MOSTRA/CONCORSO PER ILLUSTRARE IL CARTELLONE DELLA TOMBOLA NAPOLETANA A MERCATO SAN SEVERINO, DAL 14 DICEMBRE AL 4 GENNAIO 2025 – ArtesTV

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La smorfia è una moina vezzosa, un movimento del viso. E, inoltre, il dizionario (Treccani) afferma che è una “rapida alterazione volontaria, o anche contrazione involontaria, del normale atteggiamento del volto – che riflette o esprime sensazioni spiacevoli o sentimenti di avversione e di riprovazione”. Ma – per noi meridionali – rappresenta pure l’ancestrale “discendente” o costola della misteriosa ed esoterica Cabala ebraica. Non solo il libro su cui “tentare la fortuna” (come per i “numeri babilonesi” – secondo il poeta latino Orazio), interpretando i sogni a seconda del loro significato, ma soprattutto la scaramantica “chiamata” del cartellone “scostumato”. A Natale. In famiglia. Con gli amici migliori, con cui condividere pranzi e lazzi. Il nome, che ricorda anche un trio cabarettistico degli anni ’70 e ’80 (Arena, De Caro e Troisi), potrebbe derivare dal dio greco del sonno: Morfeo – donde morfina. Morfeo era il figlio di Ipno. Ecco, allora, che la smorfia partenopea veicola messaggi antichi e tradizionali.

 

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Ancora, può essere occasione di “dialogo interculturale”: questo proprio è stato affermato, nella mattinata del 9 dicembre scorso, al Comune di Mercato San Severino dai promotori (o, meglio, promotrici – essendo le convenute all’incontro tutte al femminile) della mostra/concorso “Tombola napoletana in arte”. Un’iniziativa lodevole e peculiare, posta in essere dall’associazione di volontariato “Thule. Non solo doposcuola”. L’odv ha sede in Castel San Giorgio, ed è stata fondata dieci anni fa.

 

 

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L’evento, invece, è giunto – quest’anno – alla sua ottava edizione. In realtà, hanno tenuto a precisare le referenti, sono (stati) nove gli appuntamenti con la tematica della smorfia: un appuntamento straordinario a Buccino, ma non nel periodo natalizio. Il tutto consiste in un contest artistico collettivo, nel quale è previsto che gli artisti partecipanti – previo un apposito bando, diramato già alcuni mesi prima dell’esposizione itinerante – scelgano un numero da 1 a 90. Cioè le caselle del cartellone. Rappresentando il numero scelto con ironia, con creatività. Con maestria. La mostra ha già riscosso grandi consensi, nelle scorse annualità; tra le “mete” toccate dalla kermesse di “Thule” ricordiamo Castel San Giorgio, Vallo della Lucania, Baronissi, Bracigliano, Sarno, Parete, Giffoni Sei Casali, Buccino.

 

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Adesso la città di Mercato San Severino ha l’onore di ospitare l’happening. L’esposizione sarà allocata tra i corridoi di palazzo Vanvitelli (il municipio); la mini-struttura museale – detta: “Mimu” – ubicata all’interno del Comune e altri “angoli” di palazzo di Città. Il vernissage avverrà sabato 14 dicembre, alle 17. La collettiva sarà visitabile dal 14 dicembre al 4 gennaio 2025.

 

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Allorquando si terrà la cerimonia di premiazione, inerente ai manufatti. Queste le discipline a concorso: pittura, scultura/ceramica (anche tecnica mista, con varie contaminazioni) e fotografia. La giuria tecnica assegnerà, come premi, i seguenti riconoscimenti: per i primi classificati, la possibilità di attuare una mini personale artistica a Carrara – in Toscana; riguardo ai secondi posti, una mini esposizione personale a Castel San Giorgio – presso la location di Villa Calvanese – nell’ambito della manifestazione “Nel bel mese di maggio” (sempre a cura di “Thule”). Per coloro che risultassero terzi in classifica, il premio consisterà in un libro – avente ad oggetto la storia del comune anfitrione. Non mancheranno, inoltre, attestati di partecipazione ai candidati e targhe ricordo. A memoria dell’iniziativa. Oltre 160 saranno le tele e/o gli elaborati esposti per la sede comunale. Con artisti di fama nazionale e/o internazionale. Per costoro è stata pensata un’apposita sezione “Giovani”, per far esprimere i Picasso in erba. Ciò, proprio nel senso del “dialogo interculturale” stigmatizzato dalle organizzatrici, nel corso della conferenza stampa di presentazione (avvenuta, come scritto sopra, il 9 dicembre). Verranno coinvolti anche ragazzi “speciali”, nel solco dell’impegno sociale di questo sodalizio. Appunto per far sì che si verifichi questo contatto tra persone e persone, è stato dato adito di presenziare – con le creazioni esposte – a concorrenti da Danimarca, Argentina, Siria, Spagna, Svizzera, Brasile, Turchia, Marocco, Romania, Equador, Egitto, Kazakistan, Germania, Cina, Paesi Bassi, Tailandia. La Campania sarà presente con tutte e cinque le province; sono attesi pittori, scultori, fotografi anche dal Lazio, dalla Lombardia, dalla Basilicata, dal Molise, dalla Puglia, dalla Liguria e dalla Toscana. L’accesso alla mostra è gratuito. L’expo sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 19. Anche il finissage avrà luogo alle 17, come la vernice.

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È intenzione degli associati di “Thule” coinvolgere le scolaresche del comprensorio: a tal proposito, è in programma – in solido con l’amministrazione di San Severino, guidata da Antonio Somma (il vicesindaco Enza Cavaliere era anche presente alla conferenza stampa di lunedì 9) – un tour guidato, con gli artisti svizzeri Barbla e Peter Fraefel. “Vecchie conoscenze” – diciamo così – dell’associazione sangiorgese. Rappresentata, nella conferenza, dalla referente e docente Concetta Caputo; dall’artista salernitana Anna De Rosa; dal critico d’arte Maria Pina Cirillo – direttore artistico della manifestazione stessa. A far gli onori di casa, l’assessore alle Politiche Culturali e già citata Vincenza Cavaliere. La kermesse – ci si augura – dovrà essere “portata” fuori dall’Italia, oltre i confini di San Severino e della cittadina sangiorgese. Le esponenti della realtà associativa hanno omaggiato i giornalisti intervenuti con un cartellone che ritraeva la tombola istoriata, opera dei maestri svizzeri Fraefel. Sarà un cadeau sui generis anche per gli studenti del territorio – è stato espresso dalle rappresentanti dell’Odv. Un’associazione che promuove l’arte come mezzo di aggregazione. E Mercato San Severino non poteva rimanere indifferente a tale proclama: nel salutare le ospiti, Vincenza Cavaliere ha ricordato l’entusiasmante esperienza di “Young art” – rassegna degli studenti campani, che tanto successo ha avuto per ben due annualità. La vice sindaco ha ringraziato per aver scelto la cittadina, mentre le altre relatrici hanno plaudito al far considerare momenti come questi quali “educazione al bello”. Nel breve tempo della conferenza, inoltre, la De Rosa ha parlato della sua “tecnica” figurativa – che sta proponendo nelle scuole: il lavorare con i trucchi da make up, utilizzando il rossetto. E ci vuole molta perizia. Si può, pertanto, tranquillamente affermare che ella sia un’artista “ecosostenibile”. La Cirillo ha aggiunto ulteriori riflessioni: “La reinterpretazione e rivisitazione della smorfia partenopea in chiave figurativa – ha espresso – coniuga modernità e tradizione, riscoperta e valorizzazione”. Tutti d’accordo sul fatto che la tombola non sia “solo un gioco”. Ma un modo per unire la famiglia e cementare i rapporti. Al che, la Cirillo ha affermato che – nel passato – addirittura la tombola veniva tirata fuori a Pasqua. Perché nella smorfia c’è un percorso di vita, dalla nascita alla morte – in tutte le novanta “caselle”. La Caputo ha – altresì – affermato che “Organizzare una rassegna d’arte così non è semplice”. È per questo che tale “sfida”; questa intuizione – da parte di “Thule” – debba travalicare i confini soliti. Al termine dell’incontro, è stato espresso che la pittrice salernitana Elena Ostrica – “vicina” alle attività di “Thule. Non solo doposcuola” – intende omaggiare la civica amministrazione di San Severino, con due sue opere. Realizzazioni di scorci sanseverinesi. Appuntamento a sabato 14, per una manifestazione che gode del patrocinio morale anche della Provincia, della Camera di Commercio e di altri enti.



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