fermi bus, metro e taxi. Roma paralizzata, traffico in tilt

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È in corso fino al termine del servizio lo sciopero del trasporto pubblico di 24 ore dopo che il decreto del Tar ha accolto la richiesta della sigla sindacale Usb di sospendere l’ordinanza di precettazione di Matteo Salvini. 

METRO BUS E FERROVIE URBANE: lo sciopero è di 24 ore ma rispetta le fasce protette che vengono definite e comunicate localmente. A Roma sono state due le fasce protette: da inizio turno alle 8.30 e dalle 17 alle 20. A Milano la metro ha funzionato da inizio turno alle 8.45 e poi dalle 15 alle 18.

FERROVIE: il personale addetto alla circolazione si è fermato fino alle 20.59 di oggi, 13 dicembre; il personale fisso per l’intera giornata. I treni regionali rispettano fasce di garanzia, quelle di maggiore frequentazione: dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Le società hanno già reso noto sui propri siti i collegamenti e i treni che vengono comunque garantiti.

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TRASPORTO AEREO: è esonerato  dallo sciopero. 

TRASPORTO MARITTIMO: il personale amministrativo sciopera per l’intero turno. Per i collegamenti delle isole maggiori il personale viaggiante sciopera da un’ora prima delle partenze del 13 dicembre. I collegamenti per le isole marine si fermano fino alle 23.59.

TAXI: stop fino alle ore 23.59 di oggi, compreso il primo turno montante per i turnisti, fatte salve la garanzia delle prestazioni indispensabili e il rispetto delle fasce di garanzia, ai sensi della regolamentazione vigente.

Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Vice presidente del Consiglio, in un commento sulla giornata di scioperi osserva: “Ennesimo venerdì di sciopero caratterizzato da caos e disagi. È urgente rivedere la norma sull’astensione dal lavoro, visto che ormai è un’arma di scontro politico anziché di tutela dei lavoratori. Gli italiani hanno il diritto a essere protetti e io farò di tutto per tutelarli”.

Trasporto locale (Ansa)

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Atm, a Milano chiusa la metro M1. Trenord, dalle 9 alle 11 cancellato il 15% treni.

Dopo le 18 hanno chiuso M1, M2, M3 e M5 tra Garibaldi e San Siro. M4 è aperta. Previste maggiori attese alle fermate di tram, bus e filobus. Dopo l’1 di notte sono in normale servizio le linee notturne, comprese 90/91 e i bus che sostituiscono le metropolitane.

Tra le 9 e le 11 di questa mattina è stato cancellato il 15% dei treni gestiti da Trenord. Lo ha reso noto il vettore ferroviario regionale, che sottolinea come i maggiori disagi si siano registrati sulla rete delle Ferrovie Nord a causa dello sciopero del personale dell’infrastruttura. Trenord ricorda che, come di consueto, sono previste le fasce di garanzia tra le 6 e le 9 e tra le 18 e le 21 e che il servizio aeroportuale per Malpensa viene sostituito da autobus in partenza dalla stazione di Milano Cadorna.

A Roma chiuse metro A e B/B1 proseguono il servizio, chiusa la metro C

In serata a Roma le metro A e B/B1 stanno funzionando, la metro C è stata chiusa alle 20.

La ferrotramvia Termini-Centocelle ha terminato il servizio con le ultime corse partite alle 20.

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Due le manifestazioni a Roma. La prima partita dalla stazione Tiburtina, con arrivo a piazza Indipendenza. Il secondo corteo, organizzato da alcune realtà del terzo settore sul tema dell’emergenza abitativa, partirà alle 18 da piazza del Pigneto e arriverà a piazza Vittorio Emanuele II.

A Torino disagi anche dal corteo studenti

Lo sciopero nazionale dei trasporti a Torino stamattina si è incrociato con il corteo di studenti che sfila in città. Gtt, il gruppo torinese trasporti, ha spiegato che le linee che passano da piazza XVIII Dicembre, cioè nella zona del centro vicina alla stazione ferroviaria di Porta Susa, sono state deviate e subendo delle limitazioni di percorso. Circolano in parte bus e tram. L’azienda di trasporto pubblico ha informato che, invece, vista la quota di adesione allo sciopero non totale, è rimasta operativa la metropolitana. Chiusa la stazione di Porta Susa “su richiesta delle autorità”.

Napoli: regolare linea 1, stop funicolare

𝐌𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐋𝐢𝐧𝐞𝐚 𝟏 servizio regolare.
𝐅𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐚𝐧𝐭𝐨: servizio regolare fino alle ore 22.00.
𝐅𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞: servizio sospeso.
𝐅𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐌𝐞𝐫𝐠𝐞𝐥𝐥𝐢𝐧𝐚: servizio sospeso.

Pochi i disagi in Basilicata

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In Basilicata, stamani, pochissimi disagi sono stati segnalati a causa dello sciopero dei trasporti. In particolare, a Potenza situazione regolare, mentre a Matera è saltata una corsa sulla tratta delle Ferrovie apulo lucane che collega Bari alla città dei Sassi.

In Puglia “altissime adesioni”

“Come Usb stiamo registrando altissime adesioni degli autoferrotranvieri pugliesi già dalle primissime ore di stamane con corse soppresse nelle Fal, Amtab, Stp Bari, Stp Brindisi, Stp Lecce”. Ha affermato Francesco Laterza, Usb Lavoro Privato-Settore Tpl: “Oggi anche i lavoratori dei trasporti pubblici pugliesi sono in sciopero. Uno sciopero inizialmente limitato a4 ore da una ordinanza del ministro Salvini, poi sospesa dal Tar in seguito a ricorso di urgenza presentato dalla Usb”.   

“Oggi – conclude – i lavoratori della Puglia e di tutta Italia si stanno dimostrando uniti e compatti non solo per rivendicare e difendere il diritto di sciopero contro l’arroganza del ministro Salvini, ma anche contro l’ennesimo rinnovo contrattuale farsa che non garantisce salari dignitosi, diritti e sicurezza”.

Trasporto ferroviario

Trasporto ferroviario (ANSA)

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La protesta nella scuola
Anche il settore della scuola ha aderito alla protesta. Secondo quanto spiegato da Usb in una nota, lo sciopero del 13 dicembre “giunge a ridosso della pausa natalizia, e permette a lavoratrici e lavoratori della scuola di fare un primo bilancio dell’anno scolastico in corso”, considerato che “presente e futuro della scuola italiana sono quasi deterministicamente instradati su un binario che lascia poco spazio a variabili di cambiamento e di ripristino di una funzione sociale progressiva, di un piano di apprendimento adeguato, serio e all’altezza dei grandi temi del nostro tempo per gli studenti, di un livello salariale e di diritti per docenti e personale Ata, un milione e passa di lavoratrici e lavoratori che portano ogni giorno avanti il malandato carrozzone della scuola pubblica statale”.

Insegnante in classe

Insegnante in classe (Getty)

La protesta della Comunità Ebraica di Roma: “L’antisemitismo tra le ragioni dello sciopero”

“Sgomento e sconcerto. Non ci sono altre parole per descrivere quello che proviamo leggendo che tra le motivazioni dello sciopero indetto dall’Unione sindacale di base c’è il sostegno dell’Italia al ‘genocida governo israeliano’. Purtroppo, siamo di fronte all’emergere di un sentimento di odio verso Israele che prescinde da qualsiasi ragionevole contesto, e che non può avere altra spiegazione se non l’urgenza di esprimere – anche fuori luogo – un antisemitismo che cova da sempre. Che non è mai stato debellato. Il nostro compito è non restare in silenzio e denunciarlo. Sempre e comunque”. Così Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma, in merito allo sciopero di oggi.

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Sciopero del 13 dicembre 2024

Sciopero del 13 dicembre 2024 (Ansa)

A Firenze alcuni treni cancellati o ritardi

Alcuni treni cancellati e ritardi, in un caso fino a 100 minuti, alla stazione centrale di Firenze Santa Maria Novella. Coinvolti dai ritardi sia i treni regionali che l’Alta velocità. Il tabellone con gli orari a un certo punto ha indicato un picco di ritardo di 100 minuti per un treno in arrivo da Salerno e poi diretto a Torino. In generale i ritardi sono da 5 a 25 minuti. Per quanto riguarda le cancellazioni hanno interessato al momento solo alcuni convogli regionali. Al tempo stesso Trenitalia segnala che la circolazione tra Firenze e Roma è rallentata da stamani per un guasto alla linea tra Settebagni e Roma Tiburtina. 

Corteo a Genova per migliori salari e sicurezza

“C’è un problema salariale in Italia. Questo problema va affrontato attraverso i contratti nazionali. Il contratto nazionale dei metalmeccanici, che copre un milione e mezzo di lavoratori in Italia oggi è in discussione”. Lo ricorda Stefano Bonazzi, segretario generale Fiom Genova nel giorno dello sciopero dei metalmeccanici, con corteo nel capoluogo ligure. “La trattativa si è rotta perché Federmeccanica non vuole venire incontro alle giuste rivendicazioni dei lavoratori – osserva il sindacalista – più salario, riduzione di orario e più sicurezza sul lavoro. A livello nazionale è stato deciso di dare una risposta forte con 8 ore di sciopero. Genova sciopera in linea con la propria tradizione di lotta e di mobilitazione. Da questa mattina alle 5, di fronte a tutte le principali fabbriche genovesi sono stati messi in campo dei presidi, da Fincantieri all’Ilva, dalle Riparazioni Navali all’Ansaldo, passando per Leonardo e Hitachi e oggi – sottolinea – tutti i lavoratori  metalmeccanici sono in piazza per dare una risposta chiara a chi non vuole rinnovare il loro contratto”.

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Alta l’adesione a Venezia, disagi nel servizio dei vaporetti

Lo sciopero dei trasporti ha creato disagi a Venezia, soprattutto nel servizio dei vaporetti, dove l’adesione del personale all’astensione dal lavoro è superiore al 77%. Nel servizio degli autobus in terraferma, riferisce Actv (l’azienda dei trasporti pubblici) l’adesione è invece stata del 64%.  Avvertiti che lo sciopero sarebbe stato sulle intere 24 ore, molti utenti hanno scelto soluzioni alternative per raggiungere i posti di lavoro. Discorso diverso in laguna, dove i collegamenti dei vaporetti sono essenziali ad esempio per raggiungere le isole. Actv, con il personale rimasto in servizio, ha così messo in campo una serie di servizi aggiuntivi, in particolare per destinazioni come l’isola del Lido e l’ospedale cittadino.

Circa 500 metalmeccanici hanno partecipato a sit-in a Palermo

Sono stati circa cinquecento i lavoratori metalmeccanici palermitani che, questa mattina, hanno preso parte al sit-in, organizzato da Fiom, Fim e Uilm, sotto la sede di Sicndustria Palermo. Una giornata di mobilitazione, per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, che ha avuto punte di adesione tra il 70 e il 100 per cento in tante aziende. La manifestazione, nazionale, è stata organizzata oggi nel capoluogo siciliano ma, tra dicembre e gennaio, si terrà anche in altre città d’Italia. “Una adesione altissima – commenta il segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia Francesco Foti – tutti i metalmeccanici palermitani, unitariamente, di Fim Fiom e Uilm chiedono di avere il contratto nazionale. È inammissibile che Federmeccamnica abbia chiuso la trattativa. Da qui riparte la vertenza e chiediamo la riapertura del tavolo e soprattutto di discutere la nostra piattaforma, votata al 98 per cento da tutti i metalmeccanici italiani. In piazza oggi a protestare sono presenti al sit-in i lavoratori delle principali aziende, da Fincantieri a Leonardo e a Engineering alle piccole medie imprese”. 



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