La sperimentazione in partenza il prossimo anno delle nuove procedure legate al riconoscimento della condizione di disabilità che semplificheranno il sistema di accertamento dell’invalidità civile
Come abbiamo avuto modo di ricordare, dal 1 gennaio 2025 ci sarà la prima applicazione delle importanti novità previste dalla riforma della disabilità, introdotte dalla legge n. 227 del 22 dicembre 2021. A partire dal prossimo anno, infatti, verrà dato il via alla sperimentazione che interesserà in 9 province italiane, nelle quali diventeranno operative le modalità introdotte in particolare dal decreto legislativo n. 62 del 2024 che prevede nuove procedure legate al riconoscimento della condizione di disabilità.
Si tratta di una sperimentazione delle misure che diverranno poi operative in tutta Italia da gennaio 2026.
Formazione sulle novità
Allo scopo, nelle province che saranno interessate dall’avvio della sperimentazione è in corso la formazione sulle procedure che semplificheranno il sistema di accertamento dell’invalidità civile e introducono il “Progetto di vita” agli enti interessati, in particolare INPS, ASL ed enti locali.
Lo scorso 27 novembre si è tenuto quindi a Perugia, nella sede della Regione, un convegno dedicato alla tutela della disabilità ai sensi del decreto legislativo 62/2024 e alle innovazioni introdotte. L’incontro, moderato dal Direttore centrale Comunicazione INPS Diego De Felice, è stato introdotto dagli interventi in via telematica del Presidente dell’INPS Gabriele Fava, del Senatore Antonio Guidi e della Ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli. Hanno poi preso la parola il Direttore centrale salute e prestazioni di disabilità INPS Filippo Bonanni, che ha illustrato la relazione sui criteri ispiratori della riforma, il Direttore regionale Umbria INPS Antonio Di Marco Pizzongolo, il Coordinatore generale medico legale INPS Raffaele Migliorini, l’Assessora alle politiche sociali del Comune di Perugia Costanza Spera e il Direttore generale dell’Istituto Valeria Vittimberga, che ha concluso il convegno.
Le novità in sintesi
Vediamo in sintesi quali sono le principali novità introdotte dal decreto legislativo 62/2024, che modificando le attuali procedure, che sono state illustrate nel corso dell’incontro.
La Ministra per le disabilità ha sottolineatole novità del decreto, che dà attuazione alla riforma sulla disabilità, che definisce epocale, e in quanto tale richiede un enorme sforzo anche di sperimentazione.
– Semplificazione
Locatelli pone subito l’accento sulla nuova centralità che la riforma dà al Progetto di Vita, per superare le frammentazioni tra mondo sanitario, socio sanitario e sociale che attualmente ancora esistono nelle risposte che le istituzioni danno ai bisogni dei cittadini con disabilità, obbligandole a barcamenarsi in un groviglio di burocrazia.
– Semplificare quindi i percorsi è l’obiettivo perseguito con le novità che sono state introdotte nella riorganizzazione del percorso di valutazione dell’invalidità civile, che vede il coinvolgimento dell’INPS.
– Stop Rivedibilità
Il percorso viene semplificato sia per quanto riguarda la domanda, sia per il futuro, ad esempio eliminando le visite di revedibilità, ossia garantendo che ci sia solo un gruppo di patologie che richiedono la rivedibilità (il contrario di quello che avviene oggi).
– Questionario WHODAS
Rispetto alla valutazione, si accenna alle commissioni di valutazione, e viene fatto presente che verrà utilizzato il questionario WHODAS, così come prescritto dalla organizzazione mondiale sanità, per valutare l’aspetto qualitativo della dimensione della persona.
– Formazione
La ministra ricorda che sono stati avviati i percorsi di formazione sul territorio nazionale nelle province che partiranno con la sperimentazione, annunciando che a primavera aumenteranno, per rafforzare la conoscenza sul nuovo approccio che dal 2026 sarà applicato su tutto il territorio nazionale.
– Possibili correttivi
Sottolineando l’importanza della collaborazione con associazione e terzo settore, ricorda che la sperimentazione servirà anche per eventualmente correggere, al termine della prova di un anno, eventuali criticità che dovessero emergere.
INPS sarà capofila delle novità previste dalla riforma, la quale non solo cambia l’aspetto normativo ma anche le procedure pratiche, con il coinvolgimento di istituzioni, associazioni di categoria, patronati, associazioni. Ha illustrato le novità in sintesi Filippo Bonanni, Direttore centrale salute e prestazioni di disabilità INPS:
Il certificato introduttivo
Non ci sarà più una domanda introduttiva del procedimento del riconoscimento della condizione di disabilità ma un certificato introduttivo che avvierà il processo.
La commissione INPS
Ci sarà una commissione che si chiamerà Unità Di Valutazione Di Base sarà unica – ora presso le 9 sedi sperimentali e poi, dal gennaio 2026, sarà solo l’INPS su tutto il territorio nazionale, ad occuparsi del riconoscimento e dell’accertamento sanitario.
La nuova certificazione unica di disabilità
Ci sarà un unico verbale: non si chiamerà più verbale, ma “certificazione unica” che sostituirà i precedenti verbali differenziati di invalidità civile, legge 104, sordità, cecità. Quindi, un unico documento che il cittadino potrà utilizzare per accedere a tutte le prestazioni, anche fiscali.
Nuove tabelle di sostegno
Vengono introdotti 4 livelli di intensità di sostegno (lieve, medio, elevato, molto elevato)
Valutazione generale della persona con disabilità
Infine, viene evidenziato che la grande novità della riforma parte dalla valutazione della persona con disabilità, che viene apprezzata in senso olistico, cioè non più “parcellizzata” per quelle che sono le sue patologie ma apprezzata e valutata in quello che è invece la sua capacità di partecipare e di avere una vita di relazione. L’approccio adottato cambia il paradigma e adotta il riferimento all’ICD e all’ICF (il primo riferito all’ambito nosologico e il secondo all’ambito funzionale, ndr).
Per approfondire:
decreto legislativo n. 62 del 3 maggio 2024
Redazione
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