Limature in arrivo sulla manovra economica. Lo stesso governo ha depositato in commissione Bilancio della Camera una serie di emendamenti che modificheranno o integreranno la Legge di bilancio ormai prossima alla dirittura di arrivo. In particolare, secondo quanto si apprende, tra gli aggiustamenti in arrivo ci sarà un prelievo fiscale sulle scommesse e sulle tasse d’imbarco per i voli aerei extra-Ue. In arrivo, poi, misure sulla transizione 5.0 e la garanzia statale esclusiva sui mutui richiesti dai giovani under 36 e dai genitori single. Allo studio anche un’ipotesi di equiparazione dell’indennità dei ministri e i sottosegretari non parlamentari con quella dei loro colleghi eletti.
Prelievi sulle scommesse online
A confermare alla stampa la volontà di un prelievo sulle scommesse online (con l’intenzione di destinare fondi alle infrastrutture sportive) è stato il sottosegretario al Mef Federico Freni. “Ci sarà un prelievo sulle scommesse. Non vi so dire se finalizzato o meno ma ci sarà“, ha affermato l’esponente di governo, interpellato dai giornalisti sul punto.
Aumenta la tassa d’imbarco sui voli extra-Ue
A partire da aprile 2025, aumenterà inoltre di 50 centesimi l’addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri per voli extra-Ue. La misura, inserita tra gli emendamenti alla manovra, riguarderebbe gli scali italiani che abbiano un traffico superiore a 10 milioni di passeggeri l’anno. Nella stima si considerano però anche gli aeroporti di Bologna e Milano Linate che, pur avendo realizzato nel 2023 un numero di passeggeri di poco inferiore a 10 milioni sulla base dei dati 2024 (fino al mese di ottobre) si ritiene che nel corrente anno supereranno tale soglia. In base a stime citate dalla relazione tecnica allegata all’emendamento, a essere interessati sarebbero sei scali aeroportuali e l’incremento di gettito che potrebbe derivarne è stimato in 5,33 milioni per il 2025 (considerando che la misura parte da aprile) e 8 milioni per il 2026. I fondi vanno poi destinati dai Comuni per opere di sviluppo ed edilizia urbana e infrastrutture.
Fondo garanzia mutui solo a under 36 e genitori single
Un altro emendamento del governo alla manovra prevede poi che la garanzia del Fondo mutui per chi compra la prima casa sia concessa “esclusivamente” e non più “prioritariamente” alle giovani coppie o ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, o a chi vive nelle case popolari, o ai giovani sotto i 36 anni.
Fondo Pmi, proroga e criteri più ampi per accedere
Viene inoltre l’operatività del fondo di garanzia per le Pmi e si ampliano i criteri per definire le “small mid cap” che finora erano escluse dalle agevolazioni. La modifica conferma e proroga fino 31 dicembre 2025 tutte le caratteristiche del fondo, ad eccezione della percentuale di garanzia sulle operazioni finanziarie concesse per il finanziamento di liquidità delle Pmi che viene ridotta al 50%, senza differenziazione in base alla fascia assegnata attraverso il modello di valutazione del fondo. Sale poi da 80 a 100 mila euro l’importo massimo di ammissibilità per le operazioni di “importo ridotto” nei casi in cui la richiesta di garanzia sia presentata in modalità di riassicurazione dai soggetti garanti autorizzati.
Cambia infine la definizione delle “small mid cap” per consentire di includere anche quelle imprese, considerate piccole, che però superano l’attuale criterio dei 250 dipendenti.
L’ipotesi sugli stipendi dei ministri non eletti
Un emendamento propone poi di equiparare gli stipendi tra ministri che sono stati eletti come parlamentari e ministri che non lo sono e introduce il divieto per i componenti del governo di svolgere incarichi retribuiti in favore di soggetti pubblici o privati non aventi sede legale e operativa nell’Unione europea. La possibile modifica sull’equiparazione degli stipendi ha subito alimentato il dibattito politico, con i Cinque Stelle pronti a dichiarare la loro contrarietà.
La Transizione 5.0
Arriva infine emendamento del governo alla manovra su Transizione 5.0. “Quattro sono le modifiche sostanziali sulle quali abbiamo ottenuto il consenso preventivo della Commissione Europea nel confronto sul merito durato alcune settimane“, ha spiegato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Nel dettaglio: “Sono semplificate le procedure di calcolo dei consumi energetici; è prevista la possibilità di cumulo con altri incentivi nazionali ed europei; è inclusa una maggiorazione per i pannelli fotovoltaici realizzati in Europa ed è definita un’aliquota unica per investimenti fino a 10 milioni“. Sono previsti interventi mirati per semplificare le procedure di calcolo della riduzione dei consumi energetici, valorizzando il ruolo delle Esco (Energy Service Company) e introducendo una procedura diretta per il riconoscimento dei benefici in caso di sostituzione di beni obsoleti.
Inoltre, il piano diventa cumulabile con il credito d’imposta Zes e altre agevolazioni, incluse quelle offerte dai programmi e strumenti dell’Unione Europea.
Sarà prevista un’aliquota unica per investimenti fino a 10 milioni di euro, mentre un’attenzione particolare è stata riservata agli impianti fotovoltaici, il cui incentivo è stato maggiorato per azzerare il divario di costo con moduli e celle prodotti fuori dall’Europa. Tutte le novità introdotte avranno effetto retroattivo.
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