I ribelli ormai saliti al potere in Siria sono entrati in una delle più grande fabbriche di Captagon mai individuate nel Paese. La “cocaina dei poveri”, nota anche come “droga della Jihad”, è una sostanza sintetica simil-anfetamina che per anni ha costituito un affare miliardario in mano agli Assad contribuendo a finanziarne il regime. La produzione e il contrabbando di Captagon era direttamente sotto il controllo di Maher al-Assad, generale di brigata e fratello del dittatore Bashar.
Cos’è il Captagon
“Il dittatore ha lasciato che la Siria diventasse la base del Captagon. Ma adesso la Siria volta questa pagina”, aveva annunciato poche ore dopo il rovesciamento del regime il leader degli insorti jihadisti siriani, Abu Muhammad al Jolani. Secondo molti analisti, negli ultimi anni sotto gli Assad la Siria è stata configurabile come narco-Stato. E la droga sembra ora essere una delle eredità del vecchio regime con cui il nuovo sistema si trova a farei i conti.
Per i jihadisti, dichiarare di voler smantellare la produzione di Captagon è un messaggio di affidabilità inviato per accreditarsi davanti alla comunità internazionale. Il traffico di Captagon per anni ha destabilizzato vari Paesi del Medio Oriente e ad avergli dichiarato guerra è in primis Israele. Questa droga viene infatti utilizzata e commercializzata anche dalle milizie sue nemiche: Hezbollah ne ha tratto importanti guadagni gestendone parte della produzione dello smercio insieme ai trafficanti siriani di Assad, e ad alcuni combattenti di Hamas che hanno preso parte agli attacchi del 7 ottobre sono state trovate tracce di Captagon. Si tratta di un prodotto simil-anfetamina, a base di cloridrato di fenetillina, utilizzato secondo varie fonti anche dai combattenti dell’Isis.
Le immagini del deposito
Nel deposito trovato vicino a Damasco, i jihadisti di Hts sono entrati insieme ad alcuni giornalisti di Afp. Nel video diffuso online, si vedono ampie stanze con contenitori, confezioni di vario tipo e blister di pastiglie. È probabile che il sito fosse utilizzato sia come laboratorio di produzione che come centro di stoccaggio della droga.
“Abbiamo trovato un gran numero di oggetti imbottiti con pacchetti di pillole di Captagon destinati a essere contrabbandati fuori dal Paese. È una quantità enorme. È impossibile dirlo”, dice uno dei membri di Hts entrati nel sito. Centinaia di scatole di cartone erano pronte per consentire ai trafficanti di camuffare il carico come imballaggi di merci standard. Si vedono anche numerosi sacchi di soda caustica: un ingrediente chiave nella produzione di metanfetamina.
Per quanto si tratti di uno dei centri più grandi mai scoperti, scorte più limitate di Captagon sono già state rinvenute negli ultimi giorni anche in strutture militari associate ad alcune unità sotto il comando di Maher Assad, che si suppone sia fuggito insieme alla famiglia poco prima la caduta di Damasco, lo scorso 8 dicembre.
Per anni il Captagon è stato una fonte di proventi importante viste le sanzioni internazionali imposte al Paese, e allo stesso tempo uno strumento politico. L’ex regime siriano avrebbe infatti utilizzato questa droga per destabilizzare i Paesi del Golfo, soprattutto l’Arabia Saudita, usandola come arma per far esercitare pressione e continuare a giocare un ruolo di Peso nel mondo arabo. Non a caso nel 2023 la Siria è stata riammessa nella Lega Araba.
Gli esponenti di Hts hanno dichiarato di non voler danneggiare i propri vicini esportando droga. Un modo per rassicurare i governi che si trovano a decidere quale tipo di relazioni instaurare con il nuovo governo transitorio anche più efficace del promettere “libertà per le donne e le minoranze”.
Il traffico che arriva anche in Italia: 84 milioni di pasticche nel porto di Salerno
Secondo un rapporto redatto dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze nel 2023, l’Europa è diventata la principale via di transito per le pasticche di Captagon dirette in Medio Oriente. I centri di prodizione della droga sono principalmente in Siria, concentrati nella costa di Latakia, regione a maggioranza alawita, la minoranza religioda degli Assad, ma anche in Libano, nella Valle della Bekaa, controllata da Hezbollah.
Secondo il rapporto Europeo, i gruppi militanti legati al regime di Bashar Al Assad avrebbero utilizzato l’Europa come rotta del traffico per far giungere il prodotto finale nella penisola arabica, principale mercato. Il passaggio attraverso i Paesi europei avrebbe comportato vantaggi economici, secondo il rapporto, sfruttando non le reti criminali autoctone bensì cittadini siriani e libanesi residenti in Europa legati a gruppi vicini all’ex regime siriano.
Più di 127 milioni di compresse di Captagon sono state sequestrate dalle autorità europee tra il 2018 e il 2023. Il sequestro più imponente è stato effettuato in Italia: nel 2020 la polizia ha trovato circa 84 milioni di pasticche nascoste in alcuni container nel porto di Salerno, per un valore stimato di circa un miliardo di euro. Lo studio sottolinea come il consumo di Captagon in Europa rimanga minimo rispetto alle quantità di pastiglie che transitano. Nel vecchio continente sono decisamente più diffuse altre droghe anfetaminiche, come lo speed e l’ecstasy. Nonostante ciò, il rapporto ha indicato come non solo il transito, ma anche la produzione della “droga dei kamikaze” abbia lambito l’Europa, e in particolare i Paesi Bassi, dove si stima vengano prodotte il maggior numero di anfetamine destinate al mercato europeo.
L’Europa e in particolare la Grecia e l’Italia, vengono citate come crocevia del traffico di Captagon anche in un più recente rapporto redatto dal dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti lo scorso marzo 2024. Pur non scendendo nel dettaglio, il report parla di un cittadino siriano che tramite la società “Neptunus” avrebbe contrabbandato su navi cargo Captagon e Hashish, “entrambe note fonti di finanziamento per il regime di Assad”. Il siriano è stato bloccato dalle autorità greche nel 2018 mentre si dirigeva dal porto siriano di Lattakia verso la Libia orientale. L’uomo, secondo il rapporto, avrebbe lavorato con trafficanti di Captagon “nei loro tentativi di distribuire la droga in Europa attraverso la Grecia e l’Italia”.
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