Scintille in consiglio comunale sulla violenza di genere

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


Da una parte Antonella Fiore (Spazio Udine) che dice “No allo scontro politico”, dall’altra Francesca Laudicina (Lega Fvg per Salvini) che sostiene che sia “Una scelta ideologica”. Si parla di violenza di genere dopo che, durante il consiglio comunale di ieri sera, lunedì 9 dicembre, è stata presentata e approvata “la manifestazione di sentimenti contro la violenza sulle donne”, inizialmente prevista in calendario proprio per il 25 novembre, presentata dalle consigliere Emma Ferrari (PD) e Antonella Fiore.

Ferrari e Fiore hanno sottolineato l’urgenza di “affrontare la violenza di genere come un fenomeno strutturale, richiedendo unità per combattere la cultura patriarcale”. L’opposizione ha abbandonato l’aula accusando la manifestazione di essere “ideologica” e divisiva. Ma la maggioranza ha criticato la decisione dell’opposizione, definendo il loro gesto “come antidemocratico e irrispettoso del tema centrale della violenza di genere”.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Cosa è successo

La discussione presentata il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, era stata rimandata “per garantire una discussione condivisa e rispettosa dell’importanza del tema”. Fiore e Ferrari hanno sostenuto che ci sia: “l’urgenza di affrontare con serietà e trasversalità il problema della violenza di genere, un fenomeno che, come sottolineato dai dati, colpisce ogni giorno donne e ragazze anche nella nostra comunità”. Ferrari, illustrando la manifestazione, ha sottolineato: “La violenza di genere è una questione che riguarda tutte e tutti noi. Non possiamo permettere che venga banalizzata o ridotta a semplificazioni ideologiche. Parliamo di un fenomeno strutturale, radicato in una cultura patriarcale che richiede un impegno congiunto per essere sradicata”.

A quel punto l’opposizione ha deciso di abbandonare l’aula. E lo ha fatto leggendo una dichiarazione – portavoce la consigliera Francesca Laudicina – in cui annunciava il rifiuto di partecipare alla discussione perché considerata “ideologica”. La consigliera Fiore ha definito il gesto “antidemocratico e profondamente irrispettoso delle istituzioni e del tema in discussione”. Ha aggiunto: “Il patriarcato esiste e non basta dichiararlo giuridicamente superato per eliminarlo. L’opposizione si è rifiutata di affrontare una realtà drammatica solo perché nella manifestazione si fa riferimento a concetti scomodi come il patriarcato o alle recenti dichiarazioni del ministro Valditara, che sminuiscono il problema e distolgono l’attenzione dal cuore della questione: la violenza di genere è un fenomeno trasversale, che non conosce nazionalità o status sociale”.

Le reazioni dell’opposizione

“Abbiamo riflettuto molto se partecipare o meno alla discussione – hanno dichiarato i consiglieri di minoranza -, e siamo giunti alla conclusione che il suo contenuto così ideologico non ha il nobile fine di fare rumore ma ha solo un intento divisivo. Divisioni che non possono assolutamente esserci su un tema come quello della ricorrenza annuale internazionale del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.

“Riguardo al contenuto, come già detto, rifuggiamo da ogni tipo di polemica ma riteniamo che non tenga intenzionalmente conto di quanto già previsto nei percorsi scolastici di educazione civica i quali prevedono tra gli obiettivi specifici di apprendimento anche quello al contrasto alla violenza contro le donne – si legge nelle dichiarazioni  rese durante il Consiglio comunale -, per educare a relazioni corrette e rispettose e assidui momenti di riflessione e confronto volti a favorire una maggiore consapevolezza sui diritti inviolabili delle donne, sulla capacità di costruire relazioni basate sui principi di parità e rispetto, nel riconoscimento e valorizzazione delle differenze”. Nella nota si dice anche che: “Al posto di una discussione ambigua e partitica scegliamo l’immagine della stretta di mano a seguito dell’incontro avvenuto pochi giorni fa tra il signor Gino Cecchettin e il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, incontro nel quale è stato stilato il protocollo d’azione comune tra la Fondazione Giulia e il MIM per coinvolgere i giovani sulle tematiche del rispetto e per fare davvero rumore”.

“Ciò detto, lasciamo l’Aula per evitare controproducenti strumentalizzazioni e divisioni di schieramento – hanno concluso gli esponenti dell’opposizione -, invitandovi a portare avanti le azioni indicate nella mozione di sentimenti Iniziative a contrasto della violenza sulle donne approvata dopo un lungo dibattito all’unanimità da codesto Consiglio comunale in data 27 novembre 2023, affinché le decisioni di quest’Aula non restino prive di valore”. La maggioranza ha respinto questa accusa: “La lotta contro la violenza sulle donne non è e non può essere una battaglia di parte. È una sfida collettiva che richiede responsabilità, ascolto e collaborazione da parte di tutte le forze politiche”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link