla possibilità di aprire agli operatori satellitari per raggiungere gli obiettivi del Pnrr.

Fratelli d’Italia ha presentato infatti nelle settimane scorse un emendamento alla Legge di Bilancio sulla neutralità tecnologica che potrebbe consentire anche a questo tipo di operatori di avere un ruolo nella copertura internet del territorio nazionale.

Tuttavia, i piani per coinvolgere Musk nel lancio della banda larga hanno scatenato le critiche dei partiti di opposizione, che temono di mettere la sicurezza informatica dell’Italia nelle mani di un gruppo straniero extra Ue. Antonio Nicita, del Partito Democratico (Pd) all’opposizione, ha presentato un emendamento in parlamento per impedire a Musk di svolgere un ruolo nel piano Internet. La proposta di legge stabilisce che i gruppi che controllano piattaforme online come la X di Musk non possono fornire servizi di connettività all’ingrosso e al dettaglio, inclusa la connettività satellitare, sul territorio italiano.

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LE CRITICHE DI ANDREA STROPPA AL PD

Immediata la reazione di Stroppa su X dopo la presentazione dei due emendamenti “anti-Musk” da parte dei Dem.

“Dopo aver elargito miliardi di euro degli italiani ad alcune aziende del settore che hanno tradito ogni impegno e dove gli operai guadagnavano mille euro e i manager milioni di euro ora eseguono un nuovo ordine: abbattere Starlink. Chiedetevi perché il 50% non vota più”, ha scritto l’advisor di SpaceX attaccando il Pd.

https://twitter.com/andst7/status/1866128095209824569

L’AFFONDO AL SEGRETARIO DI AZIONE CALENDA

Ma il partito guidato da Elly Schlein non è l’unico a finire sotto la penna rossa di Stroppa.

Nel fine settimana, un altro esponente dell’opposizione si è ritrovato tra i “bocciati” del referente italiano di Elon Musk.

“Non si comprende a che titolo un privato cittadino ci relazioni su un incontro istituzionale della nostra presidente del Consiglio”, ha scritto su X il leader di Azione, Carlo Calenda, commentando il post, sullo stesso social, di Stroppa.

Quest’ultimo aveva definito l’incontro dell’8 dicembre a Parigi tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente statunitense Donald Trump e Elon Musk come “la rara opportunità” per l’Italia “di avere un rapporto speciale con gli Stati Uniti, nostro secondo mercato commerciale. Il rapporto di stima con Elon, che molti in Italia vorrebbero boicottare, ci sta portando in uno scenario nuovo. Felice da italiano di poter contribuire a costruire questa solida relazione che crescerà nei prossimi mesi e si allargherà. Da cittadino – concludeva Stroppa – invito anche l’opposizione a questo governo a ragionare su come l’Italia possa fare in modo di diventare interlocutore europeo privilegiato affinché ci siano benefici per i nostri cittadini e le nostre piccole medie imprese”.

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Invito al quale Calenda ha replicato: “Le opposizioni faranno ciò che riterranno opportuno soprattutto per evitare che oligarchi stranieri pieni di boria e conflitti di interesse si infiltrino nella nostra politica. Può risparmiarci raccomandazioni interessate. Grazie”.

Di rimando, Stroppa ha postato una foto prodotta dall’intelligenza artificiale che ritrae il segretario di Azione in tenuta da astronauta su suolo marziano con la didascalia: “Il senatore Calenda al momento si trova su Marte per cercare segni di intelligenza. Per ora nessun risultato”.

Un tweet che suona come un 3, se non proprio uno zero in pagella.

https://twitter.com/andst7/status/1866226452854616487

“BASTA IDIOZIE” IN RIFERIMENTO ALLE TESI DEL VICEMINSITRO CIRIELLi

Ma se pensate fino a qui che le critiche più aspre siano rivolte soltanto all’opposizione, siete fuori strada.

Stroppa non si è tirato indietro quando su X un utente ha riportato l’affermazione di Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri, di Fratelli d’Italia, alla presentazione del libro di Italo Bocchino. “Il tratto distintivo più profondo del fascismo era uno spirito di libertà straordinario” ha sentenziato il meloniano Cirielli. In questo caso, Stroppa ricorda “così tanta libertà che Enrico Fermi è dovuto scappare in America perché oltre a sventolarlo come un trofeo doveva lavorare in condizioni pietose sotto un regime”. Pertanto, conclude con un perentorio: “Basta idiozie”.

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Già perché l’informatico amico di Elon Musk non rinnega il suo passato renziano, anzi.

“Ho votato centrosinistra alle politiche, ma poi ho votato Meloni alle europee”. Pentito?, gli chiedeva il giornalista del Foglio: “Per niente. Penso che Meloni sia impegnata a fare cose importantissime”, E quando il giornalista Salvatore Merlo lo incalzava chiedendo: “C’è qualcosa che non le piace in questa compagine di governo?”, Stroppa ci pensa. Ci ripensa. Tentenna. Dice: “Non voglio dispiacere a Giorgia, non mi va di dirlo”. Ma la sincerità è un atto di amicizia, caro Stroppa. E lui: “Guardi, mi piacerebbe che Meloni dicesse ai collaboratori non all’altezza: questa è la porta. Lo dico per lei. Se ne liberi degli incapaci. Lei lavora fino a tardissimo, fino a notte. Ma non tutti intorno a lei fanno così”.

I PLAUSI AL MINISTRO SALVINI

Infatti, Stroppa apprezza gli altri esponenti della maggioranza di governo, uno fra tutti il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, leader della Lega, Matteo Salvini.

A inizio mese, il consulente romano di SpaceX ha ripreso un intervento del ministro Salvini su X in cui parlava proprio di Elon Musk e della sua società aerospaziale.

E lo scorso aprile proprio Stroppa su X riportava come il ministro Salvini abbia lodato Elon Musk in un’intervista rilasciata a Libero a inizio del mese con il miliardario americano che ha ringraziato il vicepremier e ministro. “Grazie”, scriveva Musk commentando un post in cui si riporta il passaggio dell’intervista in cui Salvini afferma: “Avere uno come Musk che investe in Italia è importante. E per l’Italia è un bel momento”. In particolare il vicepremier aveva definito Musk “una persona affascinante” e sottolinea come “da ministro delle Infrastrutture mi farebbe molto comodo avere Starlink nelle aree attualmente disconnesse”, riferendosi proprio alla divisione della società SpaceX che fornisce connettività Internet satellitare. Senza dimenticare che in quei giorni il ministro delle Infrastrutture e Trasporti aveva ricevuto SpaceX, come ha reso noto sulla piattaforma X sempre l’advisor italiano di SpaceX Stroppa.

LE LODI DI STROPPA ALLA PRESIDENTE MELONI

Ma l’ammirazione maggiore è tutta riservata per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. O meglio, il presidente Meloni come si riferisca Stroppa.

“La chiama il presidente, al maschile?” incalza sempre il giornalista del Foglio, “Sì. Il presidente”. E che pensa di lei, del presidente Meloni? “È veramente brava. Lavora moltissimo”.

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Sempre su X, Andrea Stroppa non perde mai occasione per lodare il presidente Meloni, in particolare celebrando in questi ultimi giorni l’incontro tra la premier italiana, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e lo stesso Elon Musk a Parigi.

https://twitter.com/andst7/status/1866045645246673276

https://twitter.com/andst7/status/1865846464351473946

Sempre l’8 dicembre Andrea Stroppa scriveva su X: “Ieri sera c’è stato incontro Presidente Meloni con Presidente Trump e Elon Musk. Leggerete sui giornali improbabili retroscena, non sanno nulla. Tra l’altro è stato l’unico incontro insieme a quello con il principe William in agenda del presidente eletto e comunicato alla stampa dal suo team. L’Italia ha la rara opportunità di avere un rapporto speciale con gli Stati Uniti, nostro secondo mercato commerciale. Il rapporto di stima con Elon, che molti in Italia vorrebbero boicottare, ci sta portando in uno scenario nuovo. Felice da italiano di poter contribuire a costruire questa solida relazione che crescerà nei prossimi mesi e si allargherà. Da cittadino invito anche l’opposizione a questo governo a ragionare su come l’Italia possa fare in modo di diventare interlocutore europeo privilegiato affinché ci siano benefici per i nostri cittadini e le nostre piccole medie imprese. Di nuovo grazie agli amici americani che hanno lavorato per questo incontro e che guardano l’Italia con ammirazione”.

…QUASI INFINITE

Proprio un giorno prima dell’incontro, Stroppa condivideva sul social X un’immagine della presidente del Consiglio in stile rinascimentale generata dall’intelligenza artificiale Grok, il modello messo a punto da nientedimeno che Elon Musk.

Sempre al quotidiano diretto da Claudio Cerasa, Stroppa ha riferito a proposito di Meloni “È una persona assai capace. Gode di una ottima reputazione degli Stati Uniti, anche nel mondo imprenditoriale. E penso stia tentando di fare delle riforme importanti”.

https://twitter.com/andst7/status/1865333170649944500

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Dopodiché Stroppa conclude, sempre riguardo alla presidente Giorgia Meloni: “Insomma mi piace molto, anche se su alcune cose abbiamo idee diverse”.

E SULLE RISORSE DEL PNRR…

Infine, dopo i voti ai politici, il maestro Stroppa si affida su X per un indirizzo generale alla politica riguardo il tessuto imprenditoriale italiano.

Il 5 dicembre commentava la notizia della liquidazione della bresciana Stanadyne con queste parole: “La tempesta sta arrivando. I soldi del PNRR vanno concentrati su un piano industriale per il sistema Paese. Senza un piano shock Italia non crolla, ma continua a diventare sempre più piccola. Lento declino”.

https://twitter.com/andst7/status/1864644465006150046

Mentre, il 4 dicembre Stroppa si è espresso anche sul caso specifico dell’automotive.

“La crisi delle auto in Europa non è data dai “motori elettrici”, bensì da come vengono assemblate. Le case in difficoltà utilizzano le piattaforme e le tecniche di 20-30 anni fa con enormi sprechi di tempo e costi esagerati.  Le case automobilistiche che prosperano utilizzano una tecnica innovativa di assemblaggio chiamata pressofusione. Chi l’ha inventata? Una azienda italiana ora in mano ai cinesi. Al MIMIT quando l’ho spiegato avevo raccomandato di andare a parlare con gli inventori italiani di questa tecnica e di capire come fare un campione italiano che potesse aiutare l’intero settore e l’indotto del nostro Paese. Parole rimaste nell’aria” ha osservato il referente italiano di Musk (che è anche patron di Tesla) Andrea Stroppa.





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