Presentato il primo Report sull’industria marittima della regione FVG

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Sono queste le parole chiave del primo Report sull’industria marittima della regione Friuli Venezia Giulia presentato mercoledì 11 dicembre alla Camera di Commercio della Venezia Giulia a Trieste nell’ambito dell’evento “Osservatorio delle filiere marittime FVG”, appuntamento annuale organizzato dal cluster regionale delle tecnologie marittime mareFVG.

Il Rapporto, realizzato grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, è frutto della collaborazione tra mareFVGArea Science Park e DEAMS – Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Trieste. A supporto di questo studio, sono stati utilizzati i dati della piattaforma M.IND (Maritime Industry, di mareFVG), raccolti anche grazie al contributo iniziale del sistema camerale e dell’associazionismo datoriale regionale, della piattaforma Innovation intelligence FVG di Area Science Park, e dalle banche dati di ModeFinance. Il DEAMS e mareFVG hanno svolto anche 9 interviste ad aziende del settore approfondendo i temi quali le sfide tecnologiche e di mercato, l’evoluzione delle competenze e i percorsi di sostenibilità avviati dalle imprese.

Diffuso questo pomeriggio a tutti gli stakeholder regionali, il documento, esito di un lavoro di cinque anni, ma in costante aggiornamento, consente di analizzare il posizionamento del settore marittimo regionale – composto da 1350 aziende  nel contesto italiano, europeo e internazionale, evidenziando la distribuzione delle imprese nelle filiere marittime del valore dei singoli prodotti e servizi, e l’orientamento nell’innovazione e verso la sostenibilità.

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Utilizzando indicatori costruiti ad hoc, oltre a definire lo stato dell’arte sulla propensione all’innovazione e alla sostenibilità, il documento mette in evidenza l’evoluzione delle tecnologie e delle competenze necessarie ad affrontare la transizione tecnologica in atto nel settore. Il Report sull’industria marittima della regione Friuli Venezia Giulia diviene dunque uno strumento di grande importanza e utilità nella progettazione di iniziative e servizi che rispondano alle esigenze del tessuto imprenditoriale.

Lucio Sabbadini sottolinea che “dal Rapporto emerge un’economia marittima che in FVG rappresenta il 15% del totale e occupa direttamente oltre 10.000 lavoratori, oltre ad avere un peso primario in termini di export – quasi il 40% dell’export dell’Italia nel settore cantieristico (3.496 M€), con un’incidenza di quasi il 16% sull’export regionale. Un settore che ha dimostrato una eccezionale resilienza durante la crisi pandemica e continua oggi a registrare una crescita importante (76% delle imprese con fatturato in crescita, 68% in forte crescita), mentre la maggior parte degli altri settori economici mostra segni importanti di crisi. Una industria sta investendo in innovazione, registrando il 43% di aziende con segnali di propensione all’innovazione, e cresce nell’attenzione alla sostenibilità, grazie all’importante sinergia attivata con il sistema scientifico regionale e nonostante il supporto dell’Amministrazione regionale sia diminuito del 70% rispetto a quello dato negli anni 2014-2020”.

“Dalla nostra indagine emerge che un quarto delle imprese è già attivo sui temi della sostenibilità, distinguendosi per certificazioni, investimenti finanziari, sviluppo di competenze professionali e monitoraggio della propria catena del valore – afferma il prof. Guido Bortoluzzi del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, matematiche e Statistiche dell’università di Trieste. Oltre il 40% ha avviato un percorso di sviluppo sostenibile, mentre circa il 30% non è ancora attrezzato in ambito ESG.
Un aspetto cruciale riguarda le competenze interne: tre quarti delle imprese non hanno ancora formalizzato una figura dedicata alla sostenibilità, un elemento che sarà strategico nei prossimi anni per affrontare la crescente attenzione su questi temi.
Infine, quasi il 70% delle imprese ha adottato pratiche di sostenibilità rivolte ai dipendenti, sottolineando il ruolo cruciale delle risorse umane nei processi aziendali e confermando attrazione e retention come priorità strategiche per il futuro. La centralità dei temi legati alla sostenibilità ambientale e alle persone è stata inoltre confermata dalle interviste svolte, sia con le PMI che con le grandi aziende con cui ci siamo confrontati.”

“È stato particolarmente significativo il lavoro congiunto  realizzato insieme al DEAMS dell’Università degli Studi di Trieste, per sviluppare un indicatore complesso della sostenibilità dedicato alle imprese del mare in FVG – spiega Enrico Longato di Area Science Park -. Abbiamo tenuto conto non solo della sostenibilità finanziaria delle imprese, ma anche di elementi quali certificazioni e attività di innovazione considerabili green, come progetti e brevetti in cui la compatibilità ambientale risulta essere un elemento qualificante, o pratiche di sostenibilità sociale adottate dalle aziende. Queste analisi sono state possibili valorizzando il lavoro sviluppato da Area Science Park su dati di Innovation Intelligence FVG, oltre che grazie alle attività condotte sul campo dal DEAMS. Dall’integrazione di questi vari elementi emerge come un nutrito gruppo di imprese del campione considerato presenti una solida situazione economico-finanziaria e abbia già avviato investimenti significativi in innovazione green. Tuttavia, resta ancora ampio margine per pianificare e implementare ulteriori azioni mirate a rafforzare la sostenibilità complessiva nei processi aziendali”.

L’evento organizzato ha costituito un’opportunità di riflessione e discussione sul rapporto di settore, nonché un’occasione di networking per favorire l’incontro e lo scambio tra i professionisti dell’impresa e della ricerca.

Dopo i saluti istituzionali di  Paolo Marchese, Responsabile Area Internazionalizzazione e Politiche comunitarie, Camera di Commercio Venezia Giulia – Aries, Anna Sirica, Direttore Generale di Area Science Park, Rodolfo Taccani, Delegato per il Trasferimento tecnologico e i rapporti con le imprese dell’ Università degli Studi di Trieste e l’introduzione al report da parte di Lucio SabbadiniAmministratore delegato di mareFVGLeyla Vesnic per l’Università degli Studi di Trieste ed Enrico Longato per Area Science ParkFincantieri ha presentato la propria strategia di sostenibilità assieme alla filiera. Si è poi proseguito con gli interventi di quattro imprese socie di mareFVG che stanno affrontando le trasformazioni tecnologiche in atto nel settore marittimo: GorizianeGroupe Benneteau ItaliaMarine Engineering Services e Navalprogetti. Nel corso del confronto, si è discusso delle competenze necessarie per evitare che la crescita competitiva del tessuto imprenditoriale venga rallentata, considerando l’evoluzione tecnologica e le sfide di settore. Una riflessione congiunta ha posto particolare attenzione all’innovazione, alle dinamiche di mercato e alla normativa di settore. A conclusione dell’incontro, Ketty Segatti – Direttrice Centrale con incarico speciale in materia di progetti strategici di innovazione, ricerca e università della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto, sottolineando l’importanza strategica dei dati raccolti ed elaborati.

L’Osservatorio delle filiere marittime del Friuli Venezia Giulia nasce per intuizione di mareFVG che ha analizzato in modo dettagliato il tessuto imprenditoriale e sviluppato una metodologia innovativa per rappresentare le realtà locali nel settore marittimo. Questo studio è stato successivamente capitalizzato in una piattaforma d’innovazione M.IND che consente di scoprire le aziende regionali in base alla filiera in cui operano e relativi dettagli. Dalle sinergie intercorse in questi ultimi anni con Area Science Park, l’Università degli Studi di Trieste e ModeFinance, M.IND si è arricchita di nuovi indicatori, quello sulla propensione all’innovazione (costruito direttamente da Area Science Park) proveniente dalla piattaforma di Innovation Intelligence FVG e ulteriori indicatori di tipo economico finanziario provenienti da ModeFinance, mentre in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste è stato costruito uno strumento per la misurazione della sostenibilità aziendale. 

 

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mareFVG, è il cluster regionale delle tecnologie marittime del Friuli Venezia Giulia riconosciuto dalla Regione, opera dal 2015 con la missione di favorire le relazioni tra imprese e con il sistema della ricerca, in una visione allargata del territorio volta a sostenere l’innovazione tecnologica, e tra imprese e enti dell’istruzione e della formazione per far crescere un’offerta sempre aggiornata di percorsi per le professioni del mare e il loro continuo aggiornamento, anche realizzando iniziative di orientamento nelle scuole e di divulgazione della cultura marittima. mareFVG sviluppa, inoltre, iniziative mirate a collegare gli attori del territorio con altri sistemi regionali su temi emergenti delle tecnologie marittime e sulle nuove competenze necessarie per la transizione energetica, digitale e ambientale del settore.





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