Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina Diritti Umani, in occasione della ricorrenza del 10 dicembre, data in cui venne emanato uno dei più fondamentali documenti in difesa della dignità umana, ovvero la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, in seguito all’istituzione della giornata mondiale ispirata ai contenuti del documento stesso che rende possibile riflessioni e propositi riguardo alle sorti dell’umanità, nel rinnovare auspici migliori per il nostro futuro, propone alcune considerazioni.
Mai come ora la Carta che ispirò e ispira tanti attivisti nel mondo costituisce una bussola e una stella polare per le azioni dei governi del pianeta.
Mai come ora si sente la necessità di proteggere con orgoglio e determinazione principi illuminanti per il progresso dell’umanità.
Mai come ora la Terra è scossa da terribili sommovimenti politici, bellici e controculturali che minacciano non solo le libertà individuali, ma compromettono la stessa possibilità di pace e sviluppo ovunque.
Ogni singolo punto dei trenta articoli costituisce la summa di secoli e millenni di lotte, lacrime, sangue di quanti conquistarono la semplice possibilità di rivendicare la propria autonomia morale, spirituale e fisica attraverso il costo più alto: la propria vita.
I principi espressi sono pervasi dagli aspetti più gloriosi e costruttivi del pensiero universale umano: la filosofia greca, il diritto romano, l’Illuminismo e il Rinascimento concorrono a forgiare l’emblema della libertà individuale.
In occasione dell’evento, è stato individuato il tema “Our Rights, Our Future, Right Now” (“I nostri diritti, il nostro futuro, ora”); l’intento è quello di tutelare libertà, diritti e decorose condizioni di vita in modo tale da preservare soprattutto i più deboli in contesti socioeconomici fortemente a rischio.
Secondo i dati presentati il 9 dicembre dall’ottavo Rapporto sui conflitti dimenticati di Caritas italiana, “Il ritorno delle armi. Guerre del nostro tempo”, in collaborazione con CSVnet, la rete nazionale dei centri per il volontariato, 52 Stati del mondo conoscono il dramma del conflitto armato. Purtroppo, cresce il numero di guerre ad altissima (da 3 a 4: Israele e Hamas; Russia e Ucraina; le guerre civili in Myanmar e in Sudan) e alta intensità (da 17 a 20), e il numero dei deceduti: 170.700, il più alto dal 2019.
Moltissimi sono i bambini uccisi e menomati: solo nel 2023 si raggiunge il dato record pari a 11.649, con un incremento del 35% rispetto al periodo precedente. Certamente non trascurabile risulta essere il dato sul numero di bambini rapiti: 4.356 nel 2023, in maggioranza maschi. Ormai, 300 milioni di persone nel mondo necessitano di aiuti umanitari; il numero di rifugiati nel mondo è più che raddoppiato.
Proprio per tali ragioni, non bisogna smettere di credere nei valori trasmessi dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani; anzi, occorre propugnare quanto più possibile i contenuti della stessa.
Il CNDDU, in linea con le iniziative promosse dalle Nazioni Unite e con quanto affermato nel suo messaggio dal Segretario Generale António Guterres, propone il progetto “#GiovaniCostruttoridiPace”, attraverso il quale gli studenti potranno raccontare, mediante un video, un elaborato grafico o un testo scritto, la loro visione dei diritti umani e l’importanza degli stessi per la prosperità dei popoli.
Segnaliamo un pregevole contributo intitolato “Un viaggio nei diritti umani” (visionabile al link: https://www.youtube.com/watch?v=qltL_BCyBSY), pervenutoci dalla classe IV sez. G del liceo scientifico Filolao di Crotone, indirizzata dalla prof.ssa Stefania Pizzuto, con l’autorizzazione, la sensibilità e il supporto della Ds, prof.ssa Maria Rosaria Iaccarino, che, aderendo al nostro suggerimento culturale, ha realizzato un prodotto multimediale caratterizzato da molteplici linguaggi e spessore umanitario.
Ulteriori contributi possono essere indirizzati al CNDDU (email: coordinamentodirittiumani@gmail.com).
“Dobbiamo difendere tutti i diritti, sempre. Guarire le divisioni e costruire la pace. Affrontare le piaghe della povertà e della fame. Garantire l’assistenza sanitaria e l’istruzione per tutti. Promuovere la giustizia e l’uguaglianza per le donne, le ragazze e le minoranze. Difendere la democrazia, la libertà di stampa e i diritti dei lavoratori. Promuovere il diritto a un ambiente sicuro, pulito, sano e sostenibile. E difendere i difensori dei diritti umani mentre svolgono il loro lavoro vitale.” (Messaggio per la Giornata dei Diritti Umani 2024 del Segretario Generale António Guterres)
prof. Romano Pesavento presidente CNDDU
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