VIDEO | I reali di Spagna a Montecitorio: dal loro arrivo all’intervento in Aula di Re Felipe

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Nel corso della visita ufficiale dei Reali di Spagna in Italia, anche la tappa a Montecitorio per Re Felipe e la regina Letizia

Pubblicato:11-12-2024 17:17

Ultimo aggiornamento:11-12-2024 17:17


di Maria Carmela Fiumanò e Ugo Cataluddi

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ROMA – Grande fermento alla Camera dei Deputati per l’ingresso dei Reali di Spagna. Re Felipe VI e la regina Letizia sono entrati oggi a Montecitorio accolti dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Una volta varcata la soglia del Transatlantico, ad attenderli anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Quindi il breve gesto di saluto rivolto a fotografi e curiosi da parte della Regina – elegantissima in tailleur color cipria – e l’ingresso in Aula per prendere parte alla cerimonia.

(L’ingresso di Re Felipe e della Regina Letizia a Montecitorio)

I reali di Spagna sono a Montecitorio per la cerimonia ufficiale davanti alle Camere riunite. Re Felipe e la Regina Letizia, accompagnati dal presidente del Senato Ignazio La Russa che li ha ricevuto prima a Palazzo Madama, sono stati accolti dal presidente della Camera Lorenzo Fontana. Dopo l’ingresso in Aula, il Re ha preso posto sullo scranno più alto della Camera tra i due presidenti. Un lungo applauso dei deputati e dei senatori presenti nell’emiciclo lo ha salutato.
Dopo gli inni ufficiali di Italia e Spagna, si è avviata la cerimonia ufficiale. A prendere la parola i presidenti di Camera e Senato Fontana e La Russa e Re Felipe.

L’INTERVENTO DI RE FELIPE

L’alleanza euroatlantica, il Medio Oriente, la condanna agli attacchi ad Unifil e l’appello per il cessate il fuoco, ma anche le sfide dell’Europa, crisi climatica in primis,nell’intervento del reale spagnolo a Montecitorio:

“Un altro dei nostri punti di forza comune risiede nella nostra ferrea dimensione euroatlantica che ci unisce ancora una volta in seno alla Nato, come alleati affidabili, alleati impegnati, e condividiamo in effetti la visione di una regione euroatlantica pacifica, libera e sicura. Il nostro impegno nei confronti dei Paesi dell’Est è indubbio. Molte unità delle nostre forze armate ad esempio proteggono ad oggi la frontiera est della Nato, ad esempio in Romania e Bulgaria. Pattugliano anche il Mediterraneo orientale, il Mar del Nord, il Baltico. Preservano l’integrità dello spazio aereo della Nato a partire da qualsiasi Paese alleato della Neto e verso i balcani”. Cosi’ Re Felipe nel suo discorso nell’Aula di Montecitorio davanti alle Camere riunite.
“Ma i nostri alleati – aggiunge il Re di Spagna – devono sapere che sia la Spagna che l’Italia sperano che l’impegno degli altri Paesi si rivolga anche verso il Sud, un impegno che deve essere solido come quello che abbiamo nei confronti dell’Est. Soltanto lavorando insieme, spagnoli e italiani potremo fare in modo che questo approccio a 360 gradi per la sicurezza sia una realtà pratica e concreta, non soltanto un’aspirazione teorica”.

“Pensiamo a quanto accade nel vicino Oriente, Medio Oriente. Oggi rinasce una spirale di violenza che, spesse volte, ahimè, ha caratterizzato la storia di quelle terre. I nostri due Paesi seguono da vicino quanto sta avvenendo nella Regione e continuano a mantenere il proprio impegno per la pace e la stabilità, come dimostra la presenza dei soldati italiani e spagnoli che sono presenti in quelle terre. I soldati dell’Unifil, qualsiasi attacco ai suoi membri, indipendentemente da dove arrivi, rappresenta una gravissima violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Condanniamo quindi con veemenza la violenza e il terrore che vi sono in quella Regione. Non c’è nessuna causa politica che può rappresentare una giustificazione di queste violenze”. Cosi’ Re Felipe nel suo discorso nell’Aula di Montecitorio davanti alle Camere riunite.

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“CHIEDIAMO INCESSANTEMENTE UN CESSATE IL FUOCO”

Chiediamo un’altra volta, incessantemente, un cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi e la possibilità agli aiuti umanitari di accedere in quelle terre. L’aiuto umanitario è l’elemento comune, il minimo comune dominatore dell’umanità ed è qualcosa che va rispettato sempre e comunque. E quando arriverà il silenzio delle armi, la Spagna e l’Italia continueranno a condividere, per quanto oggi possa sembrare un’utopia, la visione di due Stati, la creazione di Israele e di Palestina, che possano condividere insieme, l’uno accanto all’altro, nella pace e nella sicurezza”. Cosi’ Re Felipe nel suo discorso nell’Aula di Montecitorio davanti alle Camere riunite.
“Questa è l’unica soluzione possibile – aggiunge il Re di Spagna – realmente durevole e giusta”.

Le sfide che l’Europa deve affrontare sono certamente sfide complesse, importanti in materia di sicurezza per esempio, di crisi climatica, di transizione energetica, di gestione dei flussi migratori, così come anche di crescita economica, competitività industriale, equità del nostro benessere sociale, ma anche di governance di fronte all’allargamento e alla necessaria coesione di fronte alle nuove congiunture internazionali. Ma non ci sono sfide, minacce per quanto gravi possano essere, che giustifichino il fatto di allontanarci dalla nostra identità, di allontanarci dal nostro cammino europeo. Il prezzo che pagherebbero i nostri cittadini, il prezzo che pagherebbe l’Europa stessa, il prezzo che pagherebbe la nostra stessa civiltà sarebbe un prezzo estremamente alto, non dobbiamo dimenticarlo”. Cosi’ Re Felipe nel suo discorso nell’Aula di Montecitorio davanti alle Camere riunite.

“Vorrei parlare dell’Unione europea, la nostra Unione europea – continua Re Felipe – Consentitemi di citare, come ho fatto già altre volte, il premio Carlo V che è stato concesso a Mario Draghi, ricordando questo grande italiano europeo Alcide De Gasperi che diceva che il futuro non si costruirà con la forza o con la voglia di conquista di altri terreni, ma il futuro si può costruire soltanto con un’applicazione metodica del metodo democratico, con il rispetto della libertà. Questo concetto, questa frase pronunciata più di sette decenni fa, ci parla di un processo di integrazione sì, ma ci parla anche di una identità costruita basandosi su un metodo preciso, un metodo che è definito da De Gasperi come paziente, democratico e costruttivo. Questa è la nostra identità europea ed è a questo proprio che si dedicano i valori dell’articolo 2 del Trattato dell’Unione europea. Si parla quindi di dignità umana, di libertà, di democrazia, di uguaglianza, di Stato di diritto, di rispetto dei diritti umani, dei diritti delle minoranze, del pluralismo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidarietà, l’uguaglianza tra uomini e donne”.

“GRAZIE A DRAGHI E LETTA PER LA LORO VISIONE”

“La nuova Commissione deve orientare l’Unione verso il futuro, con delle linee d’azione essenziali per gli interessi tanto italiani come spagnoli. Occorre garantire la competitività globale, occorre scommettere su un nuovo mercato interno, occorre proiettare l’Unione verso il futuro con intelligenza e solidarietà, senza dimenticare il vicinato e senza dimenticare anche l’importanza di evolvere nella difesa comune. Occorre sostenere l’informazione digitale fino a continuare a proteggere i diritti dei nostri cittadini.
In questa nuova via, in questo Paese, Draghi e Letta saranno due dei nostri grandi bagagli che porteremo con noi, e desidero cogliere l’occasione per ringraziare questi due illustri italiani per il loro impegno europeo e per la loro visione strategica”. Cosi’ Re Felipe nel suo discorso nell’Aula di Montecitorio davanti alle Camere riunite.

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