Il capogruppo del Pd alla Mobilità , prende il posto di Valentina Orioli, fresca di dimissioni
Non sono pulizie di Natale e nemmeno, assicura, un segnale alle correnti dentro al Pd. «È un investimento politico importante», dice il sindaco, Matteo Lepore. Il giorno dopo l’improvviso addio dell’assessora Valentina Orioli e l’insediamento della giunta regionale guidata da Michele de Pascale, Lepore annuncia il rimpasto nominando tre nuovi assessori: Michele Campaniello (Mobilità ), Matilde Madrid (Sicurezza e Welfare) e Daniele Del Pozzo (Cultura). Lepore aggiunge che le nomine non hanno nulla a che vedere con i suoi presunti mal di pancia sulle nomine di de Pascale. Anzi, per il sindaco nel nuovo governo della Regione non esiste nessun «caso Bologna».
Mobilità e infrastrutture
A Palazzo d’Accursio a prendere il posto di Orioli come responsabile alla Nuova mobilita e infrastrutture, trasporto pubblico locale e sicurezza stradale sarà l’attuale capogruppo Pd Michele Campaniello che assume anche la nuova delega alla Città 30. La fedelissima Matilde Madrid, già capo di gabinetto e delegata alla Sicurezza, diventerà assessora al Welfare, fragilità e anziani. Incarico a cui si aggiungerà la delega a Sicurezza urbana integrata, Protezione Civile, oltre al coordinamento politico della giunta. Torna, dunque, l’assessorato alla sicurezza. «Il fatto che Matilde diventi assessora al Welfare — ha sottolineato Lepore — ci dà l’opportunità di affiancare la sicurezza con un progetto per me importante. In questi giorni sono diventato presidente nazionale del forum delle città per la sicurezza urbana. Voglio dire alla città che su questo intendiamo lavorare con le nostre migliori energie». Madrid così rafforza il suo ruolo in giunta. «La sua è una delle nuove leadership in città — ha aggiunto il sindaco —. Nel suo caso, come in quello di Emily Clancy e Isabella Conti, si tratta di figure nuove che rappresentano il cambiamento».
Il capo di gabinetto
Il sindaco ha anche nominato come assessore alla Cultura Daniele Del Pozzo, tra i fondatori di Gender Bender e di Link Project, che va a ricoprire il ruolo che fino a qualche mese fa era (non come assessore, ma come delegata metropolitana) di Elena Di Gioia. «Del Pozzo ha già lavorato in Comune con Guglielmi — ha spiegato Lepore —. Avevo bisogno di una persona che non partisse da zero e che iniziasse a pensare anche al prossimo mandato amministrativo». A ricoprire l’incarico di capo di gabinetto al posto di Madrid sarà Sergio Lo Giudice, che rimarrà anche capo di gabinetto della Città metropolitana. Detto di ingressi e nuovi ruoli, ci sono anche le uscite. L’ex assessore al Welfare e Salute, Luca Rizzo Nervo, diventerà il responsabile per l’immigrazione della Regione. «Una sfida di accoglienza e integrazione», ha salutato l’ormai ex assessore ringraziando Lepore e de Pascale per la proposta
La sanitÃ
A lasciare il posto in giunta anche Massimo Bugani che ha accettato l’incarico in Assemblea legislativa offertogli dal neopresidente Maurizio Fabbri. «Un passo importante, il mio passo da esponente del Pd bolognese, una comunità che mi ha accolto a braccia aperte», ha salutato l’ex Cinque Stelle che in Comune si occupava di Agenda digitale e così ha incassato un nuovo contratto di lavoro per i prossimi cinque anni. Lepore ha anche nominato Roberta Toschi consigliera delegata per la Disabilità e Marco Piazza consigliere delegato alla cultura popolare. Il sindaco, infine, tratterrà per sé la responsabilità della Sanità , uno dei temi di maggior rilevanza nella dialettica con la Regione. Lepore avrà anche la nuova delega al cambiamento. «Non sono di certo un conservatore, soprattutto per quel che riguarda il personale è necessario un cambiamento».
La delega alla sicurezza
Novità anche per Daniele Ara, a cui viene rafforzata la delega sulla sicurezza idrica, con l’incarico di presentare il progetto di messa in sicurezza dei canali. La vicesindaca Clancy riceve (da Simona Lembi, che entrerà in Assemblea legislativa) la delega al piano per l’uguaglianza. Per Raffaele Laudani si aggiunge l’innovazione digitale, mentre a Roberta Li Calzi vanno i rapporti con il Consiglio Comunale. Tra gli esclusi di questo giro di nomine c’è Stefano Caliandro, consigliere regionale uscente e candidato deluso di Lepore per un posto in giunta de Pascale «È nota la mia stima per Caliandro — ha concluso Lepore — che continuerà a fare l’avvocato. Lo terrò in considerazione se ci saranno progetti importanti per la città nei prossimi mesi. Caliandro è anche una risorsa per il Pd, ma in quel caso non sono io a decidere».
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