“Il punto sul Ponte”, tenutosi presso la Sala dei Sindaci di palazzo San Giorgio, è stato un incontro molto partecipato e ricco di contenuti. È emerso nitidamente come il Ponte sia un costosissimo inganno e niente più. Un rischio concreto per i nostri territori. In una sala gremita si sono confrontati tecnici, attivisti, referenti di associazioni, partiti e movimenti.
Un confronto animato per fare il punto sulle molteplici e inconfutate, finora, criticità progettuali del Ponte sullo Stretto. L’assessore del Comune di RC Franco Costantino ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e del sindaco ed espresso interesse per l’iniziativa, sottolineando i rischi che il territorio corre anche sul piano delle risorse destinate a opere essenziali.
Hanno aperto i lavori l’ingegnere Antonino Risitano e l’urbanista Alberto Ziparo. I due professori hanno presentato, da aspetti differenti e complementari, la piena incongruità del progetto e delle varie fasi progettuali fino a questo punto. Non esistono prove che i cavi principali possano reggere il Ponte, il progetto è zeppo di irrisolte questioni tecniche che in un paese normale non supererebbero alcuna fase di controllo, solo un complesso apparato di incastri burocratici e politici ha consentito e consente di andare avanti.
Elio Conti Nibali del comitato Invece del Ponte ha sottolineato come la popolazione che subisce gli effetti disastrosi delle future cantierizzazioni sia esclusa dal dibattito, che tutto avviene a porte chiuse e che un progetto del genere è solo costosissima propaganda. Rossella Bulsei, in rappresentanza del comitato villese Ti tengo Stretto, ha
riportato la voce degli espropriandi: tutti coloro che rischiano di peredere la casa, il proprio presente, il proprio
futuro in nome di interessi che certo collettivi non sono e per un progetto che progetto non è.
Giovanni Cordova per la Rete No Ponte-Calabria ha riportato i passaggi essenziali di una lunga e storica battaglia in difesa dell’Area dello Stretto e sottolineato il dovere di una sempre più efficace organizzazione. La Cgil era presente in sala anche con Pasquale Marino della segreteria metropolitana ed è intervenuta con Pino De Felice, il quale ha riportato gli enormi costi del progetto distolti a opere e servizi essenziali per il Mezzogiorno.
Enzo Musolino, segretario del circolo Pd di Villa San Giovanni, ha espresso i contenuti dell’esposto presentato all’Agcom per verificare se esista o meno trasparenza sulle procedure per l’opera e ha presentato tutte le evidenti criticità relative all’altezza del Ponte che non consentirebbero alle navi più imponenti di passare, come dimostrato dalla email ricevuta da uno dei più grandi operatori navali del mondo.
Il segretario metropolitano del Pd Antonio Morabito ha riportato l’impegno del partito contro questa inutile opera, che, per di più in assenza di un vero progetto, come l’autonomia differenziata, rappresenta solo un rischio per la Calabria e la Sicilia. Il Movimento 5 stelle, rappresentata in sala da diversi attivisti e dalla rappresentante territoriale Giovanna Roschetti, è intervenuto con il senatore Fabio Auddino, che ha sintetizzato la lunga storia di battaglie che il Movimento ha sostenuto e ha rappresentato in Parlamento per scongiurare il Ponte, per consentire più efficaci forme di mobilità sullo Stretto e per impedire lo sperpero di soldi pubblici per un’opera chiaramente irrealizzabile.
Gerardo Pontecorvo per Alleanza Verdi Sinistra ha evidenziato le azioni che il partito ha messo in atto a livello parlamentare e sintetizzato il senso dell’esposto che il segretario di Europa Verde Angelo Bonelli ha presentato perchè le procure approfondiscano le procedure. In rappresentanza del circolo Rosa Luxemburg di Sinistra Italiana, rappresentata tra gli altri presenti dal segretario Francesco Nicolò, Simone Alecci ha espresso il dovere di continuare a impegnarsi per evidenziare gli inganni contenuti già solo in questa fase progettuale.
Silvia Giandoriggio, per Possibile Calabria, nel suo appassionato intervento ha sottolineato gli enormi rischi ambientali e dimostrato come l’idea del Ponte rappresenti un’involuzione e non un progresso. Antonio Casile per venticinqueaprile Ampa ha sintetizzato le azioni intraprese dall’associazione in difesa dello Stretto per scongiurare il Ponte, riportando contenuti documentali di rilievo.
Il biologo Angelo Vazzana ha espresso tutte le problematiche inerenti la devastazione di un’area tra le più ricche per ecosistema al mondo. Piero Idone, storico attivista, ha sottolineato la necessità che istituzioni, enti locali e tutti gli attori del territorio si pongano decisamente contro la sciagura del Ponte, che certamente, peraltro, non si realizzerà mai perchè irrealizzabile.
La presenza anche di Legambiente, rappresentata in sala tra gli altri dal presidente del circolo Città dello Stretto
Daniele Cartisano e dell’Anpi con vari soci del territorio metropolitano, ha sottolineato quanto sia ampio e compatto il fronte del Sì all’ Area dello Stretto e del No al Ponte.
La Strada, con il consigliere Saverio Pazzano, ha promosso l’iniziativa e ha voluto così sottolineare il dovere che gli spazi pubblici, gli spazi delle istituzioni siano pieni di partecipazione e contenuti. Tanto più per affermare “la
dignità dei territori contro le speculazioni di ogni sorta. Continuerà l’impegno e saranno sempre di più le realtà a
difendere, con l’illuminismo delle prove tecniche e scientifiche, con la competenza libera da pregiudizi, l’oscurantismo della costosissima Propaganda che vende il Ponte come vero. Anche se non lo è e non lo sarà mai”.
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